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Benevento, 28-11-2025 17:38 ____
Giovanni Cacciano, il segretario del Pd, ammette la sconfitta e loda la dirompente performance del movimento "Noi di Centro" di Clemente Mastella
Si e' trattato di una anomalia tutta sannita che ha gli ha consentito di conquistare il seggio. Si dimettera' dalla carica gli abbiamo chiesto? Non ce ne e' bisogno perche' il Congresso provinciale e' alle porte. Ed allora riformuliamo la domanda. Si ricandida? Sono a disposizione del partito ci ha risposto
Nostro servizio
  

Giovanni Cacciano, sconfitto non per demerito personale, dobbiamo ritenere, ma da una serie di cause e prima fra tutte l'exploit del movimento politico di Mastella, non ci gira attorno ed ai giornalisti convocati in una Conferenza Stampa parla di una sconfitta nel non aver raggiunto l'obiettivo di eleggere nel Consiglio regionale della Campania un proprio iscritto, nella fattispecie lui o Rosa Razzano.
Onore al merito per aver pronunciato la parola sconfitta lì dove, nei recinti della politica, all'esito di ogni elezione tutti hanno vinto e nessuno ha perso.
Solo la conquista della prima posizione nella graduatoria delle liste ci avrebbe consentito di conquistare il seggio.
Le ragioni di questa sconfitta, ha proseguito Cacciano affiancato dalla collega di avventura e presidente del partito, Rosa Razzano, sono essenzialmente due, al di là del dato percentuale, atteso che tra il 2020, quando fu rieletto Mortaruolo ed il 2025, il calo è stato di un punto circa.
Il Centrosinistra nel Sannio è più contratto tanto è vero che ha racimolato il 52% dei consensi mentre a livello regionale si è giunti al 61%. Si tenga conto che nel 2020 la percentuale fu del 64%.
Neanche va sottovalutata, ha proseguito il segretario provinciale del Pd, la presenza sul territorio della presenza di due parlamentari del Centrodestra, Domenico Matera e Francesco Maria Rubano, che hanno lavorato oramai da tre anni per rafforzare i loro partiti.
La seconda ragione di questa sconfitta, la più dirompente, è stata la performance straordinaria di "Noi di Centro" che qui nel Sannio ha sfiorato il 18% mentre a livello regionale si è fermato al 3,5%.
E dunque si è trattato di una anomalia tutta sannita che ha consentito loro di raggiungere un risultato storico.
Tutti hanno avuto una contrazione rispetto alle elezioni precedenti, Il Movimento 5 Stelle è calato di un terzo, la Casa Riformista di 2/3 e così i socialisti.
Per come abbiamo condotto questa campagna elettorale non abbiamo rammarichi.
Abbiamo percorso in lungo ed in largo l'itera provincia sannita ma non avevamo previsto la performance di Mastella.
A questo si aggiunga l'astensionismo. Si è recato alle urne il 41% degli aventi diritto che rappresenta un altro 10% in meno rispetto alla volta scorsa.
La verità è che sono stati bravi i mastelliani che sono riusciti a prendere 5mila voti in più di quelli conseguiti da Sandra Lonardo.
Da un punto di vista strettamente politico, Cacciano ha anche detto, che di questo campo largo i precursori sono stati proprio loro del Pd con l'accordo del gennaio del 2021 con i 5 Stelle.
Ma poi, come ricorderete, l'intesa sfumò ed il Movimento 5 Stelle non presentò la lista (si disse che ci fosse stata al riguardo una intesa tra Mastella e Giuseppe Conte, intesa che pare permanga ancora oggi, almeno a livello dei vertici provinciali, molto meno nella base ndr), ha concluso il segretario provinciale.
A prendere la parola è stata quindi Rosa Razzano, candidata assieme a Cacciano, che ha parlato di una conferenza stampa attesa e da dove usciamo senza la conquista del seggio, uno spazio che abbiamo cercato.
Ci hanno votati 13.340 persone e tutte queste vanno tenute nel cuore e sono frutto del lavoro anche di tutti i nostri Circoli.
Abbiamo detto loro che saremmo tornati, anche nel caso di non vittoria e così faremo.
Noi non siamo una lista civica, né un movimento politico, ma un partito, ha concluso Razzano.
E qui sono cominciate le domande dei giornalisti.
Noi a Cacciano abbiamo chiesto se si fosse determinato a presentare le dimissioni da segretario provincale del Pd.
Questa sarebbe la domanda secca ma visto che dalla settimana prossima si attiveranno le procedure congressuali, l'abbiamo traformata con lo stesso scopo e cioè chiedendogli se si ricandiderà a segretario del partito?
Cacciano ci ha risposto di essere a disposizione del partito e quindi non ha esclusio affatto una sua riproposizione.
L'esperienza della campagna elettorale è stata molto bella ed è stata fatta con uno sforzo a mille.
Sono state 7.803 le persone che hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale, un numero importante.
Il mancato raggiungimento dell'obiettivo, ha proseguito Cacciano, è stato condizionato da una over performance dei mastelliani. Noi abbiamo cercato di riattivare quella passionalità sopita.
Alla nostra successiva domanda se non ritenesse che le problematiche del Pd affondino le radici negli anni passati e dunque abbisognevoli di una analisi molto più approfondita e che vada anche al di là del voto espresso la settimana passata, Cacciano ci ha detto di sì.
Il tema del futuro dibattito congressuale deve essere proprio quello di quale dovrà essere il Pd del futuro.
L'appello è a tutte le sensibilità democratiche sannite.
Poi relativamente all'apporto di voti sottratti da Mortaruolo con la lista "A testa alta", Cacciano ha detto che non c'è una questione Mortaruolo.
"Noi di Centro" ha tolto voti a tutti e sopratutto alle piccole liste.
Poi, visto che anche Cacciano ha detto che la battaglia elettorale è stata fatta a mani nude, abbiamo detto: Visto che è la stessa considerazione fatta da Mastella, ci sa indicare almeno uno che abbia agito con le mani piene?
Se Mastella dice di aver agito con le mani vuote, noi di mani non ne abbiamo proprio, ci ha risposto.
Come fa Mastella a dire che ha agito a mani nude essendo il sindaco di Benevento, governa la Provincia, il Consorzio Asi e tutte le partecipate?
Razzano inserendosi ha detto che sarà analizzata la permormance di tutti i comuni sanniti, uno per uno.
Molti, anche amministratori, si sono buttati dove il vento spira.
Ma Cacciano non è stato della stessa opinione.
Cercare il colpevole è un'opera anche inutile mentre bisogna avere uno sguardo aperto ed inclusivo.
Ora, ha concluso Cacciano, è il tempo di guardare lontano e dare il tempo che qualche maldipancia passi e forse qualche pizzico sulla pancia dovremo darcelo.
A questo punto, incuriositi da quel "pizzico", abbiamo chiesto a Cacciano se si riferisse ad una intesa, da Campo Largo, con Mastella.
No, ci ha riposto il segretario provincale. Mastella spesso dimentica il discrimine della storia.
A margine della conferenza stampa abbiamo anche chiesto a Cacciano se non ritenesse che l'intesa con il Movimento Cinque Stelle non provochi problemi ai simpatizzanti ed elettori del Pd?
Non lo abbiamo visto in dissenso con il nostro dubbio ma non ci ha dato risposta se non che questa intesa non è gestita a livello locale.

  

  

  

comunicato n.174622




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