L'evento inaugurale del progetto denominato "Non Perdiamoci di Vista" si terra' a palazzo Mosti il prossimo 6 maggio
Le azioni partiranno a giorni e formeranno sia i disabili visivi, con le tecniche di orientamento e mobilita', utili a migliorare la loro autonomia, sia i docenti di sostegno
Redazione
Al via i progetti Univoc di Benevento per l'anno 2025-2026 a favore dei disabili visivi sanniti.
L'evento inaugurale del progetto denominato "Non Perdiamoci di Vista", si terrà a Palazzo Mosti il prossimo 6 maggio, alle 10.30, con il patrocinio del sindaco, Clemente Mastella, e il sostegno degli assessori Carmen Coppola e Molly Chiusolo, da sempre al fianco della Univoc e della Unione Ciechi di Benevento.
Interverranno: Luca Mauriello, dirigente nazionale della Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; Vincenzo Massa, presidente regionale della Unione Ciechi Campania; Pietro Piscitelli; Giulia Antonella Cannavale, presidente nazionale Univoc; Paolo Palumbo; Emilia Tartaglia Polcini; Maria Buonaguro; Antonio Leparulo; Raffaela Masotta; Clelia De Falco, presidente Univoc di Benevento.
"Le azioni - si legge nella nota inviata alla Stampa - partiranno a giorni e formeranno sia i disabili visivi, con le tecniche di orientamento e mobilità, utili a migliorare la loro autonomia, che i docenti di sostegno, per aggiornarli sull'approccio, metodo e strumentazione strutturata da usare, per un apprendimento accessibile ed inclusivo.
Entrambi i corsi verranno integrati da moduli di autonomia personale e per i docenti con ulteriori moduli come il role playing con la creazione di situazioni e imprevisti che dovranno risolvere nella condizione di temporanea cecità, per applicare un'inclusione alternativa e speculare.
La tiflologia applicata dai non vedenti non è l'unica importante perché, come scienza multidisciplinare, si avvale dello studio e ricerca di tanti esperti vedenti ma se svolta da non vedenti che hanno studiato le stesse discipline, acquista un valore aggiunto proprio per l'esperienza diretta, che assume il ruolo di ulteriore disciplina, quella arricchita dalla resilienza dei non vedenti.
Il metodo proposto, sia che provveda alla formazione dei non vedenti e degli ipovedenti o dei docenti, merita l'attenzione di tutte le istituzioni, dei dirigenti scolastici e delle università, che dovrebbero pretendere di applicarlo non solo ai diretti interessati o agli addetti ai lavori, ma a tutti gli studenti, per una corretta sensibilizzazione, comprensione e inclusione concreta".
comunicato n.170596
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