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Benevento, 05-10-2024 14:47 ____
Presentata la Festa dell'Unita' che si terra' a Foiano Valfortore il 12 e 13 ottobre prossimi. Per Giovanni Cacciano riattivata la tradizione annuale
Gino Abbate ha sottolineato che deve essere decisa l'interlocuzione con l'Universita' che non deve fare solo l'immobiliarista e chiedere l'istituzione della Facolta' di Agraria sostenuta dai fondi regionali che De Luca non ci puo' negare
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Presentata nella sede del Partito Democratico la Festa provinciale dell'Unità che quest'anno si terrà a Foiano di Valfortore il 12 e 13 ottobre prossimi ed avrà per tema: "Aree interne. La nostra storia per un futuro ancora possibile".
Ad aprire i lavori è stato il segretario provinciale Giovanni Cacciano che ha voluto sottolineare come sia stato riattivato l'uso della celebrazione annuale della Festa dell'Unità.
Nei 17 anni di vita del Pd sannita, ha proseguito Cacciano, non era mai stata adottata, prima d'ora, questa cadenza così come invece si usava una volta.
Siamo traslocati nelle aree interne della nostra provincia, nella Valortore, una scelta che nasce dopo il bel risultato che abbiamo ottenuto alle ultime elezioni europee.
E' stata ribaltata la priorità delle feste nazionali ponendo le aree interne al centro dell'attenzione.
E' peraltro un dato statistico, ha ancora detto Cacciano nel suo lungo intervento, che sottolinea come il messaggio progressista e del centrosinistra trovi maggiori difficoltà proprio nelle aree marginali e periferiche.
Nel Sannio in realtà le aree interne sono due: Il Titerno ed il Fortore ed è ad esso territorio che ci rivolgiamo con un programma della Festa che è di ottimo livello.
Non abbiamo avuto la possibilità di ospitare il segretario nazionale Elly Schlein in quanto impegnata nelle elezioni regionali in Liguria ma non mancherà un'altra occasione.
Il tema preordinato è quello delle aree interne e quello della guerra non compare in modo esplicito ma esso attraverserà tutti i dibattiti.
Relativamente poi al voto del popolo per il rinnovo del Consiglio provinciale, Cacciano, sollecitato da una domanda di Antonio Esposito, giornalista, ha detto che è questione di soldi. Occorre un miliardo e mezzo di euro per ridare alle Province le funzioni sottratte e questi soldi non ci sono.
Abbiamo lavorato sodo fino ad ieri l'altro per comporre gli ospiti della Festa ed avere la loro disponibilità. Gentiloni, il commissario europeo fino all'insediamento della nuova Commissione, ha detto di no. Anche D'Alema non si è dichiarato disponibile. Ora sono un contadino, ha detto, e ad ottobre raccolgo le olive ma troverò il modo per venirvi a trovare.
Riguardo il tempo, ha concluso Cacciano, dovrebbe essere clemente e non mi riferisco al sindaco di Benevento.
A seguire la parola è passata a Rosa Razzano, presidente del partito, che ha sottolineato come si sia voluto dare un segnale di cambiamento andando a celebrare la Festa dell'Unità nelle aree interne.
Si tratta di una scelta che proviene da una logica chiara.
Quindi è passata ad illustrare il programma della due giorni.
Ad intervenire è quindi stato Giuseppe Ruggiero, sindaco di Foiano di Valfortore, il padrone di casa, che ha voluto sottolineare come il suo paese abbia una storia ed una lunga tradizione legata al Pci e poi al Pd.
Alla Costituente fu l'unico a votare per il Partito Comunista Italiano ed uno di 14 dove vinse il voto per la Repubblica nel referendum istituzionale del 1946.
Fu eletto subito dopo anche il primo sindaco del Pci nonostante si vivesse un momento egemonico nel Sannio della Democrazia Cristiana.
Da 20 anni è la sinistra che governa Foiano Valfortore che è dunque un luogo ideale anche per ospitare il segretario nazionale del partito.
Questa che ci apprestiamo a celebrare, ha continuato Ruggiero, deve però essere una Festa utile e che fino ad un certo punto deve riguardare il Fortore. Essa è un'area certamente marginale ma si tenga conto che oramai in 30 minuti si raggiunge Benevento.
Sfido i cittadini di altri territori, come il santagatese, a raggiungere il capoluogo in una mezz'ora.
La nostra è oramai un'area industrializzata e con notevoli movimenti finanziari. Da noi non si cammina più a dorso d'asino...
Diciamo che l'area interna è tutta la provincia sannita rispetto al contesto e non solo Foiano.
La politica deve però considerare che tra 30 anni, per via del calo demografico, paesi come Ginestra degli Schiavoni o Castelvetere Valfortore, non ci saranno più.
Occorre allora una strategia nazionale per spostare gente dalla costa e su questo un partito serio deve riflettere e tracciare una linea da seguire.
Ruggiero ha anche sottolineato l'ipotesi, che appare essere certezza, di un abbandono, nei prossimi anni, dell'agroalimentare quando questa generazione di agricoltori si ritirerà ed i giovani, magari laureati, non avranno più intenzione di continuare con metodi tradizionali. E dunque bisogna dare un ruolo ed una prospettiva diversa all'agricoltura altrimenti nei nostri campi resteranno solo cinghiali e volpi.
A chiudere gli interventi è stato il consigliere regionale Gino Abbate che ha parlato di un futuro tragico per la esistenza stessa delle aree interne.
Bisogna argomentare al riguardo e fare in modo che le istanze che provengono dal teritorio vengano poi portate in Parlamento.
Siamo la zona dell'osso mentre la polpa resta la zona costiera ed è tutto un problema concettuale a cui dobbiamo rispondere.
Noi la politica la serviamo rispetto agli altri che della politica si servono.
Abbate ha anche sottolineasto la necessdità di interlocuzione con l'Università del Sannio che non deve solo svolgere un ruolo da immobiliarista.
C'è bisogno di istituire nel Sannio la Facoltà di Agraria (cosa che era proposta nell'originario ordinamento istitutivo dell'Ateneo sannita ndr).
Ne ho parlatro al rettore Canfora il quale mi ha detto che per far passare questa proposta al Ministero occorre che la Regione renda disponibili 10 milioni l'anno di euro per i prossimi dieci anni.
C'è poi la questione del Conservatorio di Musica che deve poter ampliare la sua sede acquistando l'ex Mulino di contrada Pietà.
Queste sono le cose che bisognerà chiedere a De Luca e lo dobbiamo fare non da questuanti ma nella consapevolezza che a fine mandato esse ci devono essere date.



 

 

 
 

comunicato n.166462




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