Nel processo a carico di Paolo Di Donato il Tribunale ha dichiarato l'inutilizzabilita' di una parte delle intercettazioni
Il processo e' stato rinviato al 28 novembre per ascoltare altri trenta testimoni delle difese rappresentate da Vittorio Fucci e Piero Farina
Redazione
Il Tribunale di Benevento in composizione collegiale oggi, nell'ambito del processo denominato "Maleventum" (che ebbe clamore nazionale, tanto da finire sui principali telegiornali nazionali e sulle principale testate giornalistiche) a carico di Paolo Di Donato, 54 anni di Sant'Agata deo Goti (detto il "Re dei Migranti") e di altri imputati in relazione ai reati di corruzione, truffa, frode, violazione del segreto di ufficio e altri reati, accogliendo l'eccezione dell'avvocato Vittorio Fucci, ha dichiarato l'inutilizzabilità, ai fini della prova, di una parte delle intercettazioni.
Già nel 2022, sempre su eccezione dell'avvocato Vittorio Fucci e in quel caso anche di altri difensori, il Tribunale aveva dichiarato l'inutilizzabilita di un'altra parte delle intercettazioni che non potevano essere utilizzate come prova.
L'udienza poi è stata scandita dall'escussione di diversi testi e dalle domande degli avvocati Vittorio Fucci, Pietro Farina e Luca Guerra, nonché da quelle del pubblico ministero, Rosa.
L'avvocato Fucci e gli altri difensori hanno fatto emergere, è spiegato nella nota inviata alla Stampa, una situazione particolarmente complessa relativamente alla vicenda dell’accoglienza e degli sbarchi quotidiani dei migranti in Italia nel periodo di riferimento dei reati contestati, ovvero dal 2015 al 2017.
Il processo, poi, è stato rinviato al 28 novembre per ascoltare altri trenta testimoni delle difese rappresentate da Vittorio Fucci e Piero Farina.
comunicato n.166580
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