Avvio al progetto della Neonatologia del "Fatebenefratelli", "Leggere in Tin"
Lo scopo e' quello di esporre ai genitori dei nati prematuri l'importanza della lettura ad alta voce rivolta al proprio bambino, cioe' l'importanza dell'esposizione del bambino a suoni dotati di significato per lo sviluppo intellettivo e neuro comportamentale
Redazione
Nella Sala convegni dell'Ospedale "Fatebenefratelli" si è dato l’avvio al progetto della Neonatologia della stessa struttura sanitaria: "Leggere in Tin".
Lo scopo è quello di esporre ai genitori dei nati prematuri l'importanza della lettura ad alta voce rivolta al proprio bambino, cioè l'importanza dell'esposizione del bambino a suoni dotati di significato per lo sviluppo intellettivo e neuro comportamentale.
"La nascita prematura, cioè quella che avviene prima delle 37 settimane di gestazione - ha spiegato Raffaello Rabuano, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Pediatria-Neonatologia e Utin dell'Ospedale "Fatebenefratelli" - espone i bambini al rischio di anomalie del neurosviluppo, non solo per gli aspetti motori e sensoriali ma anche per quelli cognitivi comportamentali e sociali.
L'esposizione precoce all'ambiente extrauterino conseguente al parto prematuro comporta, in primo luogo, l'interruzione della funzione di filtro svolto dal grembo materno, in secondo luogo la eccessiva stimolazione uditiva (suoni e rumori ad alta frequenza), in terzo luogo l'interruzione precoce della comunicazione con la voce della madre (il feto è in grado di riconoscere la voce materna in utero attraverso l'intonazione e la prosodia).
Nell'utero materno il neonato è esposto a suoni di bassa intensità e a bassa frequenza; con la nascita prematura passa in un ambiente con suoni ad alta frequenza, intensi, non attenuati che raramente si mantengono sotto i 45 decibel (raccomandati).
Gli studi dimostrano che, a causa della commistione tra voci, suoni e rumori in una Tin solo il 2-5% dei suoni corrispondono ad un linguaggio identificabile dal neonato, in genere non diretto specificamente a lui.
Tutto questo comporta una alterazione del neurosviluppo del prematuro con disordini da deficit di attenzione ed anomalie della capacità comunicativa precoce.
Per tutti questi motivi, è promossa la lettura dei genitori in Tin per supportare il corretto sviluppo neurologico, sensoriale, dell'udito e relazionale del neonato prematuro.
La lettura incentiva anche lo sviluppo relazionale ed affettivo con i genitori.
Leggere in Tin è terapeutico per il bambino ma anche per i genitori".
Al progetto hanno aderito il gruppo di lettura "A'voria" di Frasso Telesino; i volontari del gruppo di lettura offriranno alla famiglia il primo libro spiegheranno l'importanza della loro presenza accanto al bambino e della possibilità di utilizzare la loro voce tramite la lettura o il canto, o semplicemente parlando al loro piccolo, sin dai primi momenti.
Al progetto ha, inoltre, aderito Pina Colatruglio responsabile del servizio di Psicologia dell'Ospedale Fatebenefratelli, che da anni collabora quotidianamente con il reparto di Neonatologia ed Utin, e Nicola Cicchella.
comunicato n.173223
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