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Benevento, 23-06-2025 20:27 ____
Fu Ciriaco De Mita a dare il via libera all'Universita' a Benevento e dunque quel timbro fu messo da lui e da me ha detto Mastella
Alla inaugurazione del Parco dedicato al politico di Nusco, molto deciso l'intervento politico dell'arcivescovo Accrocca. Sono molto contento che ci sia Mattarella alla presidenza della Repubblica. Non oso pensare come sarebbe andata a finire se fosse stato diversamente. Ci attende uno scenario preoccupante e non so dove si andra' a parare. Il confronto tra personaggi come De Mita e l'attualita' non si pone, sarebbe pietoso. Ad intervenire per la commemorazione del politico, sono pero' stati solo irpini, nessun beneventano...
Nostro servizio
  

Parco "De Mita", lungo il fiume Sabato, è stato nuovamente inaugurato, stavolta definitivamente.
La prima volta il 21 aprile con una manifestazione, si disse, a natura totalmente privata.
Il Comune non c'entrava nulla ma il senso comune fu quello di una inaugurazione visto che veniva aperto al pubblico uno spazio verde, molto ampio, che era chiuso da anni.
Oggi pomeriggio invece c'è stato anche il taglio del nastro con dichiarazioni e saluti ma non è finita perché sempre in questo Parco dovrà sorgere anche un parco tematico sulle Janare che sarà realizzato seguendo le indicazioni del premio Oscar, Dante Ferretti.
Non è difficile ipotizzare che in quella occasione ci sarà una nuova inaugurazione.
E' stato ancora una volta l'arcivescovo Felice Accrocca, dopo l'intervento di stamane a Palazzo "De Gasperi", a benedire la struttura dedicata a De Mita.
Dopo il taglio del nastro tutta la comitiva, composta da molti sindaci ed ex della provincia di Avellino, si è portata nello spazio teatrale per i saluti e gli interventi previsti.
E' stato presente anche Michele De Mita, fratello di Ciriaco, atteso che il nipote Giuseppe, figlio di Ciriaco, non ha potuto prendere parte alla manifestazione per via di probelmi di salute in famiglia.
Il sindaco Mastella è stato anche raggiunto da una telefonata di Annamaria De Mita, moglie del politico scomparso.
Al presidente della Provincia, Nino Lombardi, è toccato aprire i lavori dell'incontro ed ha esordito ricordando che De Mita non aveva grande considerazione del personale politico del momento visto che lui vedeva solo movimenti labiali e non altro, Mastella escluso ovviamente.
A Lombardi è stato dato anche il compito di leggere la nota inviata da Giuseppe De Mita al sindaco Mastella per la occasione della odierna inaugurazione.
Tra l'altro Giuseppe De Mita ha rimarcato come fosse quello di stasera un gesto simbolico e potente e necessario per rinverdire la memoria condivisa e non solo un momento inaugurale.
A Benevento, ha proseguito De Mita, sono particolarmente legato essendo anche il luogo di nascita di mia madre. Quindi ha ringraziato Mastella per l'iniziativa anche a nome delle sue tre sorelle e della mamma ovviamente.
La parola a questo punto è passata all'arcivescovo Accrocca che ha svolto un intervento squisitamente a carattere politico, in verità un po' strano ma non illegittimo, ci mancherebbe, per il capo della Chiesa cattolica locale che è composta anche da persone che politicamente, in maniera altrettanto legittima, non la pensano come lui.
L'arcivescovo ha detto di non aver avuto frequentazioni con De Mita e di averlo incontrato solo un paio di volte ma che ha sempre nutrito nei suoi confonti profonda stima della sua statura politica.
Erano gli anni della mia fomazione giovanile e lui era già all'apice della sua carriera politica che influenzava in maniera concreta la vita della nostra nazione.
Con De Mita ci fu anche la elezione del presidente della Repubblica, in particolare di Francesco Cossiga, alla prima votazione, fu un qualcosa di straordinario e che oggi ci dovrebbe far riflettere.
Si sapeva che dopo sette anni dalla elezione di Mattarella si sarebbe dovuto provvedere ad una nuova elezione, malgrado ciò non si è stati in grado di eleggere un nuovo presidente della Repubblica e si è chiesto allo stesso Mattarella di rimanere, dopo averlo rivotato ovviamente, perché non si era riusciti a trovare una soluzione
Intendiamoci, ha detto Accrocca, sono molto contento di come è andata a finire e che ci si stato un secondo mandato per Mattarella alla presidenza della Repubblica. Mi preoccupo quando Matterella finirà. Non oso pensare come sarebbe andata a finire diversamente.
Ci attende uno scenario preoccupante e non so dove si andrà a parare.
Il confronto tra personaggi come De Mita, uomo dalla spiccata intelligenza politica, e l'attualità non si pone, sarebbe pietoso con il panorama attuale, ha detto Accrocca.
Oggi senti ancora di più la nostalgia di una certa generazione.
Qui si sta abbassando l'asticella ed assistiamo che un presidente di una super potenza (il riferimento è a Trump ndr) dice sto riflettendo e poi agisce senza curarsi del fatto che forse l'interlocutore stava pensando di dare risposta alle richieste fattegli.
Oggi non c'è più dialogo e si comunica attraverso slogan, ha concluso Accrocca, c'è un vero e proprio impoverimento teoretico.
Chi rappresenta la politica oggi?
Il confronto con ieri ci vede perdenti. Bisogna allora lavorare per formare le nuove generazioni attraverso studi seri.
Sin qui l'arcivescovo che poi, sollecitato scherzosamente dal sindaco, ha precisato che il suo riferimento alla politica attuale non era riferito a lui.
Poi il vescovo è andato via perché ha dovuto raggiungere Casala Maccabei per la celebrazione delle Cresime.
Mastella nel suo intervento amarcord, ha ricordato che agli inizi degli anni Settanta faceva parte di un gruppetto composto tra gli altri anche da Mario Pepe, Antonio Pietrantonio e Davide Nava per studiare il Concilio Vaticano II.
Egli scrisse a De Mita dichiarandosi non democristiano ma gli avrebbe fatto piacere conoscerlo.
E così fu.
Mastella ha quindi rivolto un invito ai numerosi amministratori avellinesi presenti alla manifestazione per recuperare una linea comune di politica nel nome di De Mita, quel De Mita che ha scoperto Mattarella
E' stato un politico costruttore di ponti.
Come gesto di amicizia nei mei confronti acconsentì che l'Università fosse ubicata a Benevento e dunque l'Ateneo ha il timbro di De Mita e di Mastella, ha asserito il sindaco.
Poi riprendendo la vicenda delle critiche rivoltegli per la intitolazione di strutture pubbliche a democristiani, ha detto Mastella che alla inaugurazione della prima pietra per la realizzazione dei 20 alloggi popolari al rione Libertà, ci sarà la intitolazione ad Amintore Fanfani, il padre dell'unico Piano Casa realizzato in Italia.
E qualcosa sarà fatto anche per Giulio Andreotti.
Infine, ha riportato un fatto storico, così lo ha definito, che consentì la elezione di Cossiga a capo dello Stato.
Da addetto stampa della Dc, Mastella fece circolare la voce che non il 55% dei parlamentari Dc, così come nei fatti era, avrebbero votato Cossiga ma l'84%. Questo fece crollare altre aspettative e ci fu la elezione di Cossiga e lui ricevette un bravo da De Mita.
A seguire ci sono stati gli interventi di Mario Vanni, sindaco di Altavilla Irpina; di Antonio Gengaro, irpino; di Roberto Del Grosso, sindaco di Roccabascerana; di Rosetta D'Amelio, già assessore regionale con la Giunta Bassolino ed Enzo De Luca, già parlamentare.
Tutti irpini e qualcuno si è chiesto: Ma c'è un beneventano che avrebbe potuto parlare commemorando la figura di Ciriaco De Mita?

  

  

  
  
  

  

  

  

    

comunicato n.171607




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