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Benevento, 01-01-2025 12:24 ____
Il declino della sanita' pubblica e' ormai diventato irreversibile e definitivo. Era iniziato alla fine del secolo scorso senza creare allarmi
Poi, Finanziaria dopo finanziaria, operati da tutti i partiti, ci sono stati tagli impercettibili ed infinfluenti e poi sempre piu' grandi. Solo dal 2010 al 2020 sono stati eliminati ben 37 miliardi di euro, commenta Piero Mancini lo sfacelo della sanita' pubblica
Redazione
  

Sulla situazione in cui versa la sanità pubblica, ci scrive Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - si legge - lo scorso 21 dicembre l'Ordine dei Medici di Benevento ha organizzato un convegno dal titolo: “Declino della sanità pubblica: Sfide e prospettive per il territorio e gli ospedali”.
Un convegno importante, di grande spessore etico-sociale, organizzato in un giorno poco felice con tutti affaccendati nell'acquisto di regali.
Anche molto in ritardo: Il declino della sanità pubblica è ormai diventato irreversibile e definitivo.
Il declino è iniziato alla fine del secolo scorso in modo soft, senza creare alcun allarme sociale, utilizzando la famosa metafora della rana bollita.
Tagli prima quasi impercettibili e ininfluenti, poi sempre più grandi.
Finanziaria dopo finanziaria, operati da tutti i partiti. Solo dal 2010 al 2020 sono stati tagliati ben 37 miliardi di euro.
Utilizzando motivi risibili, amplificati in modo complice dai media, e strumentalizzando piccole criticità.
Per perseguire una precisa strategia, non dichiarata e camuffata, si voleva continuare nell'obiettivo di diminuire le risorse per far crescere i problemi, da anni già molti evidenti, presenti nella sanità pubblica.
Scientemente si è impedito l'assunzione di chirurghi, anestesisti e infermieri.
Non si sono acquistati macchinari migliori e le liste dei pazienti in attesa di analisi e operazioni si sono allungate in modo scandaloso.
Negli anni, la sanità privata e convenzionata è cresciuta a dismisura, mentre in Calabria, per correre ai ripari, gli Ospedali utilizzano 50 medici cubani e per sopperire alla forte carenza di infermieri ne dovrebbero arrivare, in gran numero, dall'India.
Una contingente inversione si è avuta solo negli anni della pandemia: Furono trovate all'improvviso risorse in gran quantità.
Passata l'emergenza pandemica, con annessa estesa ipocrita retorica, siamo tornati alla vecchia strategia di punire la sanità pubblica per poi agitare e denunciare inefficienze in funzione delle campagne elettorali.
Coloro che dal centro, con i tagli, provocano l'aumento dei problemi sui territori periferici li denunciano per incassare voti e consensi.
Un gioco chiaro e pubblico, sporco e immorale, purtroppo dal grande profitto, in termini di pubblica immagine.
Quindi, pur apprezzando lo sforzo organizzativo, non posso non sottolineare l'oggettivo ritardo.
Ricordo che il suo giornale, nel 2015, ha ospitato tre interventi con cui evidenziavo i molti e gravi problemi generati dai tagli di risorse alla sanità pubblica anche nella nostra città.
Per rimediare, l'Ordine dei Medici di Benevento potrebbe approfondire la problematica, non limitandosi alla sola denuncia.
Si potrebbe approfondire la questione collegandola all’analisi economica generale.
Ovvero, il declino e il degrado è stato voluto e imposto dal sistema economico neoliberista, a tutti i politici che si sono succeduti alla guida dello Stato e dei Governi, che persegue l'obiettivo di privatizzare sanità, acqua, istruzione, trasporti ed altro.
Potrebbero organizzare una giornata di studio con l’economista Emiliano Brancaccio, autorevole e molto stimato, nel mondo accademico, studioso del neoliberismo e delle disumane distorsioni conseguenti.
Nel nostro Paese e nel mondo.
Sarebbe un convegno di spessore nazionale, per fare luce sul più grande scandalo italiano che incide tragicamente sul diritto costituzionale alla salute e sul lavoro di tutti coloro che operano nel tanto delicato settore della sanità pubblica".

comunicato n.168217




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