Ex Inps: La centralita' del luogo e il danno oggettivo che la citta' sta subendo richiederebbe chiarezza da parte dell'amministrazione comunale
Tutto appare grande in questa storia: Le dimensioni del vecchio edificio, le grandi volumetrie in progetto, le immense ruspe che hanno provveduto alla demolizione, il grande nulla che ne e' conseguito, il profondo silenzio successivo, commenta Giuseppe Iorio
Redazione
Sulla questione legata al cantiere ex Inps di via Calandra, interviene Giuseppe Iorio (foto), ingegnere, di "Civico 22".
"Dopo il sequestro e il dissequestro lampo del cantiere, oramai due anni fa, l'edificazione delle nuove strutture abitative e commerciali - scrive - non sono state ancora avviate.
Tutto appare grande in questa storia: Le dimensioni del vecchio edificio, le grandi volumetrie in progetto, le immense ruspe che hanno provveduto alla demolizione, il grande nulla che ne è conseguito, il profondo silenzio successivo.
Ebbene, la centralità del luogo e il danno oggettivo che la città sta subendo richiederebbe, da parte dell'amministrazione comunale, la massima chiarezza: a che punto siamo, quali i passi successivi e quali i tempi di una possibile soluzione.
Non si può rimanere appesi per l'eternità alle sorti economiche della società costruttrice, né tantomeno si può pensare che l'amministrazione resti ignava in attesa degli eventi.
Se il Comune non informasse i cittadini, chiediamo che se ne faccia carico l'opposizione provando, per ora con l'informazione, a mettere fine al "ground zero" beneventano".
comunicato n.168402
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