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Benevento, 18-12-2024 12:49 ____
Calcio, Serie C: Alla fine ha prevalso il buon senso nella vicenda che ha riguardato il difensore del Benevento Biagio Meccariello
Nei confronti del tesserato giallorosso era stato emesso un provvedimento di Daspo per quanto accaduto a Crotone. La Questura del centro calabrese ha poco dopo archiviato il tutto
Redazione
  

Alla fine ha prevalso il buon senso nella vicenda che ha riguardato il difensore del Benevento Calcio, Biagio Meccariello (foto).
La Questura di Crotone, infatti, aveva emesso un provvedimento di Daspo nei suoi confronti per la durata di un anno poiché, nel corso dell'incontro Crotone-Benevento del 31 ottobre scorso, valevole per il campionato di Serie C svolto allo Stadio comunale "Ezio Scida", nei pressi della panchina ospite, si era reso protagonista del lancio di una bottiglia colma d'acqua in direzione del settore "Curva Sud" destinato ai tifosi locali.
Un provvedimento che comunque non avrebbe avuto conseguenze sull'attività lavorativa del calciatore che avrebbe potuto entrare negli impianti sportivi nello svolgimento della propria professione ma non nella qualità di spettatore.
Una situazione, questa, che è stata poi rivista sempre della Questura del centro calabrese che ha archiviato il provvedimento, senza ulteriori conseguenze.
Per completezza d'informazione, ecco la nota ufficiale diffusa: "Il questore di Crotone ha emesso un provvedimento di Daspo per la durata di un anno a carico di un calciatore del Benevento.
Nei fatti, il 31 ottobre 2024, durante l’incontro tra l'Fc Crotone e il Benevento Calcio, valevole per il campionato di "Lega Pro - girone C" presso il locale Stadio comunale "Ezio Scida", nei minuti di recupero del secondo tempo, l'atleta della compagine sannita, nel campo di gioco, nei pressi della panchina assegnata alla squadra ospite, si è reso autore del lancio di una bottiglia colma d'acqua in direzione del prospicente settore denominato "Curva Sud", destinato ai tifosi locali.
Tale condotta, palesemente antisportiva, è stata ritenuta partecipativa ad episodio di violenza verbale, minaccia e intimidazione, tale da porre in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica, peraltro refertata dalla Federazione e sanzionata dal giudice sportivo, con la squalifica dell'atleta.
Il provvedimento in questione, pone il divieto al calciatore di accedere agli impianti sportivi quale mero spettatore, mantenendo salvo, l’accesso dell'interessato alle strutture nell’ambito dello svolgimento della propria attività lavorativa in qualità di calciatore professionista.
L'Autorità di Pubblica Sicurezza, ha inteso stigmatizzare il comportamento scorretto del militante la squadra iscritta alla Lega Pro, anche alla luce dell'esempio di fair play che dovrebbe essere trasmesso alle nuove generazioni che seguono il nobile sport del calcio".

comunicato n.167993




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