Si e' svolta la 41esima edizione della maratona di Atene. Tra gli oltre 17.000 atleti giunti al traguardo c'e' stato Andrea Lanzalone
Il beneventano, gia' dirigente del Comune di Benevento, e' oramai giunto alla sia trentesima fatica. Con questa sua passione ha girato il mondo "di corsa" dal Giappone agli Emirati Arabi, dalla Islanda alla Russia, dalla Groenlandia alla Finlandia, dagli Stati Uniti a Capo Nord ma quella di oggi e' stata la piu' difficile
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Si è svolta la quarantunesima edizione della Maratona di Atene.
Nel circuito, la Maratona di Atene è conosciuta come "l'autentica", perché è organizzata sullo stesso percorso che Filippide compì di corsa (si immagina con calzari da soldato e sicuramente senza ristori lungo il percorso) dalla città di Maratona all'Acropoli di Atene per annunciare la vittoria sui Persiani nel 490 a.C. e, secondo Plutarco, arrivato ad Atene avrebbe pronunciato la celebre frase "abbiamo vinto" e sarebbe poi morto per lo sforzo.
Nell'epoca moderna la maratona fu inserita proprio nei Giochi Olimpici di Atene del 1896, i primi dell'era moderna, e fu fortemente voluta da Pierre De Coubertin e dai greci, molto legati a questa gara.
Tra gli oltre 17.000 atleti giunti al traguardo, a difendere i colori della Telesia Running team c'è stato Andrea Lanzalone, ormai giunto alla sua trentesima fatica che, con questa sua passione, ha girato il mondo "di corsa" dal Giappone agli Emirati Arabi, dalla Islanda alla Russia, dalla Groenlandia alla Finlandia, dagli Stati Uniti a Capo Nord.
Abbiamo sentito il podista beneventano per un commento su questa sua ennesima fatica.
"Questa, delle trenta maratone che ho corso negli ultimi dieci anni - ha detto - è senz'altro stata la più difficile, per via di un percorso in salita per quasi 25 dei 42 chilometri, che poco si presta ad uno sforzo così prolungato.
Però è la maratona che emoziona più profondamente, per la statua della Vittoria (la Nike) prima della partenza dà, a vederla, i brividi, e per la storia che lega questa gara ad un gesto davvero epico compiuto da un valoroso guerriero: ed ogni atleta che corre su quel percorso, oggi, dopo oltre 2.500 anni, non può che sentire fortemente l’eco di quella storica impresa.
I greci, poi, la sentono in modo unico.
Tutto il percorso della Maratona ad Atene è stato un susseguirsi di βραβο (bravo) παμε (andiamo), i cittadini di Atene hanno riempito le strade di questa magnifica città ed hanno incitato con decisione gli oltre 20mila maratoneti che hanno sfidato un sole cocente ed un vento gelato, oltre alle lunghissime salite, per emulare Filippide.
Ogni gara è bella e ogni gara ti insegna qualcosa di te ma ti dice molte più cose del tuo stato di forma, magari scalfito dalle lunghissime passeggiate fatte il giorno prima della gara che incidono sulle tue prestazioni.
La maratona ti guarda dentro e ti insegna a guardarti dentro e soprattutto, per dirla con un frammento di una poesia di Saffo "ἰοίην", che tradotto significa "che io possa andare oltre".
Oltre la corsa, oltre la stanchezza, oltre la stessa vita.
La Maratona di Atene insegna ad andare oltre".
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