Manifestazione per celebrare il centenario dalla nascita di monsignor Nicola Vigliotti
Presentata della ripubblicazione del suo primo studio critico-letterario "Appiano Buonafede e il Sonetto - Ritratto nel Settecento" alla presenza dell'assessore regionale al Turismo, Felice Casucci
di Fioravante Bosco
Nello storico Palazzo Massone a San Lorenzello, si è tenuta, a cura dell'Ente Culturale San Lorenzo Martire "Nicola Vigliotti" di cui è presidente Alfonso Guarino, la manifestazione per celebrare il centenario della nascita di monsignor Nicola Vigliotti con la presentazione della ripubblicazione del suo primo studio critico-letterario "Appiano Buonafede e il Sonetto - Ritratto nel Settecento".
Dopo i saluti del sindaco, Antimo Lavorgna, il quale ha preannunciato ai presenti che lunedì prossimo si recherà dal prefetto Raffaela Moscarella per ricevere buone nuove sul possibile impianto di videosorveglianza del paese, il coordinatore dei lavori, Lucio Rubano ha voluto sottolineare che monsignor Nicola Vigliotti è stato preside del liceo Classico "Luigi Sodo" di Cerreto Sannita dal 1971 al 2012, anno in cui morì.
Rubano ha letto un pezzo della prefazione del luglio 1967 che l'allora sacerdote don Nicola Vigliotti aveva scritto in occasione della prima pubblicazione dello studio: "Un caso fortuito, lo confesso, e non altro, mi ha spinto a pubblicare questo modesto lavoro.
Ero libero da impegni scolastici quella mattina e mi raggiravo tra le vie anguste, ma così calde di vita del mio paese, entrando ed uscendo dalle ancor numerose botteghe artigiane, dirette da "maestri d’arte" capaci di destare l’invidia dei maestri di città. In una di esse, una sartoria, vidi, tra gli altri, un librettino, vecchio e sgualcito che attirò subito la mia attenzione. Lo presi tra le mani, ne lessi il titolo, la data di stampa; cominciai a divorarlo con avidità e me ne innamorai.
Così, concepii l'idea di pubblicare i "Ritratti poetici, storici e critici di vari uomini di lettere", di Appio Anneo De Fada Cromaziano, che è poi fra’ Tito Benvenuto Buonafede".
Sempre il coordinatore Rubano ha poi letto un pensiero del presidente onorario dell'Ente Culturale Luciano Lombardi, giornalista: "Senza gli studi appassionati di questo sacerdote (Vigliotti) colto, intelligente, umanista, educatore, innamorato della sua terra e della sua gente, San Lorenzello sarebbe negli elenchi dei tanti borghi squallidi e desertificati del Mezzogiorno, della Campania, del Sannio".
Sono poi scorsi, l'uno dopo l'altro, gli interventi di Alessandro Masella, chirurgo e appassionato di filosofia con all'attivo 27 pubblicazioni di carattere filosofico-letterario; di Emilio Bove, medico e scrittore, vincitore del premio nazionale "Olmo" nel 2009 con il romanzo storico "L'ultima notte di Bedò"; di Igino De Masi, appassionato di storia e letteratura, docente di filosofia ad Aversa (Caserta).
Alfonso Guarino, presidente dell’Ente Culturale "Vigliotti", nel suo breve intervento di saluto ha rimarcato che "i libri di don Nicola segnano il cammino di una comunità meridionale che affonda le radici nei secoli passati.
L'Ente Culturale, che porta il suo nome, sta ricordando, soprattutto alle giovani generazioni, chi siamo stati e chi siamo".
L’intervento conclusivo è toccato a Felice Casucci, professore di diritto privato comparato all'Università degli Studi del Sannio ed assessore al Turismo della Regione Campania, il quale così si è espresso: "Questo libro per don Nicola Vigliotti più che rappresentare un’immedesimazione soggettiva rappresenta un'immedesimazione oggettiva perché quella passione per la letteratura, anche un po' fine a se stessa, lo porta a considerare, tra i sessanta personaggi raffigurati dall'erudito, teologo e monaco celestiniano Appiano Buonafede, quelli che gli sono apparsi interessanti dal punto di vista della notorietà o della originalità di vita e di pensiero, redigendo note di carattere storico-illustrativo, al fine di mettere in luce la vita indifferente che il sonetto-ritratto ebbe nel '700, fatto che i manuali di letteratura ignorano o tengono in ben poca considerazione.
In un tempo così povero di slanci energetici e di amore patrio verso le comuni origini del pensier nobile e inclusivo, quest'opera è una boccata d’ossigeno".
Infine, è stato presentato il bando della II edizione del Premio nazionale di letteratura storica "Nicola Vigliotti" che vedrà l’assegnazione dei premi finali il prossimo 21 giugno.
comunicato n.167594
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