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Benevento, 20-10-2024 12:26 ____
Al lavoro per la 35esima edizione del "Presepe Vivente di Pietrelcina" che si terra' dal 27 al 29 dicembre prossimi
Circa 200 persone di ogni fascia d'eta' sono impegnate nel corso delle tre serate per offrire attrazione, scenografie, luoghi favolosi, quadri idilliaci familiari e quanto altro per entusiasmare e far vibrare le corde del sentimento e i cuori di ogni visitatore
Redazione
  

Procedono a pieno ritmo i lavori da parte dell'associazione "Presepe Vivente Pietrelcina" per la 35esima edizione della rappresentazione della Natività nel borgo antico che si terrà nei giorni 27-28 e 29 dicembre prossimi, ci informa il collega Lino Santillo.
Il Presepe Vivente di Pietrelcina nasce nel 1987 in occasione del centesimo anniversario della nascita di San Pio.
La rappresentazione si svolge nel centro storico di Pietrelcina denominato "Rione Castello".
Il paesaggio è allestito tenendo conto degli aspetti tipici dei villaggi palestinesi.
Particolare attenzione è rivolta ai costumi grazie ad una meticolosa opera di ricerca, cercando di riprodurre gli elementi essenziali dell'abbigliamento palestinese.
L'illuminazione degli ambienti è particolarmente ricercata attraverso l'utilizzo di un sistema fioco e suggestivo grazie all'utilizzo di fiaccole e candele.
La maggior parte delle scene, proposte in maniera ed in ordine diverso ogni anno, ritraggono la vita quotidiana dando spazio a mestieri per lo più rari oggi, utilizzando strumenti che risalgono agli anni dell’infanzia dei nostri nonni.
Camminando, ci si ritrova immersi in un'atmosfera che riporta al passato grazie agli attori che, in base alla propria esperienza di vita e alle proprie capacità, ci permettono di vedere come un tempo si faceva il formaggio o la pasta in casa, come si faceva il pane o i dolci tipici della zona, come si lavavano i panni e si filava la lana o ancora come si impagliavano le sedie, come si lavoravano i cesti e le funi, come si scolpiva la pietra, come si lavorava il ferro, il legno e le pelli per le calzature.
Accanto alla vita quotidiana vengono rappresentate scene che hanno sempre affascinato i visitatori per il loro sfarzo e la loro vivacità come la scena del mercato, il matrimonio, i gladiatori, i re magi, la corte di re Erode, il presidio romano, il tempio con i suoi sacerdoti.
Tra le bellezze e i tesori che il borgo antico di Pietrelcina custodisce c'è uno dei più antichi frantoi della comunità.
Al suo interno ogni anno, durante la manifestazione, viene riproposta la spremitura delle olive utilizzando, come avveniva in passato, una grande ruota in pietra chiamata "mola" mossa da uomini o da asini.
Vero fiore all'occhiello dell'intera manifestazione, è la scena finale della Natività ambientata da sempre nel locale sottostante la casa natale di Padre Pio, un tempo utilizzato dalla famiglia del Santo come magazzino e stalla per l'asino.
La Sacra Famiglia è impersonata da vere coppie scelte tra quelle che hanno dato alla luce gli ultimi nati.
Circa 200 persone di ogni fascia d'età sono impegnate nel corso delle tre serate per offrire attrazione, scenografie, luoghi favolosi, quadri idilliaci familiari e quanto altro per entusiasmare e far vibrare le corde del sentimento e i cuori di ogni visitatore.

comunicato n.166793




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