Marco Giallini, il grande attore presente al Bct, si e' diplomato dopo aver frequentato, a 22 anni, la scuola teatrale "La Scaletta" di Roma
Quella stessa scuola, grazie ai suoi docenti ed alla direzione artistica di Giambattista Diotajuti, consenti' la nascita a Benevento del Laboratorio Teatrale "Maloeis". L'artista ha ricordato anche il grande Tonino Pierfederici, una icona del teatro dell'epoca
Nostro servizio
Ove è possibile, noi che siamo un giornale locale, cerchiamo sempre di trovare un collegamento, una connessione tra l'evento nazionale, che pure seguiamo per rispetto alla cronaca, e la nostra realtà locale.
Quasi mai ci riusciamo ed anche stavolta, con la IX edizione del Bct, pensavamo che non ci fosse possibilità di far emergere una qualche colleganza.
Poi, per cercare di fare al meglio il nostro mestiere, ci siamo letti il profilo artistico dei tanti personaggi che ogni sera sfilano davanti alla Stampa concedendosi per qualche foto e qualche domanda.
Tra questi quello di Marco Giallini, letto purtroppo dopo che avevamo lasciato il luogo riservatoci come giornalisti, ci ha fatto scattare la molla della curiosità quando abbiamo notato che egli si è diplomato dopo aver frequentato, a 22 anni, la scuola teatrale "La Scaletta" di Roma.
Dunque parliamo grosso modo del 1985.
Quello sin qui scritto a molti, quasi a tutti, dirà niente.
A noi no perché la scuola teatrale "La Scaletta" di Roma, a via del Collegio Romano ci ha ricordato l'attore confermandoci tutto il nostro ricordo in un brevissimo incontro di stamane, ha dato in qualche modo i natali al nostro Laboratorio Teatrale "Maloeis" che ha formato tanti attori professionisti quali lo stesso Renato Giordano con le sorelle Silvana e Loredana e poi Michelangelo Fetto ed Antonio Intorcia della Solot e Mimmo Soricelli e Raffaella Mirra dell'Eidos, per dire di quelli che più ricordiamo.
Alla guida della scuola teatrale "La Scaletta" c'era Michele Jorio, assieme al suo direttore, Romano Cruciani.
Jorio era anche il presidente nazionale della Federcultura, l'organizzazione della Confcooperative, le cosiddette Cooperative "bianche" che si contrapponevano a quelle "rosse" della Lega (della Coop. ovviamente, non di Bossi).
Di quell'organismo nazionale facevamo parte in rappresentanza della Federcultura provinciale di cui eravamo presidente, così nacque l'idea di chiedere il finanziamento al Comune di Benevento, epoca Pietrantonio con Del Basso De Caro alla Cultura e Pasquale Viespoli, componente della Commissione di controllo sul nostro operato da un punto di vista amministrativo e contabile (una volta le cose si facevano a dovere...), finanziamento che ci venne concesso assieme alla sede a via Albergamo, al Rione Libertà, dove oggi è la sede dell'Accademia di Santa Sofia, che, essendo in costruzione, facemmo adattare alle nostra esigenze da un disponibilissimo imprenditore, Donato Callisto.
Si trattava di 100 milioni di lire dell'epoca.
Con quella cifra, si portava avanti un anno intero di studi e si allestivano i saggi di fine anno che erano dei veri e propri spettacoli teatrali che abbiamo tenuto anche al Teatro Romano.
"La Scaletta" ci supportava e ci dava una mano da un punto di vista organizzativo ma, cosa importante, ci passò la maggior parte dei suoi docenti, tutti nomi di primissimo piano del panorama teatrale dell'epoca e che hanno contribuito alla formazione professionale anche di Marco Giallini.
Il primo di questi docenti che ci ha ricordato proprio Giallini, è stato Tonino Pierfederici, un grande della drammaturgia dell'epoca, mentre la direzione della scuola era affidata, alla "Scaletta" come a Benevento, a Giambattista Diotajuti che l'attore ha ricordato con tanto affetto e sopratutto stima.
Diotajuti si occupava essenzialmente di Dizione ed era severissimo.
Oggi sentire parlare Intorcia, Soricelli, Fetto ma anche Antonella Tartaglia Polcini, con quella dizione perfetta ma inusuale per noi "ordinari", ci fa sempre tornare indietro negli anni, di molti anni.
Con Giallini abbiamo anche ricordato Giacomo Colli, Sarina Aletta e tanti altri docenti.
Insomma un minimo di collegamento tra questo grande attore e la nostra città, a conferma del fatto che eravamo sulla strada giusta tanti anni fa e che le cose buone alla fine tentano sempre a riemergere, l'abbiamo trovato e ci ha fatto piacere poterlo ricordare.
comunicato n.171717
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