Benevento, 02-02-2024 19:55 |
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Una partecipata processione ha portato la Luce dall'Arco del Sacramento alla Cattedrale. E' Candelora, la presentazione di Gesu' al Tempio
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Nostro servizio |
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L'Unità Pastorale Centro Storico di cui è parroco don Marco Capaldo, ha organizzato per la serata, con raduno all'Arco del Sacramento, la Festa della Candelora, che per la Chiesa è la presentazione di Gesù al Tempio dove tra tanta gente venne riconosciuto solo da due persone, quelle che avevano il dono della "vista".
Ed infatti è la luce il segno di questa ricorrenza e nella tradizione antica essa si rappresenta anche con l'accensione di grandi falò oltre che con la osservazione che oramai le giornate hanno acquisito quasi un'ora in più di luce rispetto al passato dicembre.
Gli antichi rappresentavano questo momento, certamente un po' grossolanamente, ma efficacemente, con il proverbio: "A Candelora, stat dint e viern fore..." come a dire che il brutto dell'inverno oramai è passato e che si va verso le belle giornate estive.
Il senso della Candelora religiosa lo abbiamo chiesto a don Marco Capaldo.
Fondamentalmente, ci ha risposto, è l'esperienza della luce e la certezza che il Signore è nostra luce e salvezza.
Viviamo l'esperienza dell'accompagnare fondamentalmente, anche noi spiritualmente, il Signore al tempio e come il vecchio Simeone sentiamo la gioia nel cuore e diciamo: Signore, ti stiamo aspettando, ti abbiamo sempre atteso in questa nostra storia, fa che possiamo vedere il tuo volto e convertire i nostri cuori alla tua volontà.
Sin qui don Marco.
Accese le candele la processione si è avviata lungo via Carlo Torre per giungere in Cattedrale.
Dopo il popolo la marcia è stata chiusa dai sacerdoti, monsignor Abramo Martignetti, don Marco Capaldo, don Nicola Della Pietra e da due sacerdoti del Collegio brasiliano di Roma.
Il coro dell'Unità parrocchiale ha sottolineato con canti intonati, le fasi salienti della Santa Messa concelebrata da monsignor Abramo Martignetti, don Marco Capaldo e don Nicola Della Pietra.
Il segno della liturgia è quello della luce per illuminare le genti, ha detto padre Abramo all'Omelia.
Con la processione viviamo un po' la metafora della vita cristiana che è quella di andare incontro al Signore illuminati dalla luce di cui la candela rimane il simbolo.
Ricevete la luce di Cristo, ha proseguito don Abramo, sin dal battesimo, allorquando ai genitori del piccolo viene consegnata la candela accesa.
Nella vita chi ha fede vede.
Alla presentazione di Gesù al Tempio tra le tante persone presenti solo due riconobbero in quel bambino l'atteso dalle genti ed il messia.
Hanno veduto ciò che altri non hanno visto.
Nelle nostre vicende, ha concluso mons. Martignetti, anche le più ordinarie, il Signore è lì ed opera per noi.
Ci sia data, dunque, la possibilità di vedere dentro ed oltre ciò che gli altri non vedono.
Ultimata la celebrazione della Santa Messa ciascuno ha potuto portare a casa una piccola candela con l'etichetta della ricorrenza.
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