Mastella respinge ogni suo coinvolgimento nella vicenda della Solitek. Ma quali baroni e duchi. Il Tavolo se lo facessero a Roma, io che c'entro?
Luigi Bocchino segretario provinciale della Lega pero' lo bacchetta. Quando l'iniziativa era in auge egli ne trasse un enorme vantaggio politico. Intuendo i risvolti che ci sarebbero stati anche sui 327 dipendenti da assumere, fece una mega presentazione a Palazzo Mosti. Ora che la cosa sembra essere sfumata, non ne sa piu' nulla e si toglie di mezzo. Questo e' Mastella
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Ma quali baroni e duchi, ha risposto seccato il sindaco Clemente Mastella alla domanda rivoltagli dai giornalisti all'uscita dalla presentazione del libro "Il ragazzo dai pantaloni rosa" (nella foto un momento della manifestazione al Teatro del Collegio de la Salle) a proposito della vicenda della Solitek e della richiesta fatta da Luigi Barone, fidato e potente uomo mastelliano e presidente del Consorzio Asi ai tempi proprio della presentazione della iniziativa della Solitek che intendeva impiantare una fabbrica a Benevento, nell'area di Ponte Valentino, per la produzione di pannelli fotovoltaici ed annessi, mastelliano prima prima di passare alla Lega, il quale ha chiesto che Mastella si facesse promotore di un Tavolo attorno al quale riunire tutti i soggetti sin qui coinvolti nella vicenda per cercare di salvare il salvabile.
Non sono io quello che dà i soldi, ha proseguito Mastella.
Io sono solo quello che ospita e faccio volentieri quello che posso e che è nei miei poteri ma non sono io che investo.
In questo campo peraltro è la Cina a farla da padrone.
Se un oggetto costa 10 per noi, la Cina lo fa costare 0,10.
Ed allora che dire, tra Barone e gli altri hanno loro i rappresentanti del Governo io non ho nessuno nell'Esecutivo. Chiamassero i loro parlamentari.
Chiedono a me ed a che titolo?
Sono andato a parlare anche con l'ambasciatrice lituana.
Poi ho parlato con il mio amico che è il nipote del presidente Mattarella, Bernardo Mattarella amministratore delegato di Invitalia ma se non ci sono le condizioni non dipende da me.
Quando poi abbiamo parlato noi con Mastella, gli abbiamo detto che ci è parso di capire che Barone avesse chiesto solo un Tavolo intorno al quale riunire tutti i soggetti per modo da vedere di salvare il salvabile.
Ma Mastella non condivide questa iniziativa del "suo" Barone.
Lo andassero a fare a Roma questo Tavolo, al Ministero di Urso che ha dato peraltro il finanziamento alla Solitek mica l'azienda ha avuti da me.
Se mi invitano ci vado ovviamente come quando ho assistito alla firma degli atti ma non altro.
Io ho anche chiamato il ministro Urso, ma non mi ha più risposto al telefono.
Ho evitato di fare polemiche perché la cosa è ancora in piedi ma è a loro che si devono rivolgere e non a me.
La crisi è di settore.
Ho anche proposto a Mattarella di parlare con Flavio Cattaneo, amministratrore delegato dell'Enel che ha una iniziativa simile a Catania, per verificare se potessero subentrare loro ma sembra che non ci sia interesse.
La verità è che se non saranno imposti i dazi contro la Cina, non c'è nulla da fare.
Non c'è concorrenza leale sul costo del prodotto finito.
Sin qui Mastella nel colloquio avuto con noi.
Ad intervenire nella vicenda è però anche il segretario provinciale della Lega, Luigi Bocchino, il quale ci ha detto che Mastella in tutte le cose non può pretendere di prenderne solo il buono.
Oggi dice che il Tavolo si deve fare a Roma e che lui non ha nessuna competenza in merito.
Insomma si defila.
A Mastella però ricordo che quando l'iniziativa era stata lanciata, egli vi aveva tratto un enorme vantaggio politico.
Intuendo i risvolti che ci sarebbero stati anche sui 327 dipendenti da assumere, ha fatto una mega presentazione a Palazzo Mosti.
Ora che la cosa sembra essere sfumata, non ne sa più nulla e si toglie di mezzo.
Questo è Mastella, ha concluso con noi Bocchino.
comunicato n.167547
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