A Benevento si manifesta per la Palestina. A Leopoli una decina di sanniti guidati da Angelo Moretti rischia la vita per solidarizzare con gli ucraini
E' una guerra molto grave quella russo-ucraina nonostante la Stampa italiana la sottovaluti concentrandosi sopratutto su Gaza. Anche in Ucraina si muore sotto l'invasione bellica. I ripetuti viaggi di solidarieta' dei sanniti tra la popolazione ucraina dimostrano, anche in quel lontano Paese, che nel Sannio vi sono persone, sia pure poco numerose, che sanno comprendere le sofferenze altrui
di Roberto Costanzo
Mentre numerosi cittadini sanniti sfilavano lungo le attente strade di Benevento per una giusta protesta contro l'aggressione di Benjamin Netanyahu, primo ministro di Israele, a Gaza, un ristretto gruppo di beneventani aderenti al Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (Mean), si muoveva lungo le pericolose strade di Kharkiv, in Ucraina, per solidarizzare con le vittime dell'invasione di Putin (nelle foto).
Erano una decina i beneventani che sotto la guida di Angelo Moretti, rischiavano la vita sotto i bombardamenti delle truppe russe, nella stazione di Leopoli.
Indubbiamente Netanyahu ha gravi responsabilità che vanno condannate, sebbene egli possa dire che la sua selvaggia aggressione sia stata in qualche modo provocata da Hamas.
Putin, invece, non può giustificare le sue micidiali invasioni in Ucraina.
E qui va detto che noi sanniti, quanto meno, non ci siamo fermati alle manifestazioni pro-Gaza in quanto sia pure in un numero ristretto, i nostri concittadini hanno avuto il coraggio di andare a solidarizzare con la popolazione ucraina, nei luoghi dove si combatte e si muore.
Quello che è accaduto nella stazione di Leopoli, è soltanto una piccola parte delle sofferenze che subiscono le popolazioni ucraine, in una guerra che non è meno grave di quella del Medioriente, comunque è una guerra che il popolo ucraino subisce senza averne colpa.
Una guerra molto grave quella russo-ucraina, sebbene la Stampa italiana la sottovaluti concentrandosi sopratutto su Gaza.
Basti guardare i giornali di oggi.
Il "Corriere della Sera" dedica cinque pagine a Gaza, così pure "La Repubblica", giornali che poi dedicano ambedue una sola pagina alla guerra in Ucraina.
"Il Mattino" lascia solo le cinque pagine per Gaza e quasi nulla per l'Ucraina.
Va detto però che "La Repubblica" assegna un significativo spazio ad una intervista al nostro Angelo Moretti che è stato appunto protagonista durante l'attacco russo al treno, sul quale viaggiavano anche i manifestanti beneventani i quali peraltro erano in Ucraina per solidarizzare, come hanno fatto altre volte, anche con sostanziali aiuti, con le popolazioni aggredite.
Almeno il nostro giornale, "Gazzetta di Benevento", dimostra che non solo a Gaza ma anche in Ucraina si muore sotto l'invasione bellica e quindi concede spazio all'iniziativa di Moretti.
Difatti i dieci beneventani che hanno rischiato la vita per solidarizzare con un popolo che da vari anni è sottoposto ad ogni tipo dii aggressione, credo che meritino quanto meno un segno di rispetto e non solo dall'Amministrazione comunale della propria città.
I loro ripetuti viaggi di solidarietà tra la popolazione ucraina li muovono in silenzio, ma comunque dimostrano, anche in quel lontano Paese, che nel Sannio vi sono persone, sia pure poco numerose, che sanno comprendere le sofferenze altrui.
E' questa la missione sociale di respiro europeo di Angelo Moretti.
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