Si e' tenuta la prima di una serie di giornate di approfondimento sulla manovra di Bilancio del Governo Meloni
L'ha organizzata il Partito Democratico del Sannio che ha ospitato il responsabile Economia e Finanze della segreteria nazionale, Antonio Misiani
Redazione
Si è tenuta la prima di una serie di giornate di approfondimento sulla manovra di Bilancio del Governo Meloni e sulla continua marginalizzazione delle aree interne soggette sempre di più a spopolamento e crisi economica.
A Benevento, nella sede del Partito Democratico, il responsabile Economia e Finanze della segreteria di Elly Schlein, Antonio Misiani, e il segretario del Pd, Giovanni Cacciano, hanno incontrato ed ascoltato i rappresentanti del mondo del lavoro, delle imprese, del commercio, dei servizi, della cooperazione e dell'agricoltura la cui funzione è fondamentale per qualsiasi ipotesi di rilancio dello sviluppo socio-economico del Mezzogiorno, della Campania e delle nostre Aree interne in particolare.
"Un confronto vero e un fruttuoso scambio istituzionale - si legge nella nota inviata alla Stampa - affinché ognuno possa fare la sua parte contro questa legge inadeguata, ingiusta, recessiva, che penalizza il Paese e soprattutto il Mezzogiorno.
I contributi e le proposte emerse sono la prima tappa di un cammino di ascolto che il Partito Democratico intende mettere in campo per sviluppare ed allestire insieme un’ampia Alternativa Democratica nel paese".
A Sant'Agata dei Goti, in un'affollata Aula consiliare, il senatore Misiani, insieme ai dirigenti del Pd cittadino, ha esposto le proposte economiche del Partito Democratico per superare la gestione asfittica e priva di qualsiasi visione collettiva del governo delle destre.
"Un governo che, fatti alla mano - prosegue il comunicato - sceglie sempre gli interessi delle élites e delle corporazioni contro il popolo ed il ceto medio.
Valga, come esempio paradigmatico, il caso della spesa sanitaria.
Se come spesa complessiva l'Italia è ormai a livello più basso degli ultimi 20 anni, pari al 6,05% del Pil, è sulla spesa pro capite che si consuma la più tremenda ingiustizia dei giorni nostri, ai limiti del razzismo territoriale.
Oggi il governo italiano spende in sanità per un cittadino campano 322 euro in meno della media nazionale.
Un dato che fa rabbrividire e che andrebbe quotidianamente rinfacciato a ciascun parlamentare della maggioranza di governo eletto in Campania.
Ecco, infine, una sintesi delle proposte del Pd.
Sanità pubblica: azzerare la differenza di spesa sanitaria pro capite e spostare sul Fsn le risorse destinate all'accorpamento dei primi due scaglioni Irpef.
Istruzione e Ricerca: gratuità delle mense e dei libri di testo per la scuola dell'obbligo.
Lavoro e Salari: salario minimo, misure contro precarietà, Opzione donna.
Politica industriale per la conversione ecologica: rifinanziamento del Fondo automotive, del Fondo di garanzia Pmi e di alcune misure di politica industriale.
Diritti sociali e civili: congedo paritario a cinque mesi".
comunicato n.168497
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