Ha inaugurato una mostra personale nella cornice di Casa Turrese a Vitulano l'artista contemporaneo, Stefano Di Stasio
Presentate anche dieci opere inedite e due tra queste testimoniano la particolare ispirazione che Di Stasio ha tratto dalla sua frequentazione e amore per la Valle Vitulanese, racconta Carmine Meoli
Redazione
Ha inaugurato una mostra personale nella cornice di Casa Turrese a Vitulano l'artista contemporaneo, Stefano Di Stasio.
"Gentile direttore - scrive in proposito Carmine Meoli - nel Sannio la produzione pittorica di Di Stasio era stata presentata e apprezzata nel 1997 nella galleria Art's Event di Torrecuso.
Aveva impressionato nel 1997 il carattere quasi provocatorio di opere nelle quali immagini realistiche di persone, oggetti e luoghi, proprie della pittura del passato, venivano composte e combinate come visioni enigmatiche o metafisiche.
Colpiva la bellezza delle figure e nello stesso tempo stupiva il senso del mistero che scaturiva dalla composizione nel suo insieme.
Nella personale inaugurata a Vitulano e che resterà aperta fino al prossimo 22 dicembre, l'artista presenta anche dieci opere inedite e due tra queste testimoniano la particolare ispirazione che Di Stasio ha tratto dalla sua frequentazione e amore per la Valle Vitulanese. Vitulanensium grande praesidium è la antica invocazione rivolta a San Menna Solitario, che secondo la tradizione non solo eccelleva nella virtù e nella preghiera, teneva a bada i barbari longobardi ma riusciva anche a far inginocchiare ai suoi piedi gli orsi quando sorpresi a rubare miele dagli alveari del Santo.
Non ultimo, va ricordato in epoca di decrescita demografica, il Santo aiutava le donne sterili ad avere figli e a produrre latte sufficiente per la loro nutrizione e crescita.
Il primo inedito presentato nella mostra (nella foto) è dedicato proprio a San Menna che addita Vitulano con la Dormiente nello sfondo.
Replica il richiamo alla Dormiente l'artista nella pittura dedicata a Flavia Abbamondi che a Vitulano ha lasciato fama di grande carità e santità.
Il tema del sacro ha visto all'opera Stefano Di Stasio con un ciclo francescano nella chiesa di Santa Maria della Pace a Terni, chiesa realizzata su progetto di Paolo Portoghesi su incarico del vescovo Vincenzo Paglia.
Della spiritualità francescana nel quadro di San Menna il pittore fa esplicito richiamo modellandone il bastone col Tau di San Francesco.
Non il valore devozionale dell'opera ha richiamato Lorenza Canova nel catalogo predisposto per la mostra ne solo la originalità realistica e mistica insieme quanto il forte valore emozionale di tutte le opere in mostra.
L'auspicio è che almeno le opere che evocano la Dormiente e i suoi Santi possano restare per sempre nella Valle".
comunicato n.166476
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