Chi come voi e' sulla strada, ha bisogno di una grande pazienza anche perche' oggi sopratutto chi ha torto marcio afferma di avere ragione
La verita' deve coincidere con la sua di verita' e tutti mi dicono che combattere con questa gente non si puo' piu'. Anche io tante volte ho voglia di dirne quattro a qualcuno, ma poi mi trattengo e quando mi scappano i cinque minuti, me ne sono sempre pentito ha detto l'arcivescovo Accrocca alla festa del santo patrono della Polizia di Stato, San Michele. Ci aiuti l'Arcangelo ha detto invece il questore Giovanni Trabunella a ritrovare quella umanita' che ci consenta di poter discernere e distinguere il bene dal male
Nostro servizio
Celebrata nella chiesa di San Domenico a piazza Guerrazzi, la memoria liturgica di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato.
La celebrazione della santa Messa è stata presieduta dall'arcivescovo monsignor Felice Accrocca che ha celebrato assieme al cappellano della Polizia di Stato, don Giancarlo D'Ambrosio ed al parroco don Marco Capaldo.
E' una festa struggente, ha detto all'Omelia monsignor Accrocca, quella degli Arcangeli e non è semplice trovare la manifestazione plastica per definire i contorni di chi essi siano.
Quindi commentando il Vangelo, l'arcivescovo ha parlato dell'incontro di Natanaele, San Bartolomeo, con Gesù.
Prendiamo quello che ci ha detto facendone della nostra vita sulla terra una simile a quella degli angeli nel cielo.
Essi esercitano anche una funzione di tutela sulla terra.
Ai bambini e quindi anche a noi a quella età, l'angelo custode veniva presentato come una presenza costante al nostro fianco e venivamo ammoniti perché egli ci guardava anche quando facevamo qualcosa di sconcio.
Oggi la festa dell'Arcangelo viene celebrata proprio per voi, ha detto monsignor Accrocca rivolto al personale della Polizia di Stato, a cui è affidata parimenti una difesa ed una salvaguardia, quella dei cittadini, proprio come a San Michele.
Possa trovare in voi applicazione sulla terra la preghiera che dice che gli angeli sono davanti a Dio per servirlo.
Quando si esercita un servizio come il vostro si assuma un atteggiamento consono, non si metta in testa il pennacchio dell'autorità.
Si deve essere consci dei propri limiti e per questo occorre usare prudenza pur nella difesa dei principi.
La gente ha bisogno che venga ad essa mostrato il volto pacifico. Tutti, me per primo, abbiamo un rapporto dialogico con tutti e siamo disponibili agli uni ed agli altri.
Chi, come voi, è sulla strada, ha bisogno di una grande pazienza anche perché oggi sopratutto chi ha torto marcio afferma di avere ragione.
La verità coincide con la sua di verità e tutti mi dicono, nei colloqui quitidiani che ho con tantissime persone, che combattere con questa gente non si può più.
Vinciamo allora agendo con amore e la pazienza che è sempre la scelta migliore.
Anche io tante volte ho voglia di dirne quattro a qualcuno, ma poi mi trattengo e quando mi scappano i cinque minuti, poi me ne sono sempre pentito
Anche con chi non capisce niente e si atteggia a scienziato.
Ed allora ci dia il Signore la pazienza ed una umiltà ancora maggire nell'agire, ha concluso l'arcivescovo.
Le parti salienti della Santa Messa sono state sostenute dalla bellissima voce di Angela Adamo accompagnata al piano e nel canto, da Diego Romano (nella foto in basso, con il questore al centro, Romano a sinistra ed Adamo a destra).
Giulia Pettenon (nella decima foto in basso è a sinistra) ha quindi letto la preghiera al patrono San Michele Arcangelo mentre le letture sono state affidate a Rosanna De Masi (nella decima foto in basso è a destra), entrambe della Polizia di Stato.
A prendere la parola, al termine della funzione religiosa, dinanzi alle autorità tra cui il prefetto Raffaela Moscarella, il vice sindaco Francesco De Pierro, il comandante dei Carabinieri, Enrico Calandro, il tenente colonnello della Guardia di Finanza, Luca Pirrera, l'ex questore Raffaele Aiello (nella undicesima foto in basso è al centro), ai rappresentanti della Polizia Penitenziaria e dei Vigili del Fuoco, è stato il questore Giovanni Trabunella che ha salutato tutti i suoi collabloratori ringraziandoli per i sacrifici quotidiani che pongono in essere e con loro anche chi non è più in servizio.
Un ricordo particolare ha rivolto ai Sindacati ed a tutte le vittime del dovere.
Celebriamo San Michele, ha detto il questore, che impugnando la spada combatte contro il male.
Egli rappresenta la liberazione, la potenza e la capacità di distinguere il bene dal male in una società in cui si pensa poco al futuro e si è preoccupati solo del presente.
Ci aiuti, San Michele Arcangelo, ha concluso il questore, a ritrovare quella umanità che ci consenta, appunto, di poter discernere e distinguere il bene dal male.
Al termine della funzione religiosa, in Questura sono sono state consegnate dal questore le medaglie di commiato al personale della Polizia di Stato andato in pensione.
Questi in nomi.
Primo dirigente Bianca Lassandro; commissario capo, Elio Beneduce; commissario capo, Antonio Feleppa; sostituto commissario coordinatore, Rosario Cilenti; sostituto commissario coordinatore, Rocco Ranaldo; sovrintendente capo coordinatore, Nunzio Rupe; sovrintendente capo, Alessandro Attili; vice sovrintendente, Annamaria Adamo; vice sovrintendente, Angela Beatrice; vice sovrintendente tecnico, Lucia Bocchino; assistente capo coordinatore tecnico, Romolo Cardone; assistente capo coordinatore, Pasquale Di Gioia.
comunicato n.173427
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