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Benevento, 24-10-2025 13:51 ____
La poverta' genera pericoli su molti aspetti del nostro vissuto e sulla democrazia ed anche il voto che si esprime e' acquistabile e si compra...
Aiutiamo la gente ad avviarsi lungo questo processo di liberazione fornendo ad essa i criteri per esercitare in pieno il potere valutativo, ha detto l'arcivescovo Accrocca alla presentazione del rapporto sulle attivita' della Caritas nel 2024. Il direttore Zagarese ha parlato dei nuovi poveri che sono quelli che pur avendo uno stipendio non arrivano a fine mese. La Fondazione energetica una speranza concreta per sostenere le famiglie
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Anche quest'anno la Caritas Diocesana ha presentato il suo rapporto sull'attività svolta nell'anno passato, il 2024, e c'è l'analisi sia del direttore Pasquale Zagarese che dalla sociologa e responsabile dell'Osservatorio Povertà e Risorse della Caritas, Maria Pia Mercaldo a cui si aggiunge il commento dell'arcivescovo Felice Accrocca.
Quest'anno si è aggiunto agli interlocutori dei giornalisti, anche Donato Guarino per parlare della importante iniziativa riferita alla Fondazione Diocesana Energetica.
A Pasquale Zagarese abbiamo chiesto se da questo rapporto si possano intravedere delle tendenze alla luce ovverol siamo ancora in un indecifrabile cono d'ombra...
Purtroppo non vediamo la luce, ci ha risposto Zagarese.
Nonostante i dati governativi sono per un aumento dell'occupazione, bisogna anche dire che trattasi di una occupazione che appare essere illusoria perché la povertà è in aumento.
Oltre 2milioni di famiglie, per 5 milioni di persone, sono in povertà.
Che significa occupazione illusoria, abbiamo chiesto a Zagarese? I dati dell'aumento dell'occupazione in maniera stabile, con contratti a tempo indeterminato cioè, sono dati concreti e non illusori...
Illusori, ci ha precisato il direttore, prendendo a riferimento quelli nemmeno di Caritas Italiana ma dell'Istat, nel senso che c'è un aumento della povertà nonostante ci sia stato un aumento negli ultimi tempi dei contratti di lavoro.
Ma di che lavoro parliamo? Generalmente di lavoro precario ovvero mal pagato e dunque gli impiegati poveri sono purtroppo in aumento.
Quindi diciamo che la povertà, abbiamo ripreso noi, è anche nelle famiglie dove comunque c'è un componente della stessa che riesce a portare a casa uno stipendio mensile ma è un reddito che non riesce a soddisfare in pratica le esigenze minimali per poter vivere degnamente?
Esattamente è proprio così, ci ha detto Zagarese.
C'è stato un aumento del costo della vita ed anche un abbassamento del valore di acquisto della moneta con l'avvento dell'euro e questo ha generato i "nuovi poveri".
Voi per loro cosa fate? Proseguite nelle vostre attività primarie nonostante le difficoltà dovute ad una sede parzialmente chiusa? Continuate a dare ospitalità per il riposo notturno, per il pranzo... abbiamo ancora chiesto a Zagarese?
In questa ultima settimana, ci ha detto, abbiamo sistemato in una ex sala convegni, che è affianco alla chiesa di San Pasquale (chiesa peraltro con problemi di staticità ndr), gli uffici della Caritas e quindi dal lunedì al venerdì essi sono sempre aperti.
La mensa è parimenti aperta lì dove stava mentre per il dormitorio sono in corso lavori di ristrutturazione e quindi speriamo che per la fine dell'anno quegli ambienti ci vengano restituiti.
Per l'ambulatorio al momento non abbiamo trovato collocazione mentre per il Market del Vestiario esso è in una struttura al Centro "La Pace".
Infine, abbiamo chiesto a Zagarese, se la Caritas si sta organizzando per dare qualche apporto suppletivo ai propri assistiti per il prossimo Natale.
Organizzeremo un pranzo natalizio, ci ha risposto il direttore, anche grazie al Rotary, mentre per la Befana ci saranno delle novità, assieme all'Associazione "Nati per leggere", riferite ai bambini.
L'evento, con animazione e distributore di doni, è previsto per il 10 di gennaio.
Maria Pia Mercaldo nel prendere la parola è entrata nel particolare dei dati diffusi nell'opuscolo della Caritas ed ha sottolineato come gli assistiti anche quest'anno siano diminuiti rispetto agli anni precedenti (dai nuovi ingressi -22% sul 2023).
In realtà nel corso del tempo c'è stato un monitoraggio preciso delle persone che si sono rivolte alla Caritas ed è stato accertato che non sempre le condizioni che lamentavano corrispondevano ad una povertà effettiva.
Da tempo, poi, la Caritas diocesana ha decentrato anche gli ascolti con l'indirizzo delle persone verso le parrocchie di riferimento.
Lo zoccolo dura in città rimangono la Caritas parrocchiale dell'Addolorata e quella di Santa Maria di Costantinopoli.
Riguardo la nazionalità dei richiedenti al primo posto rimangono sempre gli ucraini ma la loro presenza era corposa anche prima della guerra mossa dalla Russia a questa nazione.
Seguono poi i marocchini e gli egiziani. L'aumento di questi ultimi è stato notevole e nella maggior parte dei casi si tratta di giovanissimi.
Per quanto attiene all'età degli assistiti, essa va tra i 64 ed i 74 anni ed il loro numero è aumentato essendo persone che non hanno più lavoro, i sessantenni, ma che non hanno nemmeno la pensione se non quella sociale e dunque non possono svolgere nemmeno il lavoro a nero, data l'età, che magari prima li sorreggeva quanto al reddito.
Relativamente allo stato civile è in aumento la figura degli ammogliati.
Riguardo la condizione occupazionale in molti riferiscono di non averla.
Alla Caritas oramai si rivolgono anche coloro che hanno un lavoro ma che non riescono ad avere una vita dignitosa con quello che guadagnano.
Da qui l'aumento del 4,3% dell'aumento nella distribuzine dei pasti.
Dal 2025 il Market Solidale non distribuirà più buoni da spendere ma le derrate saranno consegnate direttamente alle parrocchie che baderanno poi a distribuirle.
Fino al 2024 abbiamo distribuito circa 300 buoni al mese.
Al dormitorio gli ospiti sono passati da 96 a 106.
Per quanto riguarda poi i progetti in corso, ha ancora detto Mercaldo, c'è quello dell'alta sicurezza con "Sapore di riscatto" e "AmAbilmente all'Opera" rivolto a tre ragazzi diversamente abili.
A questo punto ha preso la parola Donato Guarino, presidente della Fondazion diocesana Cer Ets "La Pace", nata dal cuore del nostro arcivescovo, ha detto, per combattere la grande problematica della fornitura energetica.
La Fondazione è una costola della Caritas ed è rivolta essenzialmente alle famiglie deboli sostenendole nelle bollette che non si riescono a pagare.
L'intento è quello di essere quanto più inclusivi è possibile andando oltre l'ambito familiare.
A lungo andare ci sarà certamente un ritorno economico.
Attualmente impianti fotovoltaici saranno installati alla Curia, a Centro "La Pace", a Fragneto Monforte ed a Sant'Angelo a Cupolo. Poi ci sarà un secondo intervento che coinvolgerà altre 10 parrocchie tra cui quelle di San Bartolomeo in Galdo e San Giorgio del Sannio.
A chiudere gli interventi è stato mons. Felice Accrocca il quale ha tenuto subito a sottolineare che il quadro di riferimento trova analogia con quello di altre diocesi e le dinamiche dunque ritornano.
Il problema resta quello della concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi.
Il piano ipotetico si è oramai inclinato anche con l'indebolimento del ceto medio e quindi potremmo definire intorno al 12% la povertà reale.
Questo genera altri gravi pericoli perché a questo punto sono in pochi anche quelli che attuano il consenso, l'informazione e così via.
Tutto questo mette a rischio molte cose del nostro vissuto e tra queste certamente anche la democrazia e così il voto che si esprime è acquistabile e si compra.
La coscienza critica va scemando e gli indici della democrazia segnano degli allarmi.
Il problema è ovviamente mondiale ma ci siamo dentro anche noi.
Bisogna allora lavorare per far uscire la gente dalla soglia del bisogno.
La Fondazione energetica sarà importante perché l'energia è quella che costa di più e ce ne rendiamo conto anche in diocesi, è la voce che incide sul bilancio più di tutte.
Aiutiamo dunque la gente, ha concluso l'arcivescovo, ad avviarsi lungo questo processo di liberazione fornendo ad essa i criteri per esercitare in pieno il potere valutativo.

  

 

comunicato n.173912




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