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Benevento, 17-09-2025 16:32 ____
Tra mons. Pasquale Maria Mainolfi e mons. Pompilio Cristino non ci possono essere differenze o distinzioni. Entrambe due belle figure di sacerdoti
Al parroco della Ferrovia intitolato pero' subito un Parco residenziale nel suo quartiere ed i funerali in Cattedrale. Nulla di tutto questo al parroco di San Gennaro. I due sono deceduti a distanza di un paio di mesi. Non puo' esistere un primo ed un secondo. Come per i figli, e' doveroso lo stesso comportamento, senza particolarismi
di Giuseppe De Lorenzo
  

Nelle piccole e nelle grandi decisioni, così come si verifica a livello nazionale, anche limitandoci al nostro territorio, nulla più stupisce.
Solo qualche mese fa ebbi l'opportunità d'invitare il sindaco Clemente Mastella ad essere più vigile nella gestione della toponomastica cittadina in cui si sta verificando di tutto e di più.
Spinto, tra l'altro, nell'invito dalla constatazione che lui, segnatamente negli ultimi tempi, ha mostrato interesse alla problematica.
Nel momento in cui, con tono amichevole e costruttivo, ho invitato il primo cittadino a rivolgere l'attenzione in modo principale ai figli migliori che il nostro territorio abbia avuto nel corso degli anni, nei campi di azione i più disparati, la sua risposta è stata indefinibile.
La domenica, su "Gazzetta", ho pubblicato la mia nota e, da subito, pronta la replica.
Il lunedì mattina è stata posta in essere una intitolazione ad Alcide De Gasperi, il pomeriggio dello stesso giorno a Ciriaco De Mita, e, per continuare, il mercoledì a Fanfani, mentre, il lunedì successivo, a Bettino Craxi (nella foto di apertura, Peppino De Lorenzo, ad Hammamet, in visita alla tomba di Craxi).
Quasi per dire che i suggerimenti di De Lorenzo, che pur conosce a fondo il nostro territorio, valgano un fico secco.
Nulla, è ovvio, da parte mia, da eccepire sulle figure dei quattro politici testé citati.
In queste ore, senza più freni, un'altra decisione.
Premetto, da subito, di avere intessuto un ottimo rapporto, anche arricchito da esperienze personali, sia con monsignor Pasquale Maria Mainolfi che con monsignor Pompilio Cristino.
Segnatamente al cospetto di uomini di Chiesa, anche evidenziando differenze caratteriali tra i due, però, sia Mainolfi che Cristino rimarranno, a futura memoria, due belle figure di sacerdoti che il Sannio abbia avuto.
Oltre ad una tangibile differenza nella gestione dei due funerali, Cristino nella Cattedrale, Mainolfi nella sua Chiesa, c'è di più.
Mainolfi è, al momento,  ricordato tra i suoi fedeli, per Cristino, invece, a quattro giorni dalla morte improvvisa, Mastella ha deciso di dedicargli un Parco al rione Ferrovia.
Queste differenze, mi sia concesso, non possono passare inosservate.
Mastella, nella sua onnipotenza, or non è molto si è anche paragonato a padre Pio quanto a riconoscibilità tra la gente, decide ogni cosa a suo piacimento dimenticando, altresì, che la normativa stabilisce che, per dedicare una strada, debbano trascorrere dieci anni dalla morte dell'interessato.
Solo in casi eccezionali e documentati può essere concessa una deroga.
Il nostro sindaco può tutto.
Mi perdonino Mainolfi e Cristino, ma appare davvero assurdo che un individuo non bigotto, quale io sono, sia costretto a difendere ed invitare a porre sullo stesso piano due belle figure di sacerdoti deceduti a tre mesi di distanza.
Non vi devono essere differenze.
Né esiste un primo ed un secondo. Come per i figli, è doveroso lo stesso comportamento, senza distinzioni.

comunicato n.173212




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