E' ritornato alla Casa del Padre fratel Rodolfo Cosimo Meoli, per i suoi paesani di Cacciano, da sempre fratel Mino
Apparteneva all'ordine dei Fratelli delle Scuole Cristiane che a quel tempo operavano anche a Benevento con il Collegio de La Salle e manteneva con il suo paese un rapporto profondo dando anche un indimenticabile contributo alla formazione e preparazione del Coro di San Silvestro, ci ricorda Carmine Meoli
Redazione
E' giunto nel pomeriggio di ieri, venerdì 20 giugno, l'annuncio del ritorno alla Casa del Padre di fratel Rodolfo Cosimo Meoli (foto), per i suoi paesani di Cacciano, da sempre fratel Mino.
Al dolore dei familiari, Fausto il fratello con Lorena, i nipoti, Antonio e Carlotta, i cugini Maria Giuseppina e Mario, con i rispettivi coniugi, e Donatella, partecipano al cordoglio i parrocchiani di Cacciano e in particolare i membri del Coro di San Silvestro.
"Gentile direttore - ci scrive in proposito Carmine Meoli - fratel Mino da fanciullo aveva aderito all'ordine dei Fratelli delle Scuole Cristiane che a quel tempo operavano anche a Benevento con il Collegio de La Salle, manteneva con Cacciano un rapporto profondo e aveva dato un indimenticabile contributo alla formazione e preparazione del Coro di San Silvestro.
Il piccolo coro di adulti privi di nozioni musicali si riuniva e animava la liturgia una volta l'anno da quasi un ventennio per celebrare il Te Deum di fine anno.
Fratel Mino, nelle sue numerose attività di docente e dirigente, era stato anche maestro di organo nella Basilica di Pompei ma non disdegnava mettersi a disposizione per preparare i caccianesi al coro di fine di anno.
Aiutava poi, con la sua maestria, a trascrivere musicalmente i piccoli canti della devozione popolare per promuoverne la conservazione e di persona aveva anche composto il testo e la musica di un inno a Benedetto XIII nella ricorrenza dei trecento anni della riconsacrazione della chiesa di Sant’Andrea Apostolo.
Aveva svolto per il suo ordine dal 2012 la funzione di postulatore apostolico, portando a conclusione importanti cause di beatificazione e da ultimo in quella venezuelana operando in sintonia con l'allora nunzio apostolico cardinale Parolin.
E' impossibile enumerare le attività di una vita consacrata e dedicata interamente a servire i carismi della sua vocazione come le qualità umane un cui eccelleva, la attenzione e il rispetto per gli altri accompagnato da una estrema riservatezza.
Lascia un ricordo indelebile e con la preghiera di suffragio viene accompagnato da un sentimento di gratitudine e affetto dei sui parenti e paesani".
comunicato n.171574
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