Sembrava una mattinata domenicale da far solo trascorrere per tornare a casa. Tutto tranquillo all'Ospedale "Rummo" ma ad un tratto...
La surreale quiete, in cui ci eravamo adagiati, d'improvviso fu interrotta da una richiesta urgente di consulenza neurologica al Pronto Soccorso. Una bimba di 5 anni, figlia peraltro di un medico del nosocomio, era stata investita da un'auto a tutta velocita'. Quella bimba e' poi divenuta mia nuora che l'altro giorno mi ha fatto la sorpresa di dirmi di aver conseguito la seconda laurea. Nel buio della notte mi sono rivisto in quella mattina di tanti anni fa... racconta Peppino De Lorenzo
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La lettura dell'odierno intervento domenicale di Peppino De Lorenzo induce a riflettere, qualora ce ne sia bisogno, che la vita sia per tutti ricca di esperienze particolari.
Quelle del medico, poi, sono spesso più insolite delle altre.
La bimba che De Lorenzo si trovò, in urgenza, innanzi, tanti anni fa, al Pronto Soccorso del "Rummo", un giorno oramai lontano, il destino ha voluto che divenisse sua nuora.
Il ricordo, l'altra notte, è rimbalzato, prepotentemente, alla memoria, dopo che, lunedì scorso, la piccola di allora, Fiorella Berruti (foto), oggi mamma, si è presentata da Peppino De Lorenzo, tenuto all'oscuro di tutto per rendergli una sorpresa, annunciandogli il traguardo di una seconda laurea in "Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie".
Nel buio della notte, mi sono rivisto in una mattina domenicale di turno in ospedale, come tante altre volte. Nulla di nuovo. Il reparto, sia la sezione neurologica che quella psichiatrica, tranquillo.
Di pazienti nuovi neanche la traccia.
Gli stessi ammalati del giorno precedente.
Con il personale infermieristico, tra un caffè ed un altro, si discuteva con l'intima speranza di arrivare all'ora di pranzo per rientrare a casa.
La surreale quiete, in cui ci eravamo adagiati, d'improvviso, fu interrotta da una richiesta urgente di consulenza neurologica al Pronto Soccorso.
Secco ed incisivo l'interlocutore dall'altro capo del telefono: E' necessario un neurologo - così di espresse - in quanto è giunta una bimba di 5 anni, tra l'altro, figlia di un medico dell'ospedale, che è stata investita da un'auto e presenta un trauma cranico.
La richiesta, da subito, apparve così decisa da non permettere indugi.
La piccola, d'improvviso, avendo visto dall'altro lato della strada un familiare, aveva lasciato la mano del nonno attraversando la strada senza rendersi conto che, in quel preciso istante, stesse arrivando un'auto a tutta velocità.
Giunto nell'ampio salone del vecchio Pronto Soccorso, mi trovai dinanzi ad un'atmosfera tesa.
Tanti medici, delle diverse specialità, circondavano la barella ove era adagiata la piccina.
Un viso solare, gli occhi vivi, i capelli nero corvino.
Si guardava intorno spaurita. Era lucida, rispondeva a tono alle domande che le venivano rivolte, a tratti, un fugace accenno al vomito.
L'esame neurologico apparve negativo.
Tuttavia, all'epoca, la mancanza di una Tac, non permetteva una sicura esclusione di sofferenza cerebrale.
Le ore che passavano, l'una dopo l'altra, furono intrise di apprensione e più volte fummo sul punto di traferire la piccola a Napoli in un centro attrezzato onde sottoporla a più accurate indagini diagnostiche.
In ultimo, il pericolo fu scongiurato.
Quando feci ritorno a casa, raccontai l'accaduto a mio figlio Giovanni, della stessa età della bambina, invitandolo alla prudenza, sempre ed in ogni occasione.
Quella bimba, questo è il lato imprevedibile della vita, dopo diversi anni, è divenuta moglie di quest'ultimo ed è mia nuora.
Auguri, Fiorella cara, per questo nuovo traguardo della tua vita e della sorpresa, imprevista ed inattesa, che mi hai riservato.
Grazie per avere tu reso, con i tuoi tre figlioletti, gioioso l'ultimo percorso della mia vita.
comunicato n.173950
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