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Benevento, 22-07-2025 15:07 ____
A pochi metri da casa mia e da quella dei miei genitori si sta costruendo una struttura destinata all'allevamento di animali
Gianfelice Fusco denuncia la vicenda ritenendo che siano state violate talune norme oltre a quelle del buonsenso
Redazione
  

Un cittadino di Morcone, Gianfelice Fusco, ci ha inviato una lettera pubblica di denuncia relativa a una grave situazione ambientale, edilizia e sanitaria che sta interessando la zona in cui vive, causata dalla costruzione di un grande allevamento per animali tra due abitazioni private.
"Gentile direttore - si legge - mi chiamo Gianfelice Fusco, sono nato a Benevento e risiedo a Morcone, a contrada Piana.
Vivo in una zona rurale del mio paese insieme alla mia famiglia, in un contesto tranquillo, da sempre legato al rispetto del territorio, della natura e della buona convivenza civile.
Nell'ultimo anno, però, mi trovo a dover affrontare una situazione estremamente grave e ingiusta: la costruzione, a pochi metri da casa mia e da quella dei miei genitori, di una struttura destinata all'allevamento di animali, che ha compromesso la vivibilità, la stabilità delle abitazioni e l'equilibrio ambientale dell'area.
Con senso civico e determinazione, ho deciso di denunciare pubblicamente quanto sta accadendo, non solo per difendere la mia famiglia e le mie case, ma anche per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni su un problema che riguarda la legalità, la salute e la tutela del territorio.
Con questa lettera, intendo portare all'attenzione dell'opinione pubblica e delle autorità competenti la grave situazione ambientale e strutturale che si è venuta a creare nel mio territorio a causa della realizzazione di una stalla per animali in evidente violazione delle norme e del buon senso, posta tra due abitazioni private: la mia, dove vivo con mio nonno, e quella dei miei genitori.
La struttura, per dimensioni, funzione e localizzazione, ha stravolto l'equilibrio della zona.
Ho sporto numerose segnalazioni e denunce alle autorità competenti: Arpac, Asl, Carabinieri Forestali, Comune, Ufficio Tecnico, Procura della Repubblica.
Al momento, le indagini sono in corso e spero vivamente in un celere riscontro da parte della magistratura e degli organi ispettivi.
Tuttavia, a oggi, nessuna risposta è giunta da parte del Settore Tecnico e dal Comune di Morcone.
Mentre i lavori sono proseguiti indisturbati, aggravando ulteriormente la situazione.
Uno degli aspetti più gravi e intollerabili è rappresentato dal rumore continuo e insostenibile che accompagna le giornate: dal primo mattino fino a tarda sera, escavatori e mezzi pesanti operano a pochi metri dalle abitazioni, generando un frastuono assordante e costante. La struttura è stata edificata praticamente attaccata alle case di famiglia, rendendo impossibile qualsiasi forma di vita quotidiana serena.
Il livello di disturbo acustico è tale da compromettere la salute psico-fisica dei residenti e rendere invivibile l'intera area.
Le principali irregolarità e violazioni riscontrate sono le seguenti: Assenza di impianti di scarico dei reflui zootecnici: né nel progetto originario, né nell'opera realizzata risulta presente un sistema di raccolta o smaltimento delle deiezioni animali.
Ciò comporta un rischio diretto per l'ambiente e la salute umana, in particolare per le falde acquifere, il suolo e le proprietà limitrofe.
Alterazione sostanziale dello stato dei luoghi: è stato asportato un notevole quantitativo di terreno (circa 4 metri di profondità), presumibilmente per ottenere un piano di posa.
Questo scavo profondo è avvenuto a ridosso dei fabbricati di mia proprietà, causando rischi strutturali gravi per la stabilità delle abitazioni.
Al momento, le fondamenta delle strutture di mie proprietà sono esposte a cedimenti, con preoccupanti crepe e danni strutturali visibili.
Assenza di rispetto delle distanze dai confini: la stalla è posta praticamente a ridosso delle due case, in violazione delle norme minime di distacco previste dal regolamento edilizio e dal codice civile, con impatto diretto sulla qualità della vita, sulla salubrità dell’aria e sulla sicurezza.
Modifica paesaggistica e ambientale non autorizzata: i lavori hanno comportato l’abbattimento di vegetazione autoctona, l’installazione di muri di contenimento e il riporto di materiali senza evidenza di autorizzazione paesaggistica. L’intera zona risulta completamente snaturata.
Possibile mancanza di conformità urbanistica: dai documenti ottenuti, emergono incongruenze tra il progetto depositato e l’opera in costruzione.
Alcuni volumi e disposizioni non sembrano coerenti con i vincoli del Piano Regolatore e del Piano Urbanistico Comunale.
Impatto sulla salute pubblica e diritto alla quiete: la presenza di una stalla tra due abitazioni residenziali comporterà inevitabilmente odori nauseabondi, proliferazione di insetti, rumori molesti e rischio di patologie infettive, in palese violazione dei diritti costituzionali alla salute, alla sicurezza e al rispetto della dignità umana.
Presenza di un torrente vincolato nelle immediate vicinanze: a circa 50 metri dalla struttura in costruzione scorre il torrente Cisterna, corso d'acqua di rilievo ambientale e paesaggistico, sottoposto a vincolo e di fondamentale importanza per l’intero territorio, poiché confluisce direttamente nella diga di Campolattaro, riserva idrica strategica per l’intera provincia e per la Regione Campania.
Qualsiasi compromissione ambientale in prossimità di questo torrente potrebbe avere gravi conseguenze sulla qualità delle acque e sull’equilibrio ecosistemico a valle.
Questa non è solo una questione privata, ma un problema pubblico e collettivo.
Chiunque abiti nelle aree interne e nei piccoli paesi sa quanto siano importanti la legalità, la tutela ambientale, la convivenza civile e la salvaguardia del territorio.
L'indifferenza o, peggio, la connivenza con certi abusi minano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e incoraggiano comportamenti sempre più spregiudicati.
Chiedo, pertanto, alle istituzioni locali, provinciali, regionali e nazionali: di accertare con urgenza eventuali violazioni edilizie, ambientali e sanitarie legate alla realizzazione della struttura; di verificare la regolarità delle autorizzazioni rilasciate; di valutare i rischi geologici e statici causati dagli scavi e dal depauperamento del suolo; di garantire tutela legale e ambientale alle persone residenti nelle vicinanze; e di assicurare trasparenza, imparzialità e legalità nella gestione del caso.
La mia battaglia non è contro il lavoro o l'agricoltura, ma contro gli abusi, i favoritismi e il silenzio.
Resto a disposizione per ogni accertamento, sopralluogo e confronto pubblico, certo che una giustizia giusta e trasparente saprà fare il suo corso".

comunicato n.172193




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