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Benevento, 30-03-2025 09:27 ____
Onorato Goglia trascorreva anche le ferie in Ospedale e ripeteva a tutti che le malattie purtroppo non vanno mai in vacanza
Lavorava sodo, sempre con dedizione e spirito di sacrificio, divenendo poi direttore della sezione di Microbiologia del laboratorio del "Rummo" che per lui era divenuto la seconda famiglia. Il limitato tempo libero lo trascorreva nei terreni di sua proprieta' nelle campagne torrecusane
Nostro servizio
  

E' di alcuni rappresentanti di un tempo del laboratorio analisi del "Rummo" che, questa domenica e la prossima, Peppino De Lorenzo rinverdisce il ricordo.
Oggi, infatti, parla di Onorato Goglia, mentre la prossima settimana si soffermerà su Pellegrino Iannella e Giovanni Pedicini.
"Onorato Goglia (nella foto di apertura), per diversi anni, fu biologo del laboratorio analisi del "Rummo".
Nacque a Torrecuso il 24 ottobre 1944 da una modesta famiglia, Giovanni e Michelina. Secondo figlio, dopo Luigi, di 7 anni più grande.
Frequentò il Liceo Classico della nostra città e, conseguita la maturità, si iscrisse alla facoltà di Scienze Biologiche all'Università di Napoli anche se, ad onor del vero, il suo sogno, non realizzato, fosse quello di diventare medico.
Si laureò nel 1974, dopo una pausa per il servizio militare, ed iniziò, poi, a lavorare insegnando matematica alla scuola media di Amorosi.
Nel 1977, sposò la sua fidanzata di sempre, Donata Iannella, dopo ben 12 anni di fidanzamento (nelle prime due foto in basso). Dal matrimonio nacquerò le sue adorate figlie, Michela e Titti (nella quinta foto in basso il matrimonio della figlia).
Dopo avere superato il concorso, iniziò la sua carriera di biologo, attento e disponibile, all'Ospedale "Rummo". Fu sempre attivo e presente, pronto a dare un aiuto a chiunque ne avesse bisogno.
Per lui anche le ferie (nella terza e quarta foto in basso nei rari momenti di vacanza) venivano trascorse in Ospedale ed a tutti era solito ripetere che le malattie non andassero mai in vacanza.
Lavorava sodo, sempre con dedizione e spirito di sacrificio, divenendo, poi, direttore della sezione di microbiologia del laboratorio che per lui era divenuto la sua seconda famiglia.
Per questo, continuò ad offrire il suo supporto e la innata professionalità anche a pensione raggiunta, lavorando senza compenso, quale volontario, fino al mese di dicembre 2019.
Nella sua vita, inoltre, non mancò neanche un lungo periodo dedicato alla politica, ricoprendo il ruolo di assessore, nonché quello di vicesindaco, al Comune di Torrecuso, paese ove era nato e sempre vissuto.
Adorava la sua comunità e trascorreva il limitato tempo libero nei terreni di sua proprietà, in definitiva, nelle campagne torrecusane.
Era uso dedicarsi alla coltivazione, nel modo più naturale e meno invasivo possibile, dei vigneti ed uliveti, dilettandosi così alla produzione di un buon vino, con la collaborazione dei suoi amici. Vino che, poi, dava in dono alle persone a lui più care rimanendo così orgoglioso di quanto era riuscito a produrre.
Nel contempo, Onorato Goglia fu un ambientalista convinto, animalista, nonché salutarista.
Era, infatti, solito fermarsi per strada a raccogliere una bottiglia abbandonata, salvava gli uccelli caduti dai nidi, li cibava fino a quando non riuscivano a spiccare di nuovo il volo, adottava i cani che trovava per strada.
Nei suoi terreni coltivava verdura, frutta, essendo lui convinto della massima "L'uomo è ciò che mangia" e, per questo, cercava solo di consumare prodotti genuini che gli offriva la sua terra.
Non era sua abitudine frequentare ristoranti o pizzerie ripetendo che il migliore ristorante fosse la sua casa.
Poi, nel 2018, nacque Andrea, il suo primo nipotino, tanto desiderato ed amato. Nel gennaio 2020, si ammalò, ma la sua vita, comunque, rimase incentrata su Andrea.
Due anni dopo, venne alla luce il secondo nipote, Alessandro (nell'ultima foto in basso), ma, purtroppo, a causa dell'aggravarsi della sua malattia, non potè godere appieno quest'ultimo.
L'8 dicembre scorso è andato via, presto, troppo presto, per quanti gli hanno voluto bene".

 

  

 

comunicato n.169915




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