Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 3994 volte

Benevento, 03-05-2025 17:24 ____
La vasta area delle fondazioni della "Federico Torre" fu riempita negli anni della sua costruzione con materiale di risulta. Da dove proveniva?
Potrebbero essere le macerie dei bombardamenti alleati? Ora va tutto ripulito con una spesa di dieci volte maggiore a quella prevista per la rimozione di terreno vegetale. Accordo raggiunto con l'impresa. Entro un paio di settimane si ricomincia a lavorare. La settimana prossima riparte anche piazza Risorgimento. A piazzale Catullo alberi di alto fusto per mascherare la vista del retro dei palazzi di via Torre della Catena
Nostro servizio
  

Le prossime due settimane, giurano, saranno quelle giuste per riprendere in lavori in due cantieri rappresentativi di tutto lo sconquasso, ci si augura con ripristino gioioso della normalità, che è stato creato in città relativamente ai lavori per l'abbattimento e la ricostruzione della scuola "Federico Torre" ed il rifacimento e ridisegno di piazza Risorgimento con annesso piazzale fra' Venanzio Vari, ex campo sportivo del Collegio de la Salle.
Ma partiamo da un altro punto della città interessato anche da lavori, l'oramai famoso, per averlo tante volte citato, anche se da molti ancora sconosciuto, piazzale Catullo, un'area definita strategica nello scacchiere della sosta degli autobus turistici.
La sua capienza per il parcheggio delle auto in sosta, è stata verificata ultimamente, il Lunedì di Pasquetta, mentre dalle primissime ore del mattino veniva diffusa la notizia della morte di papa Francesco, per la Festa privata svoltasi nel Parco "De Mita".
Quel piazzale, sin qui utilizzato quasi esclusivamente per la sosta delle auto della famiglia scolastica dell'Istituto "Bosco Lucarelli", a due passi, è stato fino a qualche giorno prima della Festa, per anni, come un campo di patate con buche, anche profonde, delizia per gli ammortizzatori delle auto.
Poi il manto è stato rifatto poco prima della Festa, ma in maniera molto grossolana.
Ora, prima della inaugurazione ufficiale la cui data ancora non è stata fissata ma si pensa entro questo mese di maggio, si farà il tappetino e saranno asfaltate anche le due o tre traverse di accesso che hanno parimenti oggi il manto stradale gravemente compromesso. Questi ulteriori interventi di asfalto e sistemazione, dovrebbero avere un costo intorno ai 70mila euro.
Poi si stanno realizzando anche un'aiuola (foto di apertura) dove saranno messi a dimora alberi di grande fusto anche per mascherare un po' alla vista, per chi esce dal Parco dove ha goduto invece di un ambiente verde e godibile, il retro di quei palazzi che danno su via Torre della Catena che forse andrebbero ristrutturati.
In questo modo saranno anche divise le aree dei due parcheggi: Quello per gli eventi e per gli autobus turistici, dopo l'aiuola e quello riservato ai residenti, davanti ad essa spazi per i residenti anche essi, con un po' di azione amministrativa "ardita", saranno asfaltati.
Passiamo ora a piazza Risorgimento (nella prima foto in basso il cantiere deserto) dove proprio ieri c'è stata una riunione con l'impresa per la ripresa dei lavori.
Si è preso atto che la cabina dell'Enel, che ha fermato il prosieguo dei lavori per molte settimane (nella prima foto in basso il cantiere con i lavori fermi), è stata finalmente tolta solo l'altro ieri.
Da lunedì prossimo dovrebbero ripredere i lavori che non dovrebbero subire altri stop.
Nel frattempo si sta anche verificando l'altezza della pavimentazione.
Il Comune ha, infatti, comunicato ai tecnici dell'Ente medesimo, che si è intenzionati a far tenere in quella piazza anche degli eventi spettacolari.
Questo presuppone non solo il montaggio di un palco importanhte ma anche il passaggio di camion di grande portata.
E così la pavimentazione prevista, non è più buona e bisognerà prevederne una che abbia uno spessore di almeno 8 centimetri.
La spesa dovrebbe lievitare ma forse non di molto atteso che ci sono moderni pavimenti con spessore di materiale nobile in superficie mentre quello che va nel terreno, molto più spesso, sarà di cemento compresso. Insomma i costi non dovrebbero essere esageratamente lievitati.
Infine, vediamo cosa succede e succederà alla famosa scuola "Federico Torre" (nella seconda foto in basso l'ultima immagine prima della sospensione dei lavori).
Sempre ieri c'è stata una riunione con l'impresa per definire il da farsi.
Ad essa ha preso parta anche il sindaco Mastella che ha sottolineato, diciamo con "forza", la necessità di giungere ad una variante condivisa per modo che riprendano subito i lavori fermi oramai da molte settimane.
C'erano alcuni prezzi che effettivamente rispetto al computo metrico del 2023 avevano subito una serie di aumenti, per quanto attiene al prezzario sugli infissi che riporta dei costi che poi alla fine non corrispondono a quelli di mercato.
C'è stato un improvviso aumento dell'alluminio che non si è potuto non riconoscere.
Trovato l'accordom in questa settimana che sta per cominciare dovrebbe essere firmata la variante sia dalla direzione dei lavori che da parte dell'impresa.
La variante a questo punto comincerà il suo iter amministrativo per l'approvazione.
Nel frattempo però con un ordine di servizio saranno ripresi i lavori partendo dalla necessità di pulire tutta l'area, l'intera area, dei terreni che non sono stati ancora mossi.
E qui è sorto un altro importante problema.
Si pensava di poter rimuovere del terreno, come sempre accade quando si procede agli scavi per le fondazioni, ed invece ci si è accorti che in quell'area, così vasta, sono stati sotterrati rifiuti edili frutto dell'abbattimento di altri palazzi.
Quali?
In zona non ce ne sono mai stati, sembra.
Lì essenzialmente dagli anni Cinquanta in avanti, si è costruito e non abbattuto.
Il riempimento di tutta l'area, che si pensava fosse stato fatto con terreno vegetale sulle fondazioni, è risultato invece essere stato fatto con questi residui di edilizia.
Potrebbero essere demolizioni derivanti addirittura dalle macerie di piazza Orsini?
Potrebbe essere tutto il materiale ricavato dall'abbattimento della tante casupole della piazza ordinato dal sindaco Lucio Facchiano?
Forse no, non ci sarebbero i tempi per questa ipotesi.
Facchiano fece questa pulizia a piazza Orsini nel 1972 mentre la scuola è stata eretta agli inizi degli anni Sessanta.
Ed allora?
Comunque sia, potrebbe trattarsi di altre macerie, sempre del Dopoguerra, che copiose si trovavano ancora in citta nei primi anni Sessanta.
Sta di fatto che ora tutto questo materiale, con le leggi di oggi, molto restrittive riguardo il suo smaltimento, dovrà essere tolto ed affidato ad una ditta specializzata per il suo smaltimento.
Non c'era nessun obbligo di deposito al Genio Civile, negli anni in cui nasceva la scuola "Torre", sia delle dichiarazioni sulle fondazioni che sul riempimento.
Le indagini fatte dopo l'abbattimento della scuola hanno anche dimostrato che i lavori fatti per la realizzazione dell'edificio erano stati estremamente scarsi al punto tale che il cemento si sbriciolava ed all'interno c'erano i ciottoli di fiume.
Il ferro rinvenuto era ottimo anche come spessore, ma questo non aderiva al cemento proprio per l'uso che era stato fatto, nell'impasto di un cemento già molto scarso, di questi ciottoli di fiume.
Anche il terreno è stato riscontrato nelle indagini preliminari, che non era buono e quindi nel progetto era stata prevista la realizzazione di pali di fondazione.
Già all'epoca della costruzione della scuola i tecnici scesero di quasi 5 metri per fare le fondazioni, le famose travi rovesce di cui tanto si è parlato, poi coperte con questo materiale di risulta di cui abbiamo detto.
Al momento è stato ritrovato solo materiale composto da cemento armato, mattoni, pietre ma nessun reperto storico.
Adesso c'è anche l'accordo sullo smaltimento di questi rifiuti edilizi e sul nuovo prezzo, quasi dieci volte di più,  atteso che non trattasi più di solo spostamento di terreno vegetale.
Insomma, ci è stato detto dai tecnici, questa era una scuola veramente con grandi problematiche.
La via per la ripresa ora è stata trovata e mentre la variante va avanti con l'ordine di servizio si può preparare il sito per le fondazioni.
La ripresa dei lavori, con l'asporto, come detto, di tutto questo materiale di risulta, avverrà nel giro di un paio di settimane.

  

comunicato n.170594




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 675744573 / Informativa Privacy