Il commosso ricordo di Rino Di Dio del collega Reno Giannantonio
Avevo con lui frequenti contatti telefonici e devo ricordare che lui era solito aprire la conversazione con un saluto e cioe' "Mio caro e grande maestro", un riconoscimento che io accoglievo come forma di gradevole sfotto'...
Redazione
Il commosso ricordo di Rino Di Dio, stimato giornalista sportivo, del collega Reno Giannantonio (nella foto è in Ospedale, nel 2014, dopo aver subito una aggressione da parte di un 55enne nei pressi dello Stadio).
"Caro Alfredo - scrive Di Dio - ho letto sul tuo giornale la notizia della scomparsa di Reno Giannantonio.
Condivido quanto hai scritto dalla prima all'ultima parola. Ma, se permetti, vorrei aggiungere anche il mio modesto ricordo sul giornalista e soprattutto sull'amico che non c'è più.
Reno, come tu certamente saprai, si era trasferito a Bologna, dove aveva trovato una comoda sistemazione in pieno centro storico.
Amante della sua indipendenza, era contentissimo di questa soluzione che gli permetteva non solo di seguire i grandi eventi che si svolgevano nel capoluogo felsineo, ma anche di avere frequenti contatti con gli amatissimi figli residenti in Emilia, a Parma Reno jr. e in Romagna, a Ravenna e in provincia di Ravenna, le ragazze Romina e Sabrina.
Non ho mai lavorato con Reno, ma sono stato spesso ospite delle sue trasmissioni televisive.
Dotato di un forte spirito polemico, Reno animava spesso il dopopartita nella sala stampa dello Stadio "Vigorito".
Sono rimasti celebri gli sconti verbali con l'allenatore Eziolino Capuano, a sua volta grande provocatore.
Alla fine, qualche anno fa, è stata sancita la pace fra i due con una cerimonia formale in un albergo cittadino che ora non c'è più.
Avevo frequenti contatti telefonici con Reno e devo ricordare che lui era solito aprire la conversazione con un saluto e cioè "Mio caro e grande maestro", un riconoscimento che io accoglievo come forma di gradevole sfottò.
Ora, di fronte alla sua dipartita, sono rimasto con un vuoto incolmabile. Mi sembra impossibile non ascoltarlo più.
Ai familiari invio le mie più vive condoglianze.
A Reno, come diceva in queste tristi circostanze il grande Gianni Mura, che la terra sia lieve".
comunicato n.170641
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