Gli "Squallor" nuovamente protagonisti dopo aver retto la testa della classifica per settimane negli anni Settanta e fino agli anni Novanta
Sara' una operazione anche di fedelta' stilistica dovuta al rispetto che si deve a questa band, ha detto il direttore artistico Gennaro Del Piano alla presentazione del concerto rievocativo che si terra' il 24 ottobre prossimo. Una formazione di nicchia che non era nemmeno presente sulle reti televisive nazionali in quanto invisa per la sua sfrontatezza e per l'espressione dei testi ritenuti dissacranti, anche dal Vaticano che li mise al bando
Nostro servizio
La verità non va sottaciuta e quindi alla conferenza stampa di presentazione dell'evento "Squallor" che si terrà il prossimo 24 ottobre, venerdì, alle 20.30, al Cinema Teatro "San Marco", non abbiamo potuto non chiedere, a fine evento, quasi sottovoce: Ma questi "Squallor" (1971-1994) chi sono e sopratutto aiutatemi a capire come mai, io che gli anni Settanta (e seguenti) della musica li ho vissuti pienamente facente parte, peraltro, di più formazioni di "complessi", anche di pregio, così si chiamavano all'epoca quelle che ora hanno assunto il nome di band. Ero iscritto come compositore alla Siae, a seguito di esame sostenuto nella sede di Napoli a via San Tommaso d'Aquino, nella sezione Musica Leggera, qualifica poi estesami, senza altro esame, su mia richiesta, anche alla sezione Lirica. Licenza di Solfeggio del Conservatorio ed insegnante di musica nelle scuole medie, come mai con tutto questo non ne sapessi nulla?
Tra i fondatori del gruppo negli anni Settanta ho letto che c'era anche Daniele Pace e ciò mi ha fatto ricordare che scherzando, i miei colleghi musicisti che sapevano della mia iscrizione alla Siae da cui traevo qualche soldo, parliamo degli anni Settanta, in diritto d'autore inserendo le mie canzoni nei borderò, mi ricordavano il trio di compositori Pace-Panzeri-Pilat (detto il trio della hit parade), famoso in tutto il Paese, e restando nella lettera "P" dell'immaginario elenco della Società Italiani Autori ed Editori, loro, i mieri buoni amici, aggiungevano, Pietronigro.
Coglievo lo sfottò ma che onore, anche se effimero.
Insomma io c'ero ma chi fossero gli "Squallor" l'ho saputo solo stamane, leggendo il loro curriculum artistico.
A rispondermi è stato Francesco Tuzio, presidente della Compagnia delle Opere che ha prodotto l'evento, e mi ha spiegato che questo era uno gruppo di nicchia e che non era nemmeno presente sulle reti televisive nazionali, all'epoca solo la Rai, in quanto inviso peraltro per la sua sfrontatezza e nell'espressione dei testi ritenuti dissacranti, anche dal Vaticano che li mise al bando.
E dunque bisognava cercarseli per poterli ascoltare.
La loro produzione comprende 35 album pubblicati con brani indimenticabili come "Cornutone" e "'O tiempo se ne va".
Insomma, questi c'erano, eccome, ma io non li ho cercati.
Tutto qui ed oggi ho l'occasione per rivalutarli nella rivisitazione di musicisti sanniti.
Detto del preambolo, molto lungo ma utile, pensiamo, per introdurre il "caso", diciamo che la conferenza stampa di presentazione dell'evento è stata introdotta da Claudio Donato il quale ha ribadito che con la loro satira il gruppo ha segnato un'epoca per la musica italiana.
La parola è quindi passata al direttore artistico, Gennaro Del Piano (nella terza foto in basso è sinistra ed a destra è Francesco Tuzio), dalla sconfinata preparazione musicale, sopratutto nel segmento napoletano, ed a cui è stato affidato l'evento da proporre al pubblico, egli ci ha detto che è questo il tentativo di porgere un giusto tributo agli "Squallor" ed alla loro attività durata una ventina d'anni e che ha caratterizzato non solo il sodalizio musicale ma anche sancito la profonda amicizia tra loro.
E' una band che si ritrova presente solo in sporadiche circostanze dell'epoca ed alcuni dei nostri musicisti di questa edizione, hanno avuto anche modo di confontarsi con taluni dei loro maestri dell'epoca.
Per questo è previsto anche un video da parte del figlio di Daniele Pace, a quarant'anni esatti dalla morte del padre.
La proposta che faremo qui al San Marco, ha proseguito Del Piano, sarà una sorta di opera omnia e proporremo non solo le canzoni che conoscono tutti, ma anche altre.
Abbiamo cercato collaborazione anche nel Conservatorio Statale di Musia "Nicola Sala" e l'abbiamo subito avuta anche grazie al coordinatore del Corso della Canzone Classica Napoletana, Luigi Ottaiano.
Prima del concerto è poi previsto l'intervento di Gianluca Mazza, autore della tesi "Squallor, ironia e genialità" e di Ciro Castaldo, autore del libro "Fango. Gli Squallor a tutto tondo".
Il Conservatorio, dunque, ha concluso Del Piano, si apre ad ogni forma di espressione musicale e la nostra sarà una operazione anche di fedeltà stilistica dovuta al rispetto che si deve a questa band di cui si parlò già a Città-Spettacolo del 2017.
Nazzareno Orlando, presidente del Conservatorio, ha detto che questa partecipazione dell'Istituto di Alta Formazione Musicale si colloca nella logica, che è anche un po' particolare di questa città, che ha bisogno di un tentativo di sprovincializzazione.
Noi del Conservatorio non ci tiriamo indietro quando ci vengono fatte proposte di qualità e siamo pronti a sostenere il superamento anche di piccole battaglie di cabotaggio misurandoci sulla qualità delle proposte, appunto, che ci pervengono.
Debbo dire che al "Nicola Sala" ho trovato docenti disponibili a questa prospettiva di lavoro anche perché la formazione rimane ed è uno stimolo per il Conservatorio.
A seguire ha preso la parola Francesco Tuzio il quale ha fatto un po' la storia di questo incontro tra lui e Marco Pietrantonio che ha dato poi origine a questa iniziativa concertistica.
Marco mi ha detto: Tu sai organizzare gli eventi, ci proviamo?
Gli "Squallor" si sono esibiti due volte a Benevento ed il prossimo 24 ottobre daremo al nostro pubblico anche una sorpresa riguardo una nuova visione strutturale di questo Cinema Teatro "San Marco".
A Benevento quello che stiamo per proporre, non è stato mai fatto.
Gli "Squallor" all'epoca, negli anni Settanta, furono censurati un po' da tutti anche se poi in classifica ressero per decine di settimane ma il Vaticano si opponeva alla loro esibizione in Rai.
Insomma si trattava di una sorta di privacy indotta.
Tuzio ha concluso dicendo che il 28 novembre ci sarà poi il concerto "La cruna dell'ago", un tributo a Franco Battiato.
Gennaro Del Piano nel riprendere la parola ha dato anche merito a Mauro Ielardi, videomaker e grande creativo, molto legato a questa band e per questo proporrà anche un suo video.
Poi per la grafica c'è Juri Di Gioia.
A concludere gli interventi e prima delle domande dei giornalisti, ma di cui abbiamo parlato innanzi trattandosi del nostro intervento, è stato l'assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini (nella seconda foto in basso) che ha parlato di una iniziativa che coniuga passione ed entusiasmo con la capacità dell'ironia che in pratica serve da raccordo tra le generazioni.
Oggi essa è oggetto di studio e di analisi.
L'assessore non ha quindi mancato di sottolineare nuovamente il radicamento istituzionale tra le proposte e le iniziative ed è questo un riconoscimento importate.
Siamo in presenza della espressione tipica e genuina del nostro territorio che non deve avere alcun timore a confrontarsi.
Nulla, peraltro, è inedito nel nostro vivere e per questo mettere insieme oggi tante intelligenze, ha la sua importanza.
Io tocco quotidianamente con mano una crescita eccezionale di valori con l'idea di far emergere la nostra bellezza, pur nella diversità.
Mi dicono che io sia l'assessore del sorriso e se così è ce ne è motivo.
Sono contenta di ciò che accade nel campo di competenza e guardo anche con attenzione sopratutto alla Danza, ha concluso Antonella Tartaglia Polcini.
A Benevento c'è una scuola storica di Danza. Io sono anche una ballerina mancata, non mi fu consentito farlo, all'epoca ed oggi guardo sempre con attenzione a questa disciplina dell'arte.
Sin qui la Conferenza Stampa.
Il 24 ottobre sul palco del Cinema Teatro San Marco ci sarà dunque la "Opera Squallid Orchestra" composta da Francesco Mandato e Gennaro Del Piano, voci; Marco Pietrantonio (nella terza foto in basso è a sinistra mentre a destra è il fratello Ernesto), batteria; Peppe Timbro, basso; Paolo Parrella, chitarra; Antonello Rapuano e Fabiano Fasoli, piano e tastiere, Vincenzo Saetta, sax e Giuseppe Telaro, violino e tastiera.
comunicato n.173712
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