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Benevento, 24-10-2025 18:46 ____
Catello Maresca ricorda ai giovani che la vulnerabilita' della mafia, il suo punto debole, e' quando le sara' negato il consenso, allora svanira'
Il magistrato anticamorra lo ha detto alla presentazione del suo libro "Il genio di Giovanni Falcone. Prima il dovere" a cui hanno preso parte rappresentanze di molte scuole cittadine. Nella enorme piazza virtuale bisogna anche avere la forza di negare il consenso ai "mi piace"
Nostro servizio
  

La mafia non è affatto invincibile.
E' un fatto umano e come tutti i fatti umani, ha un inizio e avrà anche una fine.

E' questa una delle frasi più famose del magistrato Giovanni Falcone, trucidato assieme alla moglie ed alla sua scorta, che l'autore del libro "Il genio di Giovanni Falcone. Prima il dovere", Catello Maresca (nella prima foto in basso), anch'egli magistrato, anticamorra, ha voluto fosse impressa sulla copertina del volume che gode della prefazione di Alessandro Siani.
Il giudice è stato ospite di "La Casa Blu" presieduta da Sante Attolini, in collaborazione con l'Unione Nazionale Italiana della Cultura Antimafia (Unica) e con l'Associazine "Sannio Valley", che ha organizzatro la presentazione del libro con la partecipazione di una rappresentanza degli allievi del Liceo "Guacci"; dell'Istituto Industriale "Bosco Lucarelli", dell'Istituto "Le Streghe" e dell'Istituto "Mario Vetrone".
Dopo la iniziale esposizione del libro, molto interessante è stato il dibattito tra l'autore ed i giovani partecipanti all'evento sopratutto riguardo l'azione che possiamo compiere tutti noi senza essere soggetti passivi del vivere quotidiano.
Nella enorme piazza virtuale, ha detto Maresca, bisogna avere la capacità di ascoltare tutte le campane altrimenti si rischia di essere condizionati e si deve anche poter dire di non essere d'accordo ovvero di negare il "mi piace" sui social perché ho una autonomia di pensiero per farlo.
Tanti anni fa non c'erano i social ma solo i telefonini e Paolo Borsellino, con pensiero falconiano, individuò la vulnerabilità della mafia, il suo punto debole, nel concetto che quando la gioventù, quindi voi ha detto Maresca rivolto ai giovani presenti, noi ci siamo distratti quando eravamo ragazzi, e spero che voi siate più bravi di noi, quando la gioventù, dicevo, le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia, svanirà. E dunque gioventù e consenso.
Ed allora voi oggi a chi lo state dando il vostro consenso?
La mafia ci rassomiglia, e torniamo all'inizio della nostra chiacchierata. Date voi una risposta.
Partendo dai giovani si costruiscono adulti consapevoli e capaci di dare manforte contro ogni forma di violenza e di sopraffazione.
Catello Maresca, già sostituto procuratore alla Procura Generale di Napoli, è docente di Procedure di Contrasto alla Criminalità Organizzata all'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Ha partecipato alle indagini che hanno portato all'arresto, nel 2011, del boss dei casalesi Michele Zagaria e all'operazione Gomorra, dedicata alla repressione del traffico internazionale di merce contraffatta; ha rappresentato l'accusa nel processo al cosiddetto "gruppo Setola", che hanno condotto alla cattura, tra gli altri, del mafioso Giuseppe Setola.
Nel corso delle sue attività investigative, ha subito più volte minacce di morte da parte delle organizzazioni criminali di stampo mafioso, che lo costringono a vivere sotto scorta dal 2008.
La manifestazione si è conclusa con la consegna a Maresca di un volume relativo al più importante monumento cittadino: "L'Arco di Traiano a Benevento e gli archi trionfali romani tra ideologia e propaganda" (nella foto di apertura).

  

  

  

  

comunicato n.173921




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