Commemorato monsignor Francesco Tommasiello nel ventesimo anniversario della sua scomparsa
Si tratta di una figura di rilievo nella storia religiosa e civile della Valle Telesina e Titernina
di Giacomo De Angelis
Una solenne celebrazione eucaristica ha segnato il ventesimo anniversario del ritorno alla Casa del Padre di monsignor vescovo Francesco Tommasiello, la cui memoria rimane viva.
La Santa Messa di suffragio, celebrata nel Duomo di Teano, è stata presieduta da monsignor Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi, insieme a tutto il Capitolo della Diocesi di Teano-Calvi, Alife e Sessa Aurunca.
All'evento ha partecipato anche la Curia della Diocesi di Cerreto-Telese-Sant'Agata dei Goti, rappresentata da don Antonio Di Meo, don Pasquale Petronzi, don Mimmo De Santis e don Michele Volpe nonché da una rappresentanza dei laici, Paolo Malatesta e Ubaldo Cuccillato, e del gruppo di preghiera istituito proprio da monsignor Tommasiello.
Nell'Omelia monsignor Cirulli ha richiamato i fedeli al significato profondo della fede cristiana: al crocifisso a cui il cristiano deve indirizzare sguardo e pensiero.
Cristo morto per amore è l'unica realtà da tener presente rispetto alle tante sciocchezze in cui purtroppo crediamo.
Ha sottolineato come alla morte di Gesù sia seguita la risurrezione, portando la gioia che la morte non è l'ultima risposta.
Con vigore, ha ricordato ai presenti che "chi si sente cristiano e non opera per i fratelli è incoerente".
Ricordando il confratello Francesco, monsignor Cirulli lo ha definito "una persona vera, autentica, umile, povera", rimpiangendo che il suo piano pastorale non sia stato pienamente compreso nonostante l'impegno profuso fino alla fine della sua esistenza terrena.
La sua è stata una "figura ecclesiale" che rappresenta un'eredità spirituale per le nuove generazioni, una testimonianza di fede che ha unito e unisce le comunità
La Cattedrale era gremita di fedeli giunti da Solopaca, paese natio di monsignor Tommasiello, da Cusano Mutri dove esercitò la sua missione di parroco, da Cerreto Sannita dove svolse le funzioni di rettore del Seminario Diocesano, da San Salvatore Telesino, da Castelvenere, da Benevento e da Faicchio, rappresentato anche dalle Religiose dell'Istituto delle Suore degli Angeli.
Una partecipazione che attesta che monsignor Francesco Tommasiello è stata e rimane una figura di rilievo nella storia religiosa e civile della Valle Telesina e Titernina; è stato un attento, partecipe e fattivo collaboratore di monsignor Felice Leonardo, uno dei più illustri vescovi della Diocesi di Cerreto-Telese-Sant'Agata dei Goti.
Nel suo intervento, Paolo Malatesta, rappresentante dei laici, ha dichiarato che "questo momento vuole essere un'opportunità per lasciare in eredità ai nostri giovani questa grande ricchezza spirituale, affinché domani resti sempre vivo il ricordo di un santo vescovo e grande formatore.
In nome e nel ricordo di monsignor Tommasiello, siamo chiamati a trovare ed alimentare pazienza, perseveranza e speranza per costruire, anche oggi, nuove vie e inventare nuove strategie, così come ci ha insegnato con la sua vita, la sua missione e le sue opere".
comunicato n.174044
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