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Benevento, 29-10-2025 11:51 ____
La Corte d'Appello di Napoli, accogliendo le tesi dell'avvocato Vittorio Fucci, ha riformato la sentenza nei confronti di un 27enne e di un 37enne
Erano accusati di estorsione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, violenza privata, lesioni, minacce aggravate, furto aggravato e danneggiamento, tutti reati aggravati dal concorso di persone
Redazione
  

La Corte d'Appello di Napoli, accogliendo le tesi dell'avvocato Vittorio Fucci, ha riformato la sentenza di primo grado nei confronti di un 27enne e di un 37enne, accusati di estorsione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, violenza privata, lesioni, minacce aggravate, furto aggravato e danneggiamento, tutti reati aggravati dal concorso di persone.
Al 27enne, figlio di un noto personaggio ritenuto essere un boss, la pena è stata ridotta da 6 anni e 8 mesi a 4 anni, mentre al 37enne, figlio di un noto pregiudicato accusato in passato di far parte di altro clan, la pena è stata ridotta da 4 anni a 3 anni.
Il pubblico ministero per lui in primo anno aveva chiesto 5 anni e 20 giorni di reclusione ma il giudice di prime cure aveva già ridotto la pena riconoscendo la seminfermità mentale, in accoglimento della richiesta dell'avvocato difensore.
La Procura Generale della Corte d'Appello aveva chiesto la conferma delle condanne di primo grado.
La Corte d'Appello di Napoli, invece, accogliendo le tesi dell'avvocato Fucci, ha riformato la sentenza in senso favorevole agli imputati.
La difesa degli imputati, nonostante l'importante risultato, sta valutando anche un ricorso per Cassazione.

comunicato n.174009




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