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Benevento, 01-11-2025 10:33 ____
C'era una volta una storica pubblicita' che recitava: "Mi vuoi tutta ciccia e brufoli?" Si riferiva a una ragazza che rifiutava un goloso snack
Ma per ogni giovane che rifiuta ce ne sono mille che mangiano il proprio... e quello degli altri, aumentando la circonferenza addominale e anche tutti i problemi. Quando il frigorifero diventa il tuo miglior amico e il tapis roulant l'avversario da cui rifuggire, allora possiamo parlare di patologia conclamata con risvolti anche psicologici, scrive Luca De Lipsis a proposito dell'obesita'
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Prosegue, con il sostegno corposo dei lettori, la rubrica voluta e condotta da Luca De Lipsis dal titolo "Pillole di salute".
Non è la prima volta che un giornale, compresa "Gazzetta" cartacea con la collaborazione all'epoca di Lucio Lonardo, propone una rubrica settimanale dedicata alla salute ed agli accidenti che sono parte della nostra natura umana.
Spesso la rubrica la si imposta rispondendo alle domande dei lettori, come fece "Gazzetta" dell'epoca.
Ma qui la fortuna del nostro giornale e dei lettori è che a proporre argomentri non certamente lieti ma non esorcizzabili con il silenzio, è uno scrittore, oltre che medico ovviamente e dunque tutto è proposto con un taglio diverso.
Come non ricordare che per parlare, la volta scorsa, della demenza, argomento non facile da proporre, De Lipsis ci ha suggerito il titolo del telecomando dimenticato o riposto nel frigorifero?
Stavolta si tratta di un altro grande problema dei nostri tempi: L'Obesità.
Leggiamo insieme come De Lipsis ce la propone.

                                                                                L'OBESITA'

C'era una volta una pubblicità storica che recitava: "Mi vuoi tutta ciccia e brufoli?"
Si riferiva a una ragazza che rifiutava un goloso snack al cioccolato. Ma per ogni ragazza che rifiuta ce ne sono mille che mangiano il proprio... e quello degli altri, aumentando la circonferenza addominale e anche tutti i problemi.
Quando il frigorifero diventa il tuo miglior amico e il tapis roulant l'avversario da cui rifuggire, allora possiamo parlare di patologia conclamata con risvolti anche psicologici.
L'obesità è uno stato patologico caratterizzato da un eccessivo accumulo di tessuto adiposo, generalmente misurato da un indice di massa corporea (Bmi) superiore a 30.
I medici la descrivono come "multifattoriale": Genetica, ambiente, stile di vita, metabolismo... praticamente tutto tranne colpa tua (almeno ufficialmente).
Le cause sono molteplici: Un'alimentazione sbilanciata, cioè un'assunzione eccessiva di calorie soprattutto da cibi ricchi di zuccheri e grassi, può facilmente portare ad accumulo di peso.
Anche la mancanza di attività fisica gioca un ruolo importante: Una vita sedentaria, magari trascorsa a contare il numero dei like che ricevi, riduce il dispendio energetico quotidiano.
La genetica ha la sua parte. Alcune persone sono più predisposte ad accumulare peso per motivi ereditari e metabolici.
Scientificamente affascinante, praticamente frustrante: Hai ereditato gli occhi della mamma... e anche la sua pancetta.
Squilibri ormonali e malattie come l'ipotiroidismo o la sindrome dell’ovaio policistico possono interferire con il metabolismo e facilitare l’aumento di peso.
Alcuni farmaci possono contribuire al problema: Antidepressivi, corticosteroidi o antipsicotici hanno come effetto collaterale il rallentamento del metabolismo o l'aumento dell'appetito.
I fattori psicologici non sono da sottovalutare: Ansia, stress, depressione e disturbi dell'umore possono spingere a mangiare in modo compulsivo.
Infine, l'ambiente che ci circonda ha un peso significativo.
Vivere in una società in cui il fast food è onnipresente, i McDonald's si moltiplicano come formiche nella mia cucina, i cibi sani costano di più e le porzioni sono extralarge rende davvero difficile fare scelte salutari.
Le conseguenze possono essere devastanti: Aumento del rischio di malattie cardiovascolari come ipertensione, infarto e ictus, diabete mellito di tipo 2 dovuto all'insulino-resistenza, disturbi respiratori tra cui apnea ostruttiva del sonno, problemi osteoarticolari come artrosi e dolore cronico alle articolazioni, alterazioni metaboliche comprese dislipidemie con colesterolo e trigliceridi elevati incremento del rischio di alcune neoplasie, tra cui carcinoma del colon, mammella e utero disturbi psicologici come depressione, ansia e bassa autostima riduzione della qualità della vita e aumento della mortalità precoce.
E allora, come comportarsi? Qualche suggerimento pratico per approcciarsi ai piaceri della vita senza abusarne.
Mantenere un'alimentazione equilibrata, privilegiando cibi freschi, frutta, verdura e limitando zuccheri, grassi saturi e cibi ultraprocessati, fare attività fisica regolarmente, anche con semplici passeggiate quotidiane tra il verde dell'Agrario o nel Parco De Mita, evitare il consumo eccessivo di bevande zuccherate e alcooliche, che apportano molte calorie vuote, controllare le porzioni evitando abbuffate e imparando a riconoscere il senso di fame e di sazietà, adottare uno stile di vita attivo evitando la sedentarietà prolungata e limitando il tempo davanti a schermi, gestire lo stress e le emozioni in modo sano per prevenire il "mangiare emotivo", coinvolgere tutta la famiglia e l'ambiente sociale in abitudini salutari per creare un supporto positivo, monitorare periodicamente il peso corporeo e rivolgersi a un medico o nutrizionista in caso di variazioni importanti.
Prevenire l'obesità è un po' come fare amicizia con una dieta equilibrata e un po' di movimento.
Sai che sono la soluzione, li conosci da sempre, ma la tentazione del divano e della cioccolata ti perseguita come un ex mai del tutto dimenticato.
In fondo, la vera sfida non è mangiare sano o muoversi, ma convincersi a farlo ogni santo giorno senza passare per un eremita!

Ps: Per domande osservazioni censure o altro potete scrivere all'indirizzo (osservatorio@comunebn.it).

comunicato n.174071




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