I lotti del Piano di Insediamento Produttivo erano gia' stati oggetto di cessione in diritto di superficie ad un altro imprenditore
I soggetti sono diversi, ma l'Ente e' il medesimo Comune di Calvi, dove accadono delle bizzarrie sinistre, come dichiarare per iscritto, che il credito dell'imprenditore e' oramai prescritto, afferma Tino Erminio Mottola
Redazione
Ci scrive Tino Erminio Mottola per replicare alla presa di posizione del capogruppo di maggioranza a Calvi, Giuseppe Sateriale (foto), che aveva attaccato la mozione presentata dai consiglieri di opposizione Antonio Frusciante e Prisco Licciardi.
"Stimato direttore - si legge - avrei piacere se accogliesse tra le pagine del suo giornale, il rilievo che intendo muovere, rispetto all'intervento del capogruppo di maggioranza del Comune (foto) di Calvi.
Egli lamenta di ritenere "curioso" che i consiglieri di minoranza chiedano di rinunciare alle entrate derivanti dalla vendita (ultima in ordine di tempo) dei lotti del Piano d'Insediamento Produttivo (Pip).
Ritengo che i consiglieri di minoranza lamentassero un indebito oggettivo dal lato del ricevente, giacché il 27 agosto scorso, l'Ente ha deliberato una variazione d'urgenza al bilancio di previsione 2025, appostando tra le entrate in conto capitale la somma derivante dalla vendita dei lotti Pip per 541.082 euro, trascurando che il 9 settembre 1997 i medesimi lotti Pip erano stati oggetto di cessione in diritto di superfice ad altro imprenditore, il quale il 19 settembre 1997, ha versato il corrispettivo della medesima, emettendo un assegno bancario, tratto su Banca di Roma, di 505.680.000 lire (mezzo miliardo in lire di allora pari a 261.162,00 euro di oggi), da me personalmente compilato e sottoposto alla firma dell'imprenditore e consegnato agli uffici del Comune di Calvi.
Inoltre l'Ente, con "Decreto di Decadenza" della cessione in diritto di superficie di cui trattasi, protocollo 4886 del 26 luglio 2000 dispone "di restituire la somma versata dalla ditta nel più breve tempo possibile".
Non solo: L'imprenditore ha versato nelle casse del Comune di Calvi, fino a decadenza, le imposte gravanti sulla superfice di cui alla cessione.
Forse, prima di spendere per intero il corrispettivo incassato dalla vendita dei lotti Pip, gli amministratori attuali del Comune di Calvi, dovrebbero adempiere all'impegno di restituzione del corrispettivo assunto dagli amministratori del tempo con il citato atto, protocollo numero 4886 del 26 luglio 2000, nondimeno, chi sottoscrive il parere favorevole per quanto concerne la regolarità contabile e tecnica, unitamente all'organo di revisione, dovrebbe impolverarsi i polpastrelli nella ricerca storica degli atti in archivio.
I soggetti sono diversi, ma l'Ente è il medesimo Comune di Calvi, dove accadono delle bizzarrie sinistre, come dichiarare per iscritto, che il credito dell'imprenditore è oramai prescritto".
comunicato n.173893
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