Calcio, Serie C: E' il solito Benevento bello in casa e inconcludente fuori. A Messina non va oltre lo 0-0
La fortuna aiuta i sanniti con i siciliani che colpiscono tre legni. Gaetano Auteri: E' vero, in trasferta abbiamo una personalita' diversa rispetto a quella che mostriamo in casa e non va bene
di Luca Pietronigro
Arbitro: Edoardo Gianquinto di Parma Assistenti: Vincenzo Andreano di Foggia ed Emanuele Bracaccini di Macerata IV Uomo: Pietro Marinori di Lodi Ammoniti: Manetta, Krapikas (M); Viviani (B) Angoli: 2-3 Recupero: 2' pt; 6' st Note: Osservato un minuto di raccoglimento in ricordo di Franco Chimenti, storico presidente della Federazione Italiana Golf, scomparso in settimana.
Che ci sia un Benevento quando gioca in casa e uno quando gioca fuori e che le due squadre appaiono due lontante parenti è sotto gli occhi di tutti e la sfida andata in scena a Messina e terminata 0-0 ne è la conferma.
Quella Strega spumeggiante e travolgente che, al "Ciro Vigorito", ha spazzato via Potenza, Foggia e Juventus Next Gen, in trasferta si trasforma e diventa timida, senza personalità, a tratti anche impacciata, con evidenti problemi in fase di realizzativa.
Se nella sfida di Monopoli si erano date le colpe al pessimo stato in cui si trovava il terreno di gioco, al "Franco Scoglio" questi problemi non ci sono stati; è stata proprio la squadra a mostrare una netta involuzione.
Dopo un avvio confortante, con alcune occasioni sprecate, il Messina è pian piano venuto fuori e solo la fortuna ha salvato i giallorossi con i padroni di casa che hanno centrato tre legni con Ortisi, verso la fine della prima frazione, e poi con Re ed Anatriello nella ripresa, legittimando una prestazione importante che, forse, avrebbe meritato anche più fortuna.
Il punto portato a casa, si tratta del primo pareggio stagionale, alla fine, per come si stavano mettendo le cose, va anche bene perché consente alla Strega di rimanere in vetta alla classifica in compagnia di Az Picerno e Monopoli con una lunghezza di vantaggio sul Catania che ha espugnato Caserta ma così non va bene.
Se si vuole vincere il campionato gare come queste, anche in maniera sporca, non per forza brillando, vanno vinte.
La sensazione che lascia la sfida di questo pomeriggio è quella dell'occasione sprecata; si sarebbe potuto allungare sulle dirette concorrenti che, invece, hanno accorciato e si sono fatte sotto nuovamente.
Venendo alla cronaca, Gaetano Auteri conferma la formazione che ha affrontato la Juventus Next Gen.
Così davanti a Nunziante ci sono Oukhadda, Berra, Capellini e Viscardi che viene preferito al rientrante Ferrara. Con Talia e Prisco sulla linea mediana, sono Lamestra, Manconi e Simonetti a giostrare dietro la punta che è Perlingieri.
Nel Messina, reduce da una settimana alquanto turbolenta con problemi legati alla sede dove svolgere gli allenamenti con la squadra che ha svolto una seduta anche nel parcheggio del "Franco Scoglio", Giacomo Modica fa quadrato e si affida al classico 4-3-3.
A cambiare sono alcuni interpreti ad iniziare dal portiere con il lituano ex Ternana e Spezia Krapikas che prende il posto di Curtosi.
A centrocampo l'ex Brindisi Petrucci viene schierato dal primo minuto al posto del giovane Anzelmo, mentre in avanti c'è Cominetti per Luciani con lo scuola Bologna Anatriello e Pedicillo a completare il reparto offensivo.
L'avvio del Benevento sembra promettere al meglio con Lamesta che, dopo pochi secondi, appoggia per Perlingieri la cui conclusione viene respinta da Krapikas. Quindi è Prisco a servire Lamesta il cui tiro finisce di poco sul fondo.
Al 6' Oukhadda dalla destra trova Perlingieri che, dinanzi a Kaprikas, si fa respingere il tap-in vincente dal portiere in calcio d'angolo.
Al 22' è Simonetti a servire in verticale Lamesta il cui sinistro da posizione defilata è alto.
Due minuti dopo, c'è una disattenzione della retroguardia sannita con Garofalo che dalla sinistra mette al centro per l'accorrente Cominetti il cui tiro è debole e viene bloccato da Nunziante.
Al 41' l'estremo difensore del Benevento è ancora protagonista sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Petrucci che viene respinto in due tempi.
Prima della fine della frazione i padroni di casa vanno vicini al vantaggio con un tiro-cross di Ortisi che, diretto all'incrocio, va a sbattere sul palo a Nunziante battuto.
Nella ripresa, al 15' il Benevento va vicino al vantaggio con Manconi che, davanti a Krapikas, perde l'attimo giusto per calciare e serve al centro Perlingieri che prolunga per Simonetti il quale conclude di prima intenzione con il pallone che colpisce il palo alla destra di Krapikas.
Nella Strega entra Lanini per Perlingieri, poi Borello per Simonetti mentre tra i padroni di casa ci sono Petrungaro, Re e Di Palma per Cominetti, Frisenna e Garofalo.
Al 28' Petrucci serve in profondità un bel pallone per Re che, indisturbato, si gira e calcia con la sua conclusione che finisce sul palo e poi viene allontanato da Berra.
Il rumeno Tosca fa il suo ingresso in campo per Capellini nel Benevento e poco dopo c'è Viviani per Talia.
Al 33' nuovo pericolo per il Benevento, con Anatriello che anticipa Nunziante e manda il pallone sulla parte esterna del palo.
Dopo il cambio proprio di Anatriello con Mamona, è il Benevento al 37' a farsi vedere dalle parti di Krapikas sugli sviluppi di un calcio d'angolo con il colpo di testa di Manconi che termina sul fondo.
Nel finale, la Strega annaspa ed il Messina comincia a credere di portare a casa l'intera posta in palio ma alla fine la partita finisce 0-0.
Le voci dagli spogliatoi
Gaetano Auteri, allenatore Benevento
"Non sono contento poiché abbiamo sciupato tanto, buttando via due punti.
Nel secondo tempo è subentrato un po' di braccino, a fare cose che non dobbiamo fare; siamo stati sicuramente meno continui ma abbiamo creato alcune occasioni per segnare che andavano sfruttare.
E' vero, in trasferta abbiamo una personalità diversa rispetto a quella che mostriamo in casa e non va bene.
I criteri di gioco vanno applicati sempre, da questo passa la crescita.
La partita è cambiata nella ripresa perché il Messina ha rinunciato a giocare, cercando sempre la costruzione lunga, cosa insolita per loro.
Dovevamo fare gol, questa è la sintesi, perché altrimenti si rischia.
Abbiamo margini di crescita enormi perché abbiamo ragazzi che si affacciano per la prima volta in categorie importanti e a tornei di responsabilità.
Dovremo essere perseveranti in allenamento e metterci in mente di applicare sempre i nostri criteri di gioco, perché non siamo bravi a speculare".
Giacomo Modica, allenatore Messina
"Sono contento di quello che abbiamo fatto in campo, abbiamo preso due pali e una traversa, la squadra ha espresso una buona prestazione.
Avevamo di fronte una grande avversario e questo rafforza la capacità dei ragazzi di stare dentro la gara.
Non mi piace la parola sacrificio ma è quello che ho visto e rivela grande spirito di squadra e grande spirito di gruppo.
A prescindere da quello che sarà il risultato, noi viviamo la settimana e proviamo a migliorare la qualità nostra, non abbiamo mai lesinato l'impegno.
Se guardiamo i risultati, ti rubano l'occhio più quelli negativi ma questa squadra non ha mai giocato male.
Devo dare il tempo di crescere e, con tutte le anomalie che abbiamo, siamo molto più avanti rispetto all'anno scorso, nelle otto partite non abbiamo mai steccato con nessuno".
comunicato n.166478
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