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Benevento, 28-09-2025 19:45 ____
Adriano Monti Buzzetti Colella, direttore di Rai Libri e Giulia Di Stefano volto noto della redazione politica del Tg2 incontrano i giornalisti locali
Hanno visitato la storica sede di "Gazzetta di Benevento" ed avviata una utile interlocuzione sulla professione portata avanti da chi opera a costante contatto con il territorio. Noi attingiamo a voi. Ricordata l'importanza del lavoro fatto sul campo. Al Teatro San Nicola la cerimonia con l'attribuzione del Premio "Arco di Traiano"
Nostro servizio
  

I giornalisti della Rai che hanno ricevuto il Premio "Arco di Traiano" al termine della settimana e passa che la Pro loco "Samnium" ha intitolato "StregArti", sono stati in visita stamane alla sede di "Gazzetta di Benevento".
Il presidente Pino Petito, ha chiesto al direttore Alfredo Pietronigro, di inserire nel programma della mattinata in giro tra i monumenti più rappresentativi della città, anche una visita alla sede di una storica testata qual è appunto "Gazzetta", trattandosi appunto di ospiti che svolgono la professione di giornalisti.
E così Adriano Monti Buzzetti Colella, direttore di Rai Libri, e Giulia Di Stefano, volto noto della redazione politica del Tg2, conduttrice di "AgoràEstate" ed inviata per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono giunti a via Erik Mutarelli, sede del giornale, assieme al presidente Petito, dove sono stati accolti dal direttore Pietronigro e dai colleghi Maria Gabriella Fuccio, direttore di "Realtà Sannita", Roberto Corrado, redattore di "Cronache del Sannio", Antonio Esposito, direttore di "La Voce Sannita" e dal nostro Peppino De Lorenzo.
Dopo la visita alla sede del giornale ed ammirato le prime pagine dei tantissimi giornali editi nel nostro Sannio, a partire dall'Ottocento ai nosti giorni, ha avuto luogo un interessante dibattito tra i giornalisti che operano a livello locale ed i due esponenti della Rai, l'Azienda che sopratutto con i suoi Tgr, produce un imponente sistema informativo.
Pietronigro ha introdotto parlando della utilità di questo confronto tra due mondi diversi accomunati però dalla volontà di produrre una informazione non partigiana e libera da condizionamenti, una informazione che vede nei giornali locali una forza incredibile ed insostituibile.
Il direttore di "Gazzetta", così come i colleghi Esposito e Corrado, ha rappresentato però anche tutte le difficoltà dell'agire in un contesto dove le pressioni sono evidenti e rivolte sopratutto agli editori cosiddetti "puri", che non hanno cioè altro scopo da raggiungere con le loro testate se non quello di sopravvivere economicamente e di informare nella maniera più corretta possibile i propri lettori.
In una città come Benevento, ma è così anche per altre anche se, come ha detto Esposito, è un caso forse nazionale quello della esistenza, qui da noi, di tante testate giornalistiche, sopratutto online, che superano anche il numero di 12/15 (non tutti sono però giornali in senso anche tecnico e giuridico ndr), in una città come Benevento, dicevamo, non c'è partita con le grandi testate giornalistiche cartacee.
Sono vincenti quelle locali abbondantemente ma soffrono la mancanza di quella assistenza finanziaria che invece è concessa, come fatto ereditario, anche a testate che non vendono nemmeno una copia in quanto il contributo che elargisce al Presidenza del Consiglio dei Ministri si basa sullo stampato, sulla tiratura e non sul venduto.
Questa è una contestazione che fu fatta anche al sottosegretario all'Editoria, Alberto Barachini, che parimenti venne in visita al giornale.
Non ci furono risposte esaurienti se non il consiglio a "consorziarsi" (!?) e né ci pare siano giunte diverse indicazioni dal Regolamento per la elargizione dei contributi che dovrebbe essere cambiato.
Insomma, è oramai acclarato che la informazione lungo la quale corrono le notizie più vicine alla popolazione e di cui si "nutrono" anche le gradi testate i cui giornalisti oramai vivono sempre più stando dietro ad una scrivania ed attingendo alle agenzie di stampa, sono prodotte dai giornali locali.
Quando rientrate a Roma, ha concluso Pietronigro, qualora dovesse capitare, pensate a questi vostri colleghi che operano in condizioni difficili ma senza i quali crollerebbe il grande impalcato della moderna informazione e della raccolta delle notizie.
Spendete qualche buona parola per noi, se vi capita...
A questo punto è cominciata una utile interlocuzione tra i giornalisti ospiti e quelli locali.
Diamoci tono, ha detto il direttore di "Realtà Sannita", Maria Gabriella Fuccio, non sminuiamoci rispetto al fatto che facciamo parte delle aree interne e quindi più disagiate del Paese.
Adriano Monti Buzzetti Colella sull'editoria libraria citata da Fuccio, ha confermato che qualcosa c'è come sostegno finanziario ma è ammirevole l'agire anche perché un editore su due in questo nostro Paese è piccolo e piccolissimo, anche a livello familiare, in una attività che tramanda questo virus in una famiglia come è successo appunto a quella del direttore Fuccio.
Sono questi, comunque, virus benefici e della civiltà anche perché attraverso tutto ciò si tramanda la storia e si tutela la memoria, sono le fonti.
Giulia Di Stefano ha ritenuto essere stato per lei molto positivo ritornare in questa realtà di provincia. Mi ha riportato ai miei primi anni in Rai, alla Tgr Molise, dove avevo quotidianamente a che fare con le testate locali.
Mi ha ricordato l'importanza del lavoro fatto sul campo.
Noi siamo ad un momento successivo.
Facendo l'inviata alla Presidenza del Consiglio faccio da tramite tra l'attività del Governo ed il telegiornale. Fare poi la conduzione di un programma sta ad un livello successivo ma chi lavora sul campo è altra cosa ed è un peccato che ci siano tutte queste dfficoltà ad operare.
Siete più letti voi, sul territorio, che le altre grandi testate. Noi attingiamo a voi.
C'è anche da dire, ha concluso Di Stefano, come elemento non certamente positivo, che come categoria siamo oramai anche noi non tanto ben visti.
Adriano Monti Buzzetti Colella è intervenuto ringraziando per questo privilegio di averci fatto visitare questo sancta sanctorum della informazione con il quale fortemente empatizzo per essermi occupato di giornalismo culturale.
Credo, che tutto ciò che è qui in questa sede di Gazzetta, sia cultura nel senso più alto ed importante del termine così come fare collezionismo, come fa il direttore Pietronigro con i suoi giornali, i suoi manifesti e quant'altro. Il collezionista, è stato detto in riviste prestigiose, è in sostanza antropologicamente diverso dal resto dell'umanità.
Ha degli elementi nel corredo genetico che ne fanno un... "pazzo" e siccome è una cosa che per la gioia di mia moglie faccio anche io, solidarizzo.
Questa è una collezione di testimonianze cartacee ed anche questo è molto importante perché leggere sulla carta così come scrivere in corsivo, sono dei presidi di civiltà e di cultura imprescindibili.
La vostra è storia del territorio ed attraverso questi giornali si può anche valutare come sia cambiata la modalità espressiva, lo stile.
Ed allora, viva il paese dei campanili e l'informazione del territorio perché è questo il paese reale.
Dobbiamo solo trovare il modo più efficace per passare il testimone alle nuove generazioni.
Questo è un po' manca.
Abbiamo i nostri ragazzi che si consumano il dito a scorrere i video senza avere un'altra metà dell'impegno rivolto alla cultura e su questo grande parte dovrebbero svolgere le scuole.
Sin qui l'interlocuzione tra giornalisti locali e nazionali.
Al termine dell'incontro c'è stata la formalità della firma del "Libro d'oro" per gli ospiti importanti che visitano Gazzetta e la consegna agli ospiti, da parte del direttore Pietronigro, di preziosi volumi sulla storia della nostra città.
Non è mancato, come da tradizione, l'assaggio, molto apprezzato, di prodotti di "Micillo" appena sfornati...
In serata, al Teatro San Nicola si è poi svolta, condotta da Imma Tedesco, la premiazione sia di Adriano Monti Buzzetti Colella che di Giulia Di Stefano assieme a Mario Rosa (nelle ultime foto in basso).

Le foto sono di Antonio Caporaso

  

  
  
  

  

  

  

    

  

  

La cerimonia di consegna del Premio "Arco di Traiano" al Teatro San Nicola

    

  

  

  

comunicato n.173418




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