Ha ragione il consigliere Sguera quando solleva la questione relativa alla necessita' di aree di parcheggio prossime al corso Garibaldi
Ma non e' la soluzione dello stato di crisi delle attivita' commerciali ricadenti nell'ambito del "centro storico", commenta Tino Erminio Mottola
Redazione
Nel dibattito sulla crisi del commercio in città, ci scrive Tino Erminio Mottola.
"Gentile direttore - si legge - intervengo a seguito della nota del consigliere di minoranza Vincenzo Sguera, che sul giornale da lei diretto, solleva la questione legata allo stato di crisi delle attività commerciali ricadenti nell'ambito del "centro storico".
Si tratta un grido di dolore, un allarme ulteriore che necessita di attenzione e sviluppo di una riflessione organica e partecipata.
Il commercio nei centri storici, in Italia, ha subito una involuzione causata per lo più, dall'insediamento extra urbano dei punti vendita della distribuzione moderna non alimentare.
Tra il 2008 e il primo semestre 2025, il commercio al dettaglio in sede fissa, nei centri storici italiani, ha subito una flessione del 20,58%.
Ha ragione, a mio parere, il consigliere Sguera quando solleva la questione relativa alla necessità di disporre di aree destinate a parcheggi prossimi al corso Garibaldi, ma non è la soluzione.
Negli anni, gli amministratori che si sono avvicendati, non hanno prestato attenzione ad alcune tematiche relative a fenomeni sociali che hanno inciso sulla quotidianità degli abitanti della città e della provincia.
Su tutte spicca la contrazione dei redditi, la scarsità di tempo (consumatori frettolosi); presenza di spazi commerciali esterni alla cinta cittadina con estensione degli orari di offerta al pubblico; collegamenti e servizi pubblici inadeguati che penalizzano il residente ma soprattutto la provincia disincentivata a raggiungere il centro cittadino per gli acquisti non alimentari; mancanza di una visione, di un orientamento strategico, di un'identità di "Centro Storico".
Sarebbe necessario implementare un'offerta turistica e di valorizzazione del patrimonio storico quale contributo a generare attrazione; integrare le offerte con progetti di co-marketing commercio-ristorazione-offerta culturale; alimentare il grado di consapevolezza e di appartenenza in ciascun soggetto imprenditore coinvolto in un piano di riqualificazione; sviluppare nuove tecnologie interattive a supporto di tutte le attività.
Occorre elevarsi, consapevolmente, uscire dal provincialismo culturale e immaginare Benevento come una "Città-Prodotto".
comunicato n.172459
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