Il Partito Democratico sannita con il segretario Giovanni Cacciano difende l'operato del presidente della Regione Vincenzo De Luca
Le comparazioni sulla Sanita' vanno fatte a parita' di risorse. E qui che viene meno l'intervento dei rappresentanti parlamentari sanniti che per questo non possono pontificare. Questi, spesso, non hanno il senso del ridicolo. Giuseppe Ruggiero a proposito delle forze in campo alla Provincia ha detto che se si lascia fare e' perche' ciascuno ha qualche cazzariello del suo da tutelare. Giovanni De Lorenzo annuncia la riunione della Commissione Cultura sui mercatini di Natale e sull'annullato concerto di fine anno
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Il Partito Democratico è in salute, in buona salute, è stato detto, e si appresta ad affrontare l'impegnativo appuntamento delle elezioni regionali e lo fa dopo aver sepolto l'ascia di guerra che lo ha visto confrontarsi in maniera decisa e senza sconti contro il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Poi d'un tratto le cose sono cambiate repentinamente ed oggi il Partito Democratico sannita è uno dei più convinti sponsor di De Luca alle prossime elezioni.
Ovviamente, nel presupposto che muterà l'atteggiamento di chiusura anche da parte del Pd nazionale che di De Luca non ne vuol sentir parlare, altrimenti bisognerà valutare bene che fare anche in ragione del fatto che il partito, a livello regionale, è ancora commissariato.
Questo nodo, forse decisivo per le sorti delle elezioni, verrà al pettine nei prossimi mesi quando si decideranno definitivamente le candidature.
L'argomento è stato sfiorato nel corso della Conferenza Stampa di fine anno che si è tenuita nella sede del partito e che è stata aperta dal segretario provinciale Giovanni Cacciano.
Ci lasciamo alle spalle un anno complicato, ha esordito Cacciano.
E' stato ed è il tempo di guerra in Europa e l'inasprimento del teatro del conflitto in Medio Oriente.
C'è stato anche il rafforzamento delle Destre ma con il Pd che ha fatto un balzo in avanti di un 5%.
Nel Sannio siamo passati alle ultime elezioni europee dai 17mila voti delle politiche ai 18mila con un incremento del 3% pur non avendo candidati locali impegnati alle europee.
Anche per quanto riguarda il tesseramento, ha proseguito Cacciano, abbiamo superato i momenti stantii considerando anche il fatto che per tre mesi non è stato possibile agire sulla piattaforma che è tornata operativa solo lo scorso ottobre.
La rinnovata capacità attrattiva del nostro partito, ha proseguito il segretario, si è manifestata all'inizio dell'anno con il botto del passaggio di Gino Abbate e Francesco Farese.
Siamo stati un partito protagonista anche nel rinnovamento dei componenti dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia (Anci) sia della Campania che a livello nazionale.
Un anno, quello che sta per conludersi, che ha visto poi la riorganizzazione della Festa dell'Unità, unica Federazione in Campania, quella di Benevento, ad averla proposta e con una discussione sulle aree interne.
Cacciano ha quindi difeso l'operato del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, riguardo la Sanità, argomento di sua specifica ed esclusiva competenza e sul quale è costantemente attaccato viste le condizioni in cui si trova, ed ha detto che la spesa pro-capite in Italia è di 2.300 euro mentre in Campania è di 1.837 euro e quindi le comparazioni vanno fatte a parità di risorse.
E qui che viene meno l'intervento dei rappresentanti parlamentari sanniti che per questo non possono pontificare sulla Sanità in Campania.
Questi, spesso, non hanno il senso del ridicolo, ha concluso Cacciano.
La parola è quindi passata a Giovanni De Lorenzo per una relazione sul lavoro svolto a Palazzo Mosti dal gruppo del Pd.
In tre anni di consiliatura siamo rimasti compatti come il primo giorno anzi c'è stata l'integrazione di Francesco Farese che ci sta dando una grande mano (De Lorenzo si riferisce evidentemente ad "Alternativa per Benevento", che include anche il Pd ma non solo, visto che Farese non ha mai aderito al gruppo consiliare del Pd pur avendo in tasca la tessera del partito. Se così è De Lorenzo ha omesso di ricordare l'abbandono di Antonio Picariello eletto nella lista di Luigi Diego Perifano, "Città Aperta" e che dall'opposizione cui lo aveva relegato il voto popolare è passato con la maggioranza mastelliana).
In Commissione siamo in pochi a partecipare in presenza, ha proseguito De Lorenzo, ma quelli che ci sono svolgono un importante ruolo di controllo nonostante la carenza della documentazione e così siamo stati in grado di evidenziare anche errori amministrativi che peraltro sono continui.
Ci siamo dovuti anche rivolgere al prefetto per la mancata convocazione di Consigli comunali da noi richiesti.
De Lorenzo ha quindi evidenziato le scelte approssimative dell'Amministrazione relativamente anche sul piano traffico inefficiente, relativamente ai cantieri di lavoro avviati in questi mesi, traffico aggravato poi dalla chiusura del Terminal degli autobus extraurbani.
Un passaggio veloce è stato fatto anche sull'insediamento Solitek che sin qui è stato solo uno spot pubblicitario, a ridosso delle elezioni, per Mastella.
Lunedì 30 dicembre ci sarà la Commissione Cultura, da noi richiesta, per parlare della presenza e dell'immediata scomparsa dei mercatini di Natale a piazza Orsini e del concerto di fine anno prima annunciato e poi annullato.
Cacciano si è inserito per dire che il Pd tra gennaio e febbraio prossimi aprirà addirittura nuove sedi di Circolo a Cusano Mutri, a Buonalbergo e Solopaca e forse qualcosa ci sarà anche tra Arpaise, San Leucio del Sannio e Ceppaloni.
La parola è quindi passata a Giuseppe Ruggiero per il resoconto del Pd in Consiglio provinciale.
E' come se fossimo stati fermi ad agosto del 2018 (all'incendio dello Stir di Casalduni ndr) riguardo il ciclo dei rifiuti governato dal civismo mastelliano.
In questo settore si è stati inconcludenti con un Ato incapace di programmare e così è anche per il ciclo integrato delle acque.
Dopo dieci anni dalla terribile alluvione del 2015 non è stato tolto un solo sedimento dal fiumi del Sannio.
Insomma, rifiuti, acqua, sicurezza dei fiumi in grande affanno, ha detto Ruggiero.
C'è stata poi la pagliacciata della Solitek e siamo alla pagliacciata della pagliacciata anche con l'intervento del Centrodestra.
Posso sottoscrivere che questo investimento non si farà mai.
Il tutto è completato poi dalla vicenda della realizzazione del campo da golf.
Se si leggono le osservazioni prodotte al progetto dalla Regione Campania ci si renderà conto di come non ci sia proprio intenzione ad agire per questo non c'è risposta.
Siamo a gesti incomprensibili nel campo degli insediamenti come i 300 ettari impegnati a Puglianello (il paese dove è sindaco Francesco Rubano ndr) nel piano industriale.
Tornando all'Amministrazione Mastella bisogna dire, ha concluso Ruggiero, che tutto quello che ha annunciato è rimasto appeso.
La sua strategia è mettere solo la palla in campo.
Riguardo il Consiglio provinciale del prossimo 30 dicembre, Ruggiero ha detto che il modo per non far tenere la seduta c'è, basta non presentarsi in Aula.
Dobbiamo uscire dalle ambiguità. Se qualcuno resterà in Aula è perché ha avuto o ha chiesto qualcosa.
Dicono di essere partiti contro il mastellismo, ma non è così anche se mi rendo conto che non possiamo chiedere a tutti di essere intelligenti.
Comunque sia, lunedì vedremo chi resta in Aula avendo così un atteggiamento ambiguo.
La verità è che la colpa è anche di noi sindaci se si continua a tenere una Provincia che non ci fa parlare sugli argomenti più importanti e lo si fa perché ciascuno ha qualche cazzariello del suo da tutelare.
La parola è quindi passata a Gino Abbate per le conclusioni.
Il consigliere regionale ha detto che in questo periodo sta combattendo contro la calamità della noia.
Si perde sulla lotta di classe che non c'è più e questo si traduce in un solo 40-45% degli aventi diritto che va a votare.
Sulla Sanità, ha proseguito Abbate, il problema non è solo quello della quota pro-capite ma di una frattura che è datata al 1978 da quando cioè non si investe più nel pubblico.
La battaglia da fare è quella di capire che tipo di territorio vogliamo costruire considerando che siamo una provincia debole.
L'ascensore sociale si è interrotto.
Noi stiamo cercando di fare il possibile sostenendo il Conservatorio nell'acquisto dell'Hotel "Il Molino" che produrrà 250 posti letto ed una mensa unica anche per l'Università:
Rimane la Regione il fulcro della politica ed occorrerebbe che questio modello di gestione fatto da De Luca potesse essere addirittura esportato, ha concluso Abbate.
Nello spazio riservato alle domande dei giornalisti, abbiamo riproposto anche qui, al Pd e lo rifaremo alla conferenza Stampa di Forza Italia dopo averlo rivolto già a Fratelli d'Italia, e cioè come si comporteranno i due consiglieri provinciali alla seduta del parlamentino sannita del prossimo 30 dicembre?
Saranno nuovamente assenti, auspicando che lo facciano anche Forza Italia e Fratelli d'Italia in modo da non far tenere la seduta, o entreranno in Aula e decideranno argomento per argomento come ci hanno detto in consiglieri di Fratelli d'Italia?
C'è all'ordine del giorno il Documento Unico della Programmazione. Farlo passare significherebbe votare il programma politico dell'Amministrazione mastelliana.
Insomma alla Rocca è cambiata o no la maggioranza? Che segnale si intende lanciare agli elettori?
Si ricorda che ora le forze in campo sono di 5 mastelliani e di 6 della ex opposizione ora maggioranza composta da due consiglieri per parte, del Pd, di Fratelli d'Italia e di Forza Italia.
Il Partito Democratico, ci ha subito risposto Ruggiero, è coerente e non tocca a noi fare chiarezza.
Ricordo solo che Carmine Agostinelli, nel momento in cui ha lasciato i mastelliani per passare con Fratelli d'Italia ebbe a dire: Ho il fegato amaro...
Se si resta in Aula vuol dire che si attende qualcosa con atteggimenti ambigui che non ci appartengono. Le loro posizioni se sono coerenti ce lo dovranno dire.
Ruggiero aveva concluso la sua risposta quando è nuovamente intervenuto per dire: Se però vogliamo entrare in Aula per votare contro i provvedimenti finanziari e senza ambiguità, noi ci siamo.
Ultimata la conferenza Stampa c'è stato il veloce allestimento della tavola con abbondanti portate a cui ha contribuito anche Umberto Del Basso De Caro presente assieme a sindaci ed amministratori locali.
comunicato n.168166
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