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Benevento, 20-12-2025 12:20 ____
All'Ospedale "Rummo" si e' svolta la Festa di Natale per la giornata dei nati nel 2025 e di quelli prematuri in Terapia Intensiva Neonatale
La soddisfazione del direttore dell'intero Dipartimento Materno-Infantile, Francesco Cocca, quando ci ha detto che Aurora, nata a 470 grammi e' andata a casa, pur partendo da condizioni drammatiche, senza avere alcuna altra problematica e che Michelle, ancora ricoverata, e' partita da 650 grammi ed e' arrivata a 960 grammi ad un mese circa di vita. Traguardi raggiunti da un reparto considerato oramai di eccellenza a livello nazionale
Nostro servizio
  

L'atmosfera del Natale è stata sostenuta e decisa all'Ospedale "Rummo" dove il segno della più importante festa religiosa è stato ed è presente ovunque.
Anche all'esterno, un sistema di altoparlanti, ha diffuso e diffonde musiche natalizie.
Atmosfera perfetta per l'evento della Festa del Natale dedicata ai bambini della Terapia Intensiva Neonatale (Tin) e dei nati nel 2025 all'Azienda Ospedaliera "San Pio".
Con il direttore dell'intero Dipartimento Materno-Infantile dell'Azienda, Francesco Cocca, prima che gli avvenimenti avessero inizio, abbiamo parlato della manifestazione.
Egli che ci ha precisato che l'accoglienza si espliciterà in due momenti distinti.
Al piano terra del Padiglione "San Pio" ci sarà la manifestazione riservata alle mamme ed ai papà dei bimbi nati regolarmente nel corso dell'anno che sta per concludersi (nelle prime quattro foto in basso).
A ciascuna mamma sarà donata una palla natalizia, con la scritta del nome del neonato e provvederà lei poi a sistemarla sull'albero di Natale, che è stato presentato spoglio proprio per far sì che l'addobbo seguisse al gesto delle varie coppie di genitori.
Al piano superiore invece, al reparto di Terapia Intensiva Neonatale, ci sarà la Festa del Prematuro, di tutti quei bimbi cioè che sono assistiti e quasi sempre portati a lasciare l'Ospedale con i parametri perfettamente equiparati ai loro compagni di "avventura" nella nascita.
La parte relativa essenzialmente a quella ostetrica e ginecologica è quella delle mamme che hanno composto gli addobbi sull'albero. 
Questo è un gesto di riconoscimento e di rapporto di amicizia tra le mamme in una intesa con l'Ospedale che le ha assistite al parto.
Al piano superiore, ci ha detto Cocca, c'è poi la Festa del Prematuro.
Al direttore abbiamo anche chiesto qualche dato di sintesi che possiamo dare rispetto agli anni precedenti.
Il dato che ci rende soddisfatti del lavoro fatto, ci ha risposto Cocca, è che nonostante questo calo drammatico delle nascite che è registrato in tutto il Paese, ci siamo tenuti grosso modo nei numeri dello scorso anno che furono di 920 nati mentre quest'anno dovrebbero essere 900 circa.
Insomma abbiamo retto bene all'impatto della denatalità in maniera egregia.
Relativamente alla gestione dei prematuri e di quelli estremi, abbiamo dei dati altrettanto rassicuranti e leggermente addirittura in calo.
Abbiamo cioè registrato una decina di casi in meno di bambini critici che assistiamo in Terapia Intensiva.
Con ogni oprobabilità questo calo è dovuto anche al miglioramento dell'assistenza alla donna.
Se essa si fa seguire sin dall'inizio della gravidanza, ha un minore rischio perché vengono individuati in essa tutti i fattori negativi sin dall'inizio ed è questio un dato che tutela la gravidanza e si riesce ad arrivare all'assistenza anche ad età più avanzate.e questo è un dato sicuramente positivo.
Ovviamente riguardo i numeri dei nati, si comincia a sentire anche l'effetto del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma), diretto da Alfredo Nazzaro, che quest'anno ha fatto aumentare i nati da Pma anche in donne in età più avanzata con l'aumento della complessità dell'assistenza.
Un giudizio complessivo su tutto il Dipartimento che è sotto la sua direzione, abbiamo chiesto al nostro interlocutore?
Dico che, ha risposto Cocca, ed è il messaggio che affido al suo giornale, questo Ospedale comunque rappresenta una eccellenza nella intera regione Campania.
Quando parliamo con i genitori di questi bambini più critici, dò sempre la massima disponibilità. Dico loro che tutto ciò che noi facciamo è confrontabile, a livello documentale, con altri centri.
Non abbiamo timore di ciò che facciamo perché siamo sicuri dell'assistenza che offriamo.
La soddisfazione più grande è che trovano in noi tutta la disponibilità delle caratteristiche assistenziali che spesso è determinata, leggo sui giornali, dall'offerta della Terapiana Intensiva Neonatale (Tin) per 24 ore al giorno.
Noi questo lo pratichiamo da quando essa è nata, nel 2001-2002, abbiamo sempre una Tin aperta e cioè il bimbo rooming in è stato qui da noi sempre assieme alla mamma ed all'interno della stessa stanza.
Possiamo dunque competere anche con centri blasonati senza timore di perdere il confronto.
L'altro dato importante, ci ha ancora detto Cocca, è che dinanzi all'ingresso della Terapia Intensiva troverete un cartello con la scritta (nella sesta foto in basso): Punto nascita per l'allattamento.
E' stato, questo, un obiettivo monitorato al Tavole tecnico nazionale del Ministero della Sanità e per poter ricevere quel riconoscimento c'è bisogno di un lavoro enorme che include, riguardo l'allattamento al seno, la formazione del personale ed una serie di protocolli da sottoscrivere e seguire.
Una volta i nostri genitori non avevano bisogno di questi stimoli. Siamo stati quasi tutti allattati al seno. Oggi è divenuta quasi una rarità, abbiamo detto a Cocca...
In verità ci ha risposto il direttore, ancora ci portiamo dietro questa cultura degli anni Settanta relativa al riscatto della donna che non aveva l'obbligo di allattare perché cominciava ad avanzare anche il latte artificiale.
Oggi ci siamo accorti che non è così e che il latte materno in certe situazioni rappresenta addirittura la salvezza.
Questo risultato al centro-sud lo abbiamo raggiunto solo in tre strutture.
A tale riguardo farò una ulteriore campagna informativa per mantenere e migliorare le prassi di allattamento al seno.
Cocca ha concluso questa chiacchierata con noi chiedendoci di pubblicare l'elenco delle Associazioni (nella quinta foto in basso) che sono state vicine al suo Dipartimento nel corso dell'anno quali Beneslan, il Rotary Club Benevento, la Consulta delle Donne del Comune di Benevento, Sannio Gentile, Cultura e Letture, Tanto per Gioco, La Voce delle Donne e Mail Boxes.
A questo punto, ultimata la chiacchierata il direttore si è dedicato completamente alle mamme giunte al piano terra del Padiglione San Pio per l'addobbo dell'albero.
Poi siamo saliti al reparto di Terapia Intensiva Neonatale e la gioia più grande è stata quella di apprendere dalla voce di Cocca che Aurora, nata a 470 grammi è andata a casa, pur partendo da condizioni drammatiche, senza avere alcuna altra problematica.
L'altra, Michelle, che è ancora ricoverata, è partita da 650 grammi ed è arrivata a 960 grammi ad un mese circa di vita.
La foto d'obbligo (in apertura), a conclusione di questo nostro servizio, è stata con tutto il personale in quel momento in servizio al reparto di Terapia Intensiva Neonatale assieme al direttore Francesco Cocca.

  

  

    

comunicato n.175063




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