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Benevento, 24-01-2025 16:08 ____
Il rafforzamento del Conservatorio e' un obiettivo strategico importante ma avviene al di fuori della pianificazione urbana e delle scelte di fondo
Tutto avviene in un quadro dove e' del tutto inesistente il transito lungo un percorso che dovrebbe appartenere alla politica e rappresentare l'elemento fondamentale per diffondere e realizzare una idea di citta'. Anche cose positive, vengono poste in essere nel disordine per definizione. Ci si dovrebbe interrogare anche riguardo la sottrazione di attrattivita', da un punto di vista dell'interesse turistico della citta', dopo l'acquisto dell'albergo
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Pasquale Viespoli (foto), già sindaco di Benevento e sottosegretario di Stato ai tempi dei fatti che va a ricordare, commenta l'azione amministrativa posta in essere dal Conservatorio "Nicola Sala" che ha acquistato l'ex albergo "Il Molino" al rione Pietà per farci la sede principale del suo Istituto. Una iniziativa certamente importante ma che si è mossa, così come tutta la vicenda della nuova collocazione dell'Unisannio nella stessa area, al di fuori di ogni contesto urbanistico ed obiettivo fissato per la città da chi è deputato a farlo e cioè dal Comune.
Il rafforzamento del Conservatorio, dice Viespoli, è un obiettivo strategico importante.
Tuttavia avviene in un quadro dove è del tutto assente la pianificazione urbana e cioè le scelte di fondo che dovrebbero appartenere alla politica e rappresentare l'elemento fondamentale per diffondere e realizzare una idea di città.
Questa mi sembra addirittura una ovvietà ma evidentemente solo per me.
In realtà, fino ad una certa epoca, la presenza dell'Univertità e del Conservatorio, la colloco in una fase che riguarda quello che ancora mi appare strano e che non riesco a spiegarmi e cioè il periodo, l'epoca in cui l'Università rinunciò ad una notevole dose di finanziamenti facendo altre scelte e non quelle individuate da un punto di vista urbanistico da parte della città.
Il periodo era quello del sindacato di Fauso Pepe con Filippo Bencardino rettore dell'Università ed io quale sottosegretario di Stato.
Fino ad allora avevamo l'obiettivo di espandere l'Università seguendo le indicazioni previste dalle aree nodali del Piano urbanistico.
Esse erano individuate, per rafforzare il Centro Storico e l'insediamento dell'Università, relativamente a piazza Duomo e piazza Orsini ed all'area nodale di Santa Clementina che, appunto, rappresentavano, da una parte il rafforzamento anche di servizi culturali nel Centro Storico attraverso l'intervento previsto per piazza Duomo ed Orsini ed il consolidamento del polo universitario attraverso l'intervento di riqualificazione dell'area di S. Clementina.
Dico questo, prosegue Viespoli, perché in quest'ultima area era previsto un insediamento universitario relativo a Scienze Biologiche con l'Orto Botanico ed anche un intervento molto lieve, tenendo conto del  potenziale rischio archeologico dell'area, e dunque di leggero impatto, per l'edilizia universitaria finalizzata alle residenze anche dei professori.
Il che si collegava all'intervento che riguardava l'ulteriore passaggio di Santa Clementina con il rione Libertà attraverso il Piano di riqualificazione urbana di quel rione.
Questi erano i cardini di quell'area che riannodava città e centro storico.
C'era poi l'altro che si completava con l'intervento dell'altra area nodale rappresentata dalla Rotonda delle Scienze nella parte alta della città.
Tutto questo o non è stato perseguito o è stato stravolto attraverso scelte in direzione di questa o di quest'altra area che non stavano e non stanno dentro la pianificazione strategica della città.
Questo è il punto.
Ed allora anche cose positive, vengono poste in essere nel disordine per definizione.
Questo è il dato.
Aggiungo che riguardo l'Università verrebbe da dire ma come, prima fai le strutture e poi i servizi attraverso la convenzione per il parcheggio a Rampa San Barbato?
E' un modo questo ben strano di agire anche perché qualcuno rivendica che quell'intervento si fa con le risorse che appartengono al Contratto di Quartiere deliberato quando io ero addirittura al Governo nazionale, quindi prima ancora ancora che diventasse sindaco Fausto Pepe. In quell'epoca furono finanziati due contratti di quartiere e che erano uno a Santa Maria degli Angeli e l'altro in un paese della provincia.
Entrambi, per capirci, rispondevano alla pianificazione del Programma di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio (Prusst).
Bisogna ricordarglielo ogni tanto all'attuale sindaco.
Fa gli interventi a Rampa San Barbato ed al Parco Fluviale, con i soldi del Contratto di Quartiere.
Ma al di là di questo, a Rampa San Barbato si fa una convenzione per mettere un'area a parcheggio in parte da destinare all'Università ed in parte ai residenti.
Di norma si fa contestualmente ed anche quello è il segno di un sintomo di scarsa programmazione.
Ho fatto riferimento a quei finanziamenti, prosegue Viespoli,perché essi non a caso riguardavano esattamente quelle area e cioè Santa Clementina e la Rotonda delle Scienze.
Rinunciò l'Università per fare l'intervento, poi realizzato, a contrada Pietà a via Dei Mulini.
Ancora oggi tutto questo mi è incompreso.
Non a caso ho spesso definite queste situazioni come azioni svolte più semplicemente da un'agenzia immobiliare...
Aggiungo, infine, per quanto riguarda poi l'operazione del Conservatorio, che parliamo dell'acquisizione di un albergo che ha smesso di lavorare ed è paradossale.
Da una parte chapeau al "Nicola Sala" ma dall'altra il decisore pubblico si dovrebbe interrogare perché questa è una sottrazione di attrattività da un punto di vista dell'interesse turistico della città, e questo è più che evidente.

comunicato n.168621




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