Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 296 volte

Benevento, 01-05-2025 18:19 ____
Calcio a 5, Serie A: Mano pesante del giudice sportivo nei confronti del Benevento 5 dopo i fatti accaduti contro il Pesaro
Porte chiuse fino al prossimo 30 novembre. Inibizioni per Antonio Collarile, Pellegrino Di Fede e Salvatore Passariello. La societa' si difende e ribadisce la propria estraneita' e quella dei dirigenti
Redazione
  

Mano pesante del giudice sportivo nei confronti del Benevento 5 a seguito dei fatti accaduti al termine della gara disputata al PalaTedeschi contro il Pesaro Calcio a 5.

Alla società è stata inflitta una multa di 5.000 euro oltre l'obbligo di disputare gare a porte chiuse fino al prossimo 30 novembre "perché nel corso del secondo tempo propri sostenitori rivolgevano frasi offensive e minacciose nei confronti degli occupanti la panchina avversaria.
Perché a fine gara, mentre le squadre avevano appena completato il saluto fair-play, il presidente e il vice presidente della società, Pellegrino Di Fede ed Antonio Collarile, si ponevano alla testa di un gruppo di 20 propri sostenitori e, dopo aver fatto indebito ingresso sul terreno di gioco, aggredivano alcuni tesserati della società avversaria ed in particolare infierivano sull'allenatore della squadra avversaria che veniva colpito ripetutamente con schiaffi, pugni e calci sia alla testa che al corpo causandogli dolore e conseguenze fisiche quale un ematoma alla fronte.
A tale aggressione prendeva parte attiva anche il dirigente accompagnatore in distinta, Salvatore Passariello nonché il responsabile del servizio d'ordine predisposto dalla Società.
L'allenatore in questione riusciva a sfuggire all'aggressione subita, che aveva assunto le caratteristiche di una vera e propria caccia all'uomo, solo grazie al tempestivo e determinante intervento dei due commissari di campo che, per salvaguardarne l'incolumità fisica, erano costretti a rinchiuderlo all'interno dello spogliatoio arbitrale non senza aver prima subito a loro volta alcuni spintoni e pugni alle spalle da parte dei predetti facinorosi, che provocavano ad entrambi lieve dolore.
A questo punto i predetti facinorosi si dirigevano presso lo spogliatoio riservato alla squadra avversaria ed iniziavano ad aggredire con le medesime modalità anche i giocatori e l'allenatore in seconda della squadra avversaria provocandogli conseguenze fisiche quali escoriazioni al volto ed un bernoccolo sulla fronte.
Tali comportamenti cessavano definitivamente dopo qualche minuto solo grazie all'intervento delle Forze dell'ordine che giunte presso l'impianto, unitamente ad un'autoambulanza, ristabilivano l'ordine e consentivano alla società ospitata di fare rientro in tarda serata in condizioni di sicurezza".

Per quanto riguarda i dirigenti, inibizione a svolgere ogni attività fino al 30 aprile 2026 ad Antonio Collarile "perché, non inserito in distinta ma riconosciuto personalmente dal direttore di gara, al termine della gara faceva indebito ingresso sul terreno di gioco e prendeva parte attiva insieme a sostenitori della propria società ad una aggressione in danno dei tesserati avversari colpendoli con calci e pugni.
Lo stesso, inoltre, cercava di aggredire fisicamente anche l'arbitro numero 2 senza riuscirvi in quanto prontamente bloccato dall'intervento di alcuni dirigenti.

Inibizione a svolgere ogni attività fino al 31 dicembre 2025 a Pellegrino Di Fede "perché, non inserito in distinto ma riconosciuto personalmente dal direttore di gara, al termine della gara faceva indebito ingresso sul terreno di gioco e prendeva parte attiva insieme a sostenitori della propria società ad una aggressione in danno dei tesserati avversari colpendoli con calci e pugni".

Inibizione a svolgere ogni attività fino al 31 dicembre 2025 a Salvatore Passariello "perché al termine della gara prendeva parte attiva insieme a sostenitori della propria società ad una aggressione in danno dei tesserati avversari colpendoli con calci e pugni".

Sulle decisioni assunte dal giudice sportivo, c'è stata la pronta replica della società sannita che ha così commentato: "Con riferimento ai fatti asseritamente accaduti in occasione della gara Benevento 5-Pesaro del 27 aprile 2025, valevole per la XI giornata di ritorno del Campionato Nazionale di Serie A Maschile stagione sportiva 2024/2025, la società Benevento 5 Ssd intende, anzitutto, sottolineare, con fermezza e decisione, l'assoluta estraneità dei propri dirigenti e tesserati, ivi compresi quelli indebitamente ed erroneamente indicati nella delibera del giudice sportivo di cui al relativo Comunicato Ufficiale della Divisione Calcio a Cinque, a qualsiasi comportamento provocatorio, minaccioso o, peggio ancora, violento, nei riguardi di chicchessia.
Lo scrivente club ha da sempre improntato ogni momento del suo agire, nell'ambito dell'ordinamento sportivo e della vita quotidiana, al massimo rispetto delle regole e dei principi di lealtà, correttezza e probità, come suffragato dal costante impegno nel sociale e dalle innumerevoli iniziative a favore delle persone più fragili e bisognose di aiuto.
Qualora, peraltro, qualche soggetto non riconducibile al sodalizio sannita si fosse reso, al termine della partita di cui trattasi, in qualche modo responsabile di gesti ed episodi più o meno deprecabili e stigmatizzabili, la presente società esprime, sin da ora, intransigente ed incondizionata condanna per gli stessi e manifesta ampia e concreta disponibilità a collaborare con le autorità istituzionalmente preposte, ai fini della individuazione e della punizione degli autori delle condotte in parola.
Nelle more, la compagine beneventana si è già attivata, sul piano giustiziale, per la tutela dei propri diritti e di quelli dei dirigenti inopinatamente coinvolti, mediante la proposizione di reclamo innanzi alla Corte Sportiva d'Appello Nazionale della Figc contro i provvedimenti sanzionatori statuiti in primo grado nonché attraverso la richiesta di intervento della Procura Federale per l'effettivo accertamento della verità, con riserva di qualsivoglia ulteriore azione nelle sedi opportune.
Tanto si doveva, a livello comunicativo, anche per evitare l'ingenerarsi di possibili strumentalizzazioni tendenti ad infangare il buon nome e l'immagine di chi ha fatto dello sport sano e pulito la stella polare del proprio operato".

comunicato n.170560




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 675799514 / Informativa Privacy