Sottoposti a controllo due distributori stradali di carburante per verificare la qualita' del prodotto commercializzato
L'accertamento della Guardia di Finanza ha consentito di rilevare, in entrambi i distributori controllati, la presenza di un'infiammabilita' non rientrante nei limiti imposti per legge che ha fatto immediatamente scattare l'apposizione dei sigilli a 3 serbatoi di carburante contenenti complessivamente oltre 8.000 litri di gasolio
Redazione
E' stata eseguita un'operazione congiunta tra l'Ufficio delle Dogane di Benevento ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, nel corso della quale sono stati sottoposti a controllo due distributori stradali di carburante per verificare la qualità del prodotto commercializzato e per riscontrare l'eventuale utilizzo di additivi non consentiti dalla legge.
L'intervento è stato realizzato con squadre composte da funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e militari del Gruppo di Benevento incaricate di prelevare campioni di carburante che, grazie all'impiego del Laboratorio Mobile dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Napoli, sono riuscite ad appurare, in modo estemporaneo e direttamente in loco, le qualità chimiche dei prodotti petroliferi prelevati.
Questa prima analisi ha consentito di rilevare, in entrambi i distributori controllati, la presenza di un'infiammabilità non rientrante nei limiti imposti per legge che ha fatto immediatamente scattare l'apposizione dei sigilli a 3 serbatoi di carburante contenenti complessivamente oltre 8.000 litri di gasolio ed agli erogatori ad essi collegati.
L'esame suppletivo eseguito sui campioni dal Laboratorio Chimico di Roma dell’Agenzia e delle Dogane e dei Monopoli, ha confermato l'esito dei primi accertamenti.
Pertanto, i tre serbatoi interrati, contenenti complessivamente oltre 8.000 litri di gasolio per autotrazione adulterato e le colonnine di erogazione ad essi collegate, sono state poste sotto sequestro, mentre i due rappresentanti legali sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Benevento e dovranno rispondere dei reati di "detenzione di prodotti ottenuti da fabbricazioni clandestine o da miscelazioni non autorizzate", e "frode in commercio", anche se nessun giudizio di colpevolezza può essere espresso fintanto che non sia stata emessa una sentenza irrevocabile di condanna.
L'intervento conferma il continuo impegno che l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza mettono in campo ai fini del contrasto alle frodi alle accise, testimoniato anche dal recente Protocollo d'intesa firmato dai vertici delle due amministrazioni.
comunicato n.167496
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