Vietare ad un giovane di cantare una canzone napoletana durante una piacevole serata con karaoke rappresenta una bestialita' immensa
Sia la lingua napoletana che la canzone napoletana sono da anni patrimonio dell'Unesco ma secondo "l'innominabile fiorentino" si poteva cantare in tutte le lingue tranne che in napoletano, commenta Sergio Ferrara che ricorda anche le immagini della partita Fiorentina-Napoli
Redazione
Ci scrive Sergio Ferrara, che si definisce cittadino del sud nonché cittadino europeo, per commentare quanto raccontato da Pasquale Abbatiello (foto), un giovane di Benevento a cui, a Firenze, non sarebbe stato consentito di cantare una canzone napoletana durante una piacevole serata con karaoke.
"Caro direttore - si legge - sono rimasto fortemente impressionato dalla garbata denuncia del giovane Abbatiello per la sua incredibile e paradossale esperienza che lo ha visto protagonista in un locale di Firenze il primo dell'anno!
Vietare ad un giovane di cantare una canzone napoletana durante una piacevole serata con karaoke rappresenta una bestialità immensa nonché grande ignoranza da parte di un meschino omuncolo titolare di un locale fiorentino.
Sia la lingua napoletana che la canzone napoletana sono da anni patrimonio dell'Unesco ma secondo "l'innominabile fiorentino" si poteva cantare in tutte le lingue tranne che in napoletano.
A questo episodio raccontato dal giovane Abbatiello, aggiungo quanto avvenuto durante la partita di calcio Fiorentina-Napoli disputata nella serata di sabato a Firenze: Subito dopo il primo gol del Napoli alcuni tifosi partenopei sono stati allontanati dalla tribuna colpevoli di aver civilmente esultato... inoltre un giornalista di una emittente napoletana è stato allontanato dal capo degli steward (quale è il loro potere?) dallo Stadio come giornalista non gradito (perché forse la Fiorentina ha perso l’incontro) e inoltre questo prepotente omuncolo nonostante l’imponente stazza ha strappato dal collo del giornalista il suo accredito.
Il tutto è dimostrato dalle immagini televisive.
Si direbbe a Napoli: cose 'e pazz...!
Mi viene il dubbio che Pasquale Abbatiello abbia usato un appropriato termine quando ha scritto di discriminazione territoriale.
Una ultima riflessione: E' possibile che a Firenze culla della cultura e città affascinante si coltivi un becero e idiota atteggiamento anti meridionale?
Forse delle scuse da parte delle istituzioni toscane sarebbero molto gradite.
Così si presenta il 2025: Per dirla con la famosa esclamazione della sora Lella al secolo Elena Fabrizi.. Annamo bene!…"
comunicato n.168274
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