Calcio, Serie C: Un rigore piu' che dubbio realizzato da Cicerelli regala al Catania il big match con il Benevento
La Strega perde la vetta della classifica e torna a casa con l'amaro in bocca. Proteste sannite per un penalty non concesso per una trattenuta su Mignani. Gaetano Auteri: Hanno vinto loro noi andiamo avanti ma di certo non finisce qui
di Luca Pietronigro
Catania (3-4-2-1): Dini; Ierardi, Di Gennaro, Celli; Casasola, Quaini (76' Jiménez), Di Tacchio (69' Aloi), Donnarumma; Lunetta (69' Rolfini), Cicerelli (63' Corbari); Forte (76' Caturano). A disposizione (Bethers, Coco, Allegretto, Pieraccini, Forti, Stoppa, Quiroz, D'Ausilio) Allenatore Domenico Toscano
Arbitro: Marco Di Loreto di Terni Assistenti: Giovanni Boato di Padova e Luca Chiavaroli di Pescara IV Uomo: Enrico Gemelli di Messina Operatore Fvs: Lorenzo Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto Rete: 42' rigore Cicerelli Ammoniti: Salvemini, Maita, Prisco (B); Lunetta, Donnarumma, Casasola (C) Ammonizione allenatore: Auteri (B) Angoli: 4-4 Recupero: 5' pt; 5' st Spettatori: 19805 (288 ospiti).
Un calcio di rigore alquanto dubbio concesso dal direttore di gara dopo una revisione al Football Video Support (Fvs) per un presunto fallo di Borghini su Cicerelli (foto in prima) e realizzato dallo stesso numero 10 etneo ha deciso il big match dell'undicesima giornata del campionato di Serie C tra Catania e Benevento.
Per la Strega si tratta della terza sconfitta stagionale, tutte giunte lontane dal "Ciro Vigorito", che costa la vetta della classifica.
I giallorossi lasciano, dunque, la Sicilia con un grande amaro in bocca per le decisioni arbitrali che hanno condizionato la sfida prima con il citato penalty concesso e poi per un altro non concesso per una possibile trattenuta di Di Gennaro su Mignani; situazioni entrambe riviste con l'Fvs.
Dal suo canto, il Benevento ha mostrato le solite pecche con una squadra che è apparsa, soprattutto nel primo tempo, svagata, leziosa tanto da prestare il fianco ai rossoblu di casa.
Una volta sotto, la Strega ha migliorato il suo approccio alla partita avendo anche un paio di occasioni per poterla pareggiare senza, però, riuscirci.
Resta la convinzione della forza della squadra che la porterà a lottare sino alla fine per la promozione diretta insieme proprio ai catanesi e alla Salernitana, le tre squadre più forti del girone, ma serve un cambio di rotta nelle partite esterne dove si butta al vento quanto di buono si costruisce in casa.
Tre stop, di cui due consecutivi, ci sembra siano troppi.
Venendo alla cronaca, Auteri sceglie un 3-4-3 mutabile che diventa una sorta di 4-2-3-1 in fase di possesso.
Borghini viene spostato a destra nel ruolo di terzino con Scognamillo e Saio al centro e Ceresoli a completare il reparto davanti a Vannucchi.
A centrocampo Maita e Prisco con Pierozzi che si alza sulla linea dei trequartisti insieme con Lamesta e Manconi dietro la punta che è Manconi.
Nel Catania, Toscano si affida al 3-4-2-1 con Lunetta e Cicirelli che sono in appoggio alla punta che è l'ex Forte.
Il primo tempo vede le due formazioni studiarsi con la partita che scorre via senza particolari sussulti, di fatto bloccata.
Al 27' la prima emozione la regalano i padroni di casa sugli sviluppi di un calcio di punizione su cui interviene di testa Lunetta, trovando la risposta di un attento Vannucchi.
Al 31' Dini, nel rinviare la sfera, se la fa sottrarre da Pierozzi salvo poi riuscire a sventare il pericolo.
Al 39' si sviluppa l'azione incriminata che porterà, poi, alla concessione del calcio di rigore.
L'azione nasce sugli sviluppi di un calcio d'angolo dove i padroni di casa recriminano per un presunto fallo in area di Borghini su Cicerelli.
Dalla panchina, Toscano si gioca la carta dell'Fvs con il direttore di gara che, dopo la revisione, concede il penalty tra le proteste del Benevento che chiede un fallo di Di Tacchio su Scognamillo nel corso della stessa azione.
Della battuta se ne incarica lo stesso Cicerelli che mette alle spalle di Vannucchi.
Prima della fine della frazione, Cicerelli dalla sinistra trova al Forte che conclude a botta sicura ma un bravo Vannucchi evita il raddoppio al Catania.
La ripresa vede subito l'ingresso di Mehic per uno spento Prisco, non proprio la sua migliore giornata quella di questo pomeriggio.
Al 3' una punizione di Cicerelli vede la risposta dell'estremo difensore sannita che blocca il pallone.
Al 9' una punizione dalla destra di Lamesta, deviata, vede l'intervento di un difensore di casa che salva un pallone che sarebbe finito in rete.
Auteri è costretto a togliere dal campo l'infortunato Salvemini, inserendo al suo posto Tumminello ma anche Mignani per Manconi anche lui avulso dalla manovra della squadra.
Al 13' proprio i due nuovi entrati costruiscono un'azione pericolosa con l'ex Pianese che subisce un presunta trattenuta in area da Di Gennaro.
Richiamato alla revisione con l'Fvs dalla panchina sannita, in questo caso il direttore di gara conferma la decisione del campo non concedendo il calcio di rigore.
Al 18' ancora Strega in avanti con Maita che serve nello stretto Lamesta ma il tiro finisce oltre la traversa.
Gli ulteriori cambi vedono Corbari, Rolfini ed Aloi in campo per Cicerelli, Lunetta e Di Tacchio nel Catania, mentre nel Benevento c'è Della Morte per Pierozzi con gli ospiti che aumentano il loro peso offensivo in una sorta di 4-2-4.
Al 27' Rolfini intercetta un pallone dalla destra e conclude di poco alto.
Gli ultimi due avvicendamenti vedono Caturano e Jimenez al posto di Forte e Quaini tra i padroni di casa.
Al 35' nell'area di rigore catanese il direttore di gara non reputa da fallo un intervento di Lamesta con il pallone che finisce a Mignani che da ottima posizione calcia male, sprecando un'ottima occasione per trovare il pareggio.
Quattro minuti dopo, un traversone dalla destra di Borghini trova la sponda di Mignani che prolunga per l'accorrente Mehic che di testa mette sul fondo.
Al 43' Vannucchi atterra Rolfini in area di rigore. L'azione viene, però, fermato per un fuorigioco dell'ex attaccante del Vicenza.
Toscano, dalla panchina, si gioca, ancora una volta, la carta dell'Fvs.
La revisione, questa volta, conferma la decisione del campo con l'off-side del numero 9 rossoblu.
Nel recupero forcing del Benevento a caccia del pareggio e al 45' da un angolo di Della Morte Tumminello tocca debolmente la sfera che viene bloccata da Dini senza problemi.
Al 48' Della Morte dalla destra serve Lamesta che conclude al volo, con Casasola che si oppone e il pallone finisce a Tumminello che da buona posizione svirgola il pallone.
E' questa l'ultima emozione del match che regala tre punti d'oro al Catania che fanno il pari con quelli ottenuti la scorsa settimana contro la Salernitana.
Le voci dagli spogliatoi
Gaetano Auteri, allenatore Benevento
"Non è stata una bella partita, contraddistinta da scontri e tensioni.
Loro sono partiti meglio ma poi noi abbiamo iniziato a giocare ed eravamo in pieno controllo del match fino a quando non c'è stato l'episodio del calcio di rigore.
Dal campo ho avuto l'impressione che a far prendere la decisione finale al direttore di gara sia stato il quarto uomo.
Nella ripresa siamo andati meglio, abbiamo provato a pareggiare l'incontro ma non siamo stati fortunati in alcuni episodi come per esempio sulla trattenuta subita da Mignani che non è stata segnalata.
Si tratta di partite che vengono giocate sul filo dell'equilibrio e in questo frangente loro sono stati più bravi e fortunati di noi.
Avremmo sicuramente dovuto fare meglio perché con un avversario così fisico saremmo dovuti essere più corali ed invece ci siamo fatti innervosire.
Dovevamo essere un più bravi a fraseggiare per addormentare il gioco.
Hanno vinto loro, noi andiamo avanti ma di certo non finisce qui.
Ora dobbiamo trasformare la rabbia che abbiamo in energia positva senza cadere in nevrosi.
La partita è stata equilibrata, non credo che ci abbiano messo sotto.
La cosa che dobbiamo fare è avere un rendimento fuori casa più carico di personalità, qualcuno sul piano dell'atteggiamento lo sbaglia in trasferta.
Avrei voluto vedere un Benevento più corale, più compatto.
Nella ripresa lo abbiamo fatto anche perché loro hanno scelto di abbassarsi.
Per quanto riguarda Salvemini, vedremo cosa ha avuto ma credo qualcosa a livello della caviglia o del tendine, speriamo che non sia nulla di grave".
Domenico Toscano, allenatore Catania
"Dobbiamo essere contenti della crescita che sta avendo la squadra.
Avevo detto che sarebbe stata una partita completamente diversa da quella di domenica scorsa, con interpreti e modi di giocare differenti, vivendo momenti in cui avremmo fatto soffrire il Benevento e viceversa, così è stato.
Bravi i ragazzi ad addattarsi ai cambiamenti durante la partita.
Potevamo raddoppiare nel primo tempo, avremmo disputato una ripresa diversa.
Anche nella seconda frazione la potevamo chiudere, gestendo meglio il pallone in ripartenza, con un uomo in più a centrocampo potevamo leggere meglio certe situazioni.
Abbiamo battuto una squadra forte, perchè il Benevento lo è.
E’ stato un buon Catania per maturità e adattabilità alla partita.
Salernitana e Benevento sono due squadre con un parco attaccanti di livello, differenti per caratteristiche perchè la Salernitana può darti maggiore peso in area per fisicità, il Benevento per la mobilità e qualità tecnica.
Più tieni lontano dalla tua porta i loro attaccanti e meno pericoli corri.
I ragazzi hanno anche avuto il coraggio di rischiare qualcosa, facendo un lavoro di squadra.
Soprattutto nel primo tempo arrivavano delle palle sporche dietro perchè c'era una feroce pressione dei centrocampisti e degli attaccanti, bravi i nostri difensori a leggere tutte le situazioni che abbiamo visto e rivisto in settimana del Benevento.
Dobbiamo migliorare nella capacità di chiudere le partite, nella gestione dei momenti sul piano tecnico, serve più personalità specialmente in queste gare.
Vedo la voglia dei ragazzi di applicarsi ogni settimana.
I complimenti li rivolgo anche al pubblico, perchè i tifosi hanno giocato insieme a noi".
comunicato n.173957
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