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Benevento, 26-07-2025 09:27 ____
Con ipocrite e inutili parole i leader europei si dicono scandalizzati per lo sterminio, con ogni mezzo, dei palestinesi nella Striscia di Gaza
Eppure tutti sapevano da anni le vere intenzioni e gli obiettivi, politici e militari, che oggi drammaticamente sono sotto gli occhi di tutti, afferma Piero Mancini
Redazione
  

Sterminio dei palestinesi: da tanti anni i governi europei sapevano e non si sono opposti.
E' questo il titolo della riflessione inviataci da Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - ci scrive - oggi con ipocrite e inutili parole i leader europei si dicono scandalizzati per lo sterminio, con ogni mezzo, dei palestinesi nella Striscia di Gaza.
Orrore infinito, generato da un terrorismo pervasivo e inarrestabile.
Eppure, tutti sapevano da anni le vere intenzioni e gli obiettivi, politici e militari, che oggi drammaticamente sono sotto gli occhi di tutti e, infine, raggiunti con diabolica criminalità e disumano cinismo.
Anzi, hanno concretamente aiutato, in tutti i modi, i governi israeliani a raggiungerli.
Storicamente: I criminali comportamenti, fin dagli anni '30 del secolo scorso, degli israeliani sono determinati dal Sionismo.
Un movimento politico fondato a Basilea nel 1897 dal giornalista ebreo viennese Thodor Herzl.
Dopo anni di normale e tranquilla crescita organizzativa, dal 1937 iniziarono gli attentati contro i civili palestinesi.
Bombe su autobus, mercati, cinema e caffè, con un gran numero di morti, collocate dalle milizie clandestine dell'Irgun, diretta da Menachem Begin, diventato primo ministro dal 1977 al 1983, e del Lehi, nota come banda Stern, guidata da Yitzahk Shamir, diventato primo ministro dal 1986 al 1992.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale agli ebrei, per riparare all'orrore del genocidio nazista, gli inglesi, che avevano il protettorato sulla Palestina, concessero alcuni territori per fondare lo stato di Israele.
Per farlo furono espropriati terreni e case e deportati quasi due milioni di palestinesi.
Gli attentati con le bombe continuarono con il nato esercito per cacciare milioni di palestinesi dalle proprie abitazioni e terreni.
Confrontando la cartina geografica del 1948 con l'odierna, si nota che la Palestina è stata completamente cancellata, ridotta alla sola Striscia di Gaza.
Israele ha continuato l'illegittima espansione territoriale con il consenso delle élite dirigenti europee e statunitensi.
Oggi il disegno sionista d'impossessarsi di tutti i territori palestinesi è giunto drammaticamente al suo compimento.
Israele porrà fine alla sua criminale espansione territoriale?
La risposta, purtroppo, è negativa.
Dopo il primo obiettivo, finalmente raggiunto, già si lavora per quello più importante: La costruzione della Grande Israele.
Utilizzando ancora i coloni proseguirà l'occupazione dei territori degli stati confinanti. La strategia funziona benissimo, perché fermarsi?
Chi oggi piange ipocrite lacrime di coccodrillo contrasterà questo tragico e ben noto disegno? Certamente no!
L'unica richiesta ai governanti israeliani sarà quella di procedere in modo più cauto, evitando il grande clamore suscitato dallo sterminio dei bambini di Gaza.
E' giusto evidenziare che non tutti gli israeliani sono sionisti.
Anzi, nel 1995 il primo ministro Yitzhak Rabin, ex generale, voleva porre fine a questa spirale terroristica e fare pace con i palestinesi con gli Accordi di Oslo.
Nel mese di novembre si tenne a Tel Aviv una grandissima manifestazione a sostegno degli Accordi.
Purtroppo, quando scese dal palco, fu ucciso con tre colpi di pistola sparati dal colono neofascista Yigal Amir, venerato come un grande eroe da tutti i coloni.
Sul sionismo, sui coloni invasati e sull'espansione territoriale perseguito dai governi israeliani, nel tempo, sono stati scritti migliaia di libri.
Segnalo gli ultimi due.
"Il suicidio di Israele", dell’ebrea italiana Anna Foa; "Genocidio. Quello che rimane di noi nell'era neo-imperiale", della docente e scrittrice palestinese, con cittadinanza israeliana, Rula Jebreal.

comunicato n.172268




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