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Benevento, 01-07-2025 17:29 ____
Il garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della liberta' personale Samuele Ciambriello e' stato in Valle Caudina
Ha fatto visita all'Istituto Penale per Minorenni di Airola dove e' stato accolto dal direttore Eleonora Cinque e dal comandante Antonio Sgambati
Redazione
  

Il garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, insieme al suo staff, è stato in Valle Caudina per visitare alcune strutture dove ci sono persone private della libertà personale.
Prima ha fatto visita all'Istituto Penale per Minorenni (Ipm) di Airola, dove è stato accolto dal direttore, Eleonora Cinque, e dal comandante, Antonio Sgambati.
Nel carcere erano presenti 26 ragazzi di cui 2 in regime di lavoro all'esterno.
Il garante, grazie ad una benefattrice, ha consegnato un biliardino utile ai ragazzi per rafforzare la socialità e contribuire a creare momenti di svago.
Durante la sua visita, ha avuto modo di recarsi al laboratorio di pasticceria dove c'erano 10 ragazzi che stavano preparando vari dolci che hanno poi offerto.
All'uscita dal carcere, Ciambriello ha stigmatizzato i lavori fermi ormai da più di sei mesi: "Sia i lavori della ristrutturazione interna, per importo di 18,3 milioni di euro, sia quelli della facciata, per un importo di 340 mila euro. 
I non lavori penalizzano il lavoro della stessa polizia penitenziaria e dei programmi trattamentali educativi e pedagogici. 
In questo Istituto, c'è bisogno di potenziare il numero di educatori ed esperti che sono professionisti in psicologia, criminologia, pedagogia. 
C'è necessità di incrementare le attività trattamentali, formative, ricreative e culturali.
Il periodo estivo, da giugno a settembre, è anche più delicato perché coincide con la chiusura di corsi scolastici ed altri.
E' il periodo in cui si vivono di più le criticità la solitudine e l'ozio..."
Il garante ha, quindi, visitato altre strutture in Irpinia ed al termine ha dichiarato che "in questi luoghi dove ci sono persone private della libertà personale non faccio visite di cortesia, di piacere o visite come i familiari.
Svolgo una funzione di terzietà, per monitorare se le persone sono private di diritti e dignità.
Per tale funzione, dopo il diniego all'accesso, nei prossimi giorni invierò una comunicazione formale (diffida-richiamo) alla direzione della Rsa e per conoscenza agli enti superiori competenti, Asl, Prefettura, Regione".

comunicato n.171771




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