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Benevento, 31-03-2025 16:56 ____
Indizione di una tornata di consultazioni con tutti i portatori di interesse relativamente al "fine vita"
Nelle more dell'approvazione della legge nazionale in questione la fuga in avanti delle Regioni rischia di acuire gli squilibri, commenta il sindaco Clemente Mastella
Redazione
  

Sul disegno di legge in materia di "fine vita" disposto dal Consiglio regionale della Campania, interviene il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.
"E' di qualche giorno fa - scrive - la notizia del rinvio della discussione sul disegno di legge in materia di "fine vita" (proposta di Gino Abbate, consigliere regionale già mastelliano ed oggi del Pd ndr), disposto dal Consiglio regionale della Campania, con l'invito, opportunamente rivolto dal presidente De Luca ai presidenti delle Commissioni consiliari competenti, ad indire una tornata di consultazioni con tutti i portatori d'interesse.
In proposito, come emerso a Benevento, lo scorso 13 marzo, nel primo convegno nazionale promosso dal Cirb (foto) con l'Università del Sannio sul tema, è essenziale ribadire innanzitutto che "ogni vita è portatrice di una inalienabile dignità, indipendentemente dalle condizioni in cui si svolge" (secondo quanto afferma la Corte costituzionale) e che l'intervento delle Regioni non è né può essere determinante, anzi rischia di essere fuorviante.
Spetta primariamente al legislatore nazionale fissare il "punto di equilibrio più appropriato tra il diritto all'autodeterminazione e il dovere di tutela della vita umana" nella cornice precisata dalla giurisprudenza costituzionale in materia.
Nelle more dell'approvazione della legge nazionale in questione, la fuga in avanti delle Regioni, come dimostra su tutte l'iniziativa della Toscana, cui sono seguiti altri interventi al vaglio, tra l'altro, della conferenza dei presidenti delle Regioni, rischia di acuire gli squilibri e le tensioni tra gli enti territoriali e di aprire la strada ad una pericolosa deriva che condurrebbe i pazienti a migrare verso quelle Regioni che "favoriscano" un più agevole e rapido accesso al suicidio assistito. 
Occorre assicurare una rete di protezione strutturata e funzionale, con il potenziamento delle cure palliative e di saldi e uniformi sistemi di solidarietà su tutto il territorio del Paese.
Soltanto così il dovere di tutela della vita umana, soprattutto per le persone più vulnerabili, potrà essere garantito rispetto a possibili abusi e al facile dilagare di forme di pressione tali da indurre i più deboli a sentirsi un peso per gli altri e a farsi da parte per sempre".

comunicato n.169937




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