Sara' inaugurata al Museo Arcos sabato prossimo, 19 ottobre, la mostra Salvatore Lovaglio, "Paesaggi inimmaginabili"
E' promossa dalla Provincia, dal Museo Arcos in collaborazione con il Museo-FRaC Baronissi e curata da Ferdinando Creta e Massimo Bignardi. Chiudera' il 30 giugno
Redazione
Sarà inaugurata al Museo Arcos sabato prossimo, 19 ottobre, alle 11.00, la mostra di Salvatore Lovaglio, "Paesaggi inimmaginabili", promossa dalla Provincia, dal Museo Arcos in collaborazione con il Museo-FRac Baronissi e curata da Ferdinando Creta e Massimo Bignardi.
"L'Importanza storica dell'opera artistica di Salvatore Lovaglio, rileva Toni Toniato presentando i lavori che l'artista espone nel 2001, è stata anche di recente autorevolmente certificata - si legge nella nota inviata alla Stampa - dalla critica più attenta, proprio in occasione, in questi anni, di due avvenimenti di particolare valore riferibili alla sua magistrale mostra di grandi dipinti, tenuta alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate e al mirabile monumento scultoreo da lui realizzato e dedicato alla città di Lucera, dove l'artista vive.
Sono le figure ansiose dei primissimi anni Ottanta, ad aprire quel percorso espositivo ma che frantumate nella forma e nella materia cromatica, isolate e senza volto, osservava Emma Zanella sul finire degli anni Novanta, scompaiono a poco a poco come risucchiate in spazi aperti la cui materia pittorica, da sola, trasmette e l'irrequietezza umana e la forza panica della natura.
Ciò evidenzia quel rapporto che Lovaglio ha con la realtà, costruendo simmetrie ed equilibri, ossia un esercizio necessario per comprendere il mondo che sta di fronte e con esso i sensi di mistero che s'appropria delle forme, sospese davanti agli occhi come parvenze indecifrabili.
Esercizio che non nasconde, però, dell'inquietudine che animano i suoi dipinti di fine anni Ottanta e già rivolti allo studio del paesaggio irreparabile dei suoi dipinti, una inquietudine, per dirla con le parole di Franco Solmi, che ha bisogno di spazi sempre più ampi per dilatarsi e per dichiararsi nei modi specifici della pittura.
La grande, rileva quest’ultimo, dimensione è congeniale a Lovaglio ed è facile accorgersi di quale sapienza e di quale finezza si intessono queste esplosioni cromatiche che una forza misteriosa trattiene in vertigine, quasi come un magma di terra, erbe, lave che sia minacciato da interni sussulti"...
La mostra resterà aperta fino a domenica 30 giugno.
comunicato n.166662
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