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Benevento, 09-11-2025 15:23 ____
"Noi di Centro" presenta i candidati Pellegrino Mastella e Giovanna Razzano. Un coro di riprovazione sulla politica sanitaria di Vincenzo De Luca
Clemente Mastella sgombra il campo da voci non isolate e precisa che c'e' un solo un presidente della Regione e non ce ne sono di presidenti ombra. Ha quindi chiesto no a motivi di odio e rivolto ai 5Stelle ha sostenuto che ora si va assieme anche a livello comunale. Manfredi ha sostenuto che bisogna togliere la visione di Napoli e Salerno egemoni, e' vecchia di 50 anni. Fico ha confermato che non abbiamo una rete territoriale sanitaria forte
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Il colpo d'occhio è stato molto incoraggiante. Il Teatro del Collegio de la Salle, peraltro di domenica mattina, è stato riempito in ogni spazio utile a contenere un essere umano in piedi, oltre che comodamente seduto in poltrona.
Nessuno però si è azzardato a dare i numeri, come improvvidamente, ma senza dolo, ovviamente, per chi lo ha pronunciato visto che aveva ricevuto una informazione sbagliata dai suoi collaboratori e sbagliata l'ha poi riferita al pubblico, successe con la manifestazione del Centrodestra dove futono indicati settecento presenti.
Il Teatro contiene poco più di duecento posti a sedere e stamane se ne sono potute stimare, di presenze, tra le trecento e fino a trecentocinquanta persone con le persone in piedi.
Sin qui però nessuno ha sfidato il dato che vorrebbe una insofferenza alla politica e quindi una scarsissima partecipazione al voto ed impegnato il teatro più importante e capiente della città.
Si preferisce andare sul sicuro... 
Comunque, quello di stamane è stato un segnale che ha scaldato il cuore di chi da quel palco ha dovuto confermare il sostegno di tante gente che già con la presenza ha dato il segnale dell'appartenenza.
Tanti anche i volti inaspettati ed insospettabili come quelli del sindaco di Apice, Angelo Pepe (nella settima foto in basso), notoriamente del Pd o di Vittorio Fucci (nella trentiseiesima foto in basso), sin qui della Lega.
Le elezioni portano sempre questi smottamenti, da una parte e dell'altra.
Ad aprire i lavori è stata Marcella Sorrentino, segretario provinciale di "Noi di Centro" (Ndc) che ha salutato tutti i presenti.
Un indirizzo di saluto ed un invito a votare i candidati Pellegrino Mastella (nella seconda foto in basso) e Giovanna Razzano (nella prima foto in basso), è stato fatto un sindaco junior, Agostino Sangiovanni, di Ruviano (nella ventitreesima foto in basso).
Quindi la parola è passata a Nino Lombardi, presidente della Provincia che ha detto: Siamo tantissimi e vedo un orizzonte di concretezza.
Ci accomuna il grande lavoro fatto da Mastella che ha reso centrale la nostra provincia con una politica strategica per il nostro Sannio più che per le zone interne.
Non vogliamo che si parli solo di problemi per le nostre aree.
Abbiamo un paniere di eccellenze di tutto rispetto su cui contare.
Lombardi ha poi affrontato la dolente questione sanitaria ed ha detto No alla cancellazione dei presidi sanitari e bisogna recuparere quelli chiusi.
Bisogna poi riconoscere l'intuito di Mastella a proposito della Facoltà di Medicina.
Quando io è lui ci siamo recati da De Luca a Napoli a proporla, il presidente ci ha accolti con uno sguardo ironico.
Ed invece questa è stata poi una conquista per il territorio che ci fa moltiplicare il consenso.
Noi, per convinzione, non abbiamo mai sguarnito i rapporti con nessuno, anche con chi ci ha momentaneamente lasciati ed i rapporti, ha concluso Lombardi, sono stati poi a fase alterna con il ritorno.
A prendere la parola è stato a questo punto Carlo Iannace, direttore del Breast Unit dell'Azienda Ospedaliera "San Giuseppe Moscati" di Avellino, il quale ha esordito dicendo che ciò che si sta concretizzando stamane in questo Teatro del Collegio de la Salle, da lui frequentato da alunno, è ciò che auspicava suo padre.
Noto un rinnovato interesse verso il Centro (Iannace è stato consigliere regionale per il Partito Democratico ndr) che non mi aspettavo e Mastella ha poi creduto in questo campo largo che deve proseguire anche dopo le elezioni regionali.
Dobbiamo darci meccanismi e ruoli per crescere e non per ricevere assistenza.
Ci stanno rubando la sanità pubblica (ovviamente il riferimento non può essere che all'azione condotta negli ultimi dieci anni da De Luca, unico responsabile della sanità in Campania ndr) e bisogna invertire la tendenza, ha concluso Iannace.
A seguire è intervenuto il primo candidato, Giovanna Razzano, che ha esordito dicendo di essere di nuovo qui e siamo più forti e più consapevoli di ciò che possiamo fare.
Il candidato presidente Fico ci ha garantito che avrà a cuore le aree interne in sinergia con tutta la provincia. Questo ci può permettere di dare slancio al Sannio e riproporlo al posto che merita.
Noi siamo profondamente mastelliani, da sempre.
Sotto la sua guida portiamo la città ai vertici nazionali frenando lo strapotere partenopeo e salernitano che sin qui abbiamo subìto sopratutto relativamente alla questione sanitaria che è stata posta ai margini delle cose da fare.
Ma tutto cambierà con Mastella eletto.
Noi abbiamo bisogno di piccole opere funzionanti e non di grandi opere incompiute.
Razzano, essendo di Sant'Agata dei Goti, ha ovviamente riproposto il tema dell'Ospedale "Sant'Alfonso Maria dei Liguori".
Dobbiamo affrontare con visione importante la medicina di base e la branca dell'emergenza.
Occorre, ha concluso Razzano, più volte interrotta prima dall'arrivo sul palco di Fico e poi di Manfredi, una riflessione seria, concreta e definitiva su tutto questo.
A questo punto è intervenuto Pellegrino Mastella che non ha nascosto l'emozione di trovarsi lì, da protagonista e non più da spettatore.
Quella della politica è una passione che ho respirato in casa, in una casa sempre pronta ad accogliere le esigenze della gente.
Siamo nella bistrattata area interna.
La città di Salerno, avendo il doppio della popolazione di Benevento, ha ricevuto dalla Regione il quintuplo delle risorse date a noi.
Bisogna raggiungere il traguardo di una Regione che stia attenta alle sorti dell'Ospedale di Benevento facendolo diventare un piccolo Policlinico.
Siamo cittadini campani come quelli della costiera e chiediamo di essere ascoltati.
C'è bisopgno delle infrastrutture e dunque della Benevento-Caserta, della ferrovia Salerno-Avellino-Benevento e della tratta Benevento-Napoli via Valle Caudina.
Mi rendo conto che sono più richieste ma mi augurio che almeno una di esse possa essere concretizzata.
Bisogna, ha proseguito Pellegrino Mastella, prevedere incentivi per i giovani che vogliono stabilirsi da noi visto che per lavorare c'è lo smart working, il lavoro da casa cioè.
Riguardo poi la Film Commission della Regione, ci dia una mano, nel campo culturale, a far divenire Benevento ma anche Sant'Agata ed altre zone, luoghi di set cinematografici.
Bisogna anche creare una Sannio Zone per le agevolazioni fiscali in modo da attrarre imprese nei nostri piccoli comuni.
Si agirebbe sull'Irap e sull'Irpef ma senza impatto sui fondi regionali. Saranno, infatti, le imprese beneficiarie ad aumentare con il loro reddito il gettito fiscale.
Io raccolgo l'eredità dei miei genitori, ha concluso Mastella junior.
Sì è vero sono più fortunato di altri ma ci abbiamo messo sin qui anche tanto lavoro.
Siamo da sempre la scelta giusta.
La parola è quindi passata al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi (nella trentesima foto in basso), il quale ha subito sottolineato la presenza di una platea ricca e calorosa.
Ha evidenziato positivamente l'intervento di Pellegrino Mastella per contenuti e qualità.
Abbiamo tante chiacchiere fatte sin qui e pochi fatti concreti.
Questa alleanza nacque 4 anni fa, con Clemente Mastella che supportò la mia candidatura a sindaco di Napoli, partendo dal contributo dei partiti di oggi che è poi divenuto un progetto politico con il coraggio del cambiamento.
Le aree non sono un peso ma una grande risorsa del Paese.
Abbiamo le intelligenze da essere utilizzate in politica. Ciascuno dei territori deve mettere in campo le sue competenze e le sue eccellenze.
La cooperazione è quella che è stata concretizzata per la Facoltà di Medicina a Benevento.
Bisogna togliere la visione di Napoli e Salerno egemoni, è vecchia di 50 anni.
Le politiche vanno sviluppate insieme con l'ambizione di esere leader e classe dirigente nazionale, ha concluso Manfredi.
A questo punto è intervenuto Mastella padre, il quale ironizzando sul fatto che tanto Fico quanto Manfredi siano giunti in forte ritardo per via del traffico, ha detto che per il futuro saranno puntuali perché i tempi saranno stretti visto che potranno utilizzare l'auspicata metropolitana regionale.
Poi rivolto al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha detto che la remuntada, la rimonta, del centrodestra non si vede, perché non esiste.
La premier Meloni dice che verrà due volte a Napoli: Si risparmi la trasferta.
Il centro è con Fico e sarà decisivo per farlo eleggere.
Mi è stato detto: Ma come fai votare Fico?
Io dico no a remore anche perché è il più democristiano dei 5Stelle.
Il Centrosinistra è più forte delle difficoltà oggettive.
Poi Mastella ha ricordato il nipote Carmelo Imbriani giocatore del Napoli e capitano del Benevento e dicevano che c'era un solo capitano.
Ed anche io dico lo stesso che c'è solo un presidente della Regione e non ce ne sono di presidenti ombra (è evidente il riferimento a De Luca ndr).
Certo si parte da quello che si è fatto ma per la Valle Caudina non si è fatto nulla ed invece bisogna andare avanti.
Registriamo l'angoscia del clima, e le gravi carenze su trasporti e sanità.
Per arginare e mitigare la falla aperta nel Pronto Soccorso del "Rummo" dobbiamo aumentare i posti letto nei reparti.
La Romania ne ha più di noi.
Mastella ha quindi chiesto che venga incoraggiata la conoscenza dell'Intelligenza Artificiale.
Se ti lasci andare dall'onda senza reagire, poi arriva la rapida...
Il sindaco ha anche lamentato l'assenza di una grande epopea di politica estera.
Quella di Moro non c'è più.
Poi ha ripreso: Come fate a votare Fico? mi è stato detto.
Mastella ha nuovamente ripetuto ciò che dice oramai da settimane e cioè: Azz, rivolto al Centrodestra, ma lo avete votato prima voi... (il riferimento è al governo Lega-5Stelle con la elezione di Fico a presidente della Camera dei Deputati ndr).
Benevento, come mostra questo teatro stracolmo, sarà traino per la vittoria in Campania che trainerà il campo largo verso le elezioni politiche.
Campania e Puglia, dove vinceremo, con i loro 10 milioni di abitanti, valgono cinque volte, aritmetica alla mano, le affermazioni del Centrodestra nelle Marche ed in Calabria.
Poi passando al depuratore ha detto che ci sono voluti 7 anni per l'iter amministrativo e tecnico ma ora il prossimo 12 novembre sarà inaugurato il cantiere dei lavori.
Poi passando ad altro ha detto che egli è più longevo di Pier Ferdinando Casini avendo raggiunto i 50 anni di attivismo nelle istituzioni e non solo al Parlamento nazionale, lì Casini è il più anziano mentre voi, ha detto rivolto a Fico, sempre 5Stelle siete.
Ha quindi chiesto no ai motivi di odio.
Si va assieme anche a livello comunale.
Auguri, ha detto infine Mastella, con il voto fatto con il cuore poi ha ammonito: Il voto disgiunto (votare cioè, poniamo, un candidato di Noi di Centro ed il presidente del Centrodestra ndr) non serve.
A chiudere la lista degli interventi oramai ad ora tarda, è stato Roberto Fico che ha fatto gli auguri a Pellegrino Mastella. Poi accortosi di aver fatto una gaffe nel non aver citato Giovanna Razzano, si è corretto ed è andato ad abbracciarla.
Nessuno può bastare a se stesso, ha detto il candidato presidente.
Il bene ultimo è quello delle persone che abitano il territorio. Questo è il senso della coalizione.
Non ha caso ho aperto la mia campagna elettorale nel Cilento, in una zona interna perché credo in esse.
Una volontà politica ferrea può invertire la rotta e non è vero che esse sono destinate a morire come è scritto in qualche documento condiviso dal governo.
C'è bisogno di unità per le aree interne per capire il modo più funzionale di organizzare progetti per esse, questo al di là della istituzione dell'assessorato per le Aree Interne.
Ogni territorio conta, ha ancora detto Fico, e così le persone e con esse tutti i diritti, un sistema che va rafforzato.
E' ovvio che se non ci sono servizi adeguati ben difficilmente ripopoleremo queste aree.
Non abbiamo una rete territoriale sanitaria forte.
L'intento è quello della medicina a casa tua e quindi bisogna realizzare le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità, in modo che gli Ospedali tradizionali curino solo l'acuto.
Bisogna poi aiutare le famiglie che hanno al loro interno persone con disabilità, autismo e disturbi mentali.
I piani terapeutici per malattie irreversibili vanno poi fatti una sola volta e non rinnovati ogni tanto.
Riguardo poi la viabilità ed i trasporti occorre per essi una attenzione particolare.
Questi sono i diritti che possono spingere la gente a venire a stare in queste zone.
Occorre anche lavoro di qualità e non povero, ha concluso Fico.
Le aree interne sono un punto centrale per sviluppare tutto questo ed abbiamo al riguardo progetti da vendere.
Meloni ha detto Fico, può venie qui quando vuole ma è un antipatriota visto che ha favorito l'autonomia differenziata.

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

comunicato n.174220




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