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Benevento, 16-09-2024 13:34 ____
Francesco Maria Rubano attacca a testa bassa quello che ritiene essere un vero sistema portato avanti dai mastelliani in tema di pubblici concorsi
Riflettori abbaglianti sulla vicenda di Gennaro Santamaria. Si e' dimesso da presidente della Commissione che aveva tra i partecipanti una concorrente a lui molto vicina familiarmente. Come mai questa incompatibilita' non e' emersa, come si dovrebbe, nella prima seduta della Commissione ma solo adesso? E se ci fossimo stati zitti? Nessuna tregua poi per le assunzioni di politici alla Provincia ma anche al Comune tra gli operatori dell'informazione
Nostro servizio
  

Francesco Maria Rubano, parlamentare e segretario provinciale di Forza Italia, non intende mollare e vuole vederci chiaro su tutta la vicenda dei concorsi che si sono svolti negli ultimi tempi, sia alla Provincia che al Comune, Enti entrambi retti dalla maggioranza (alla Provincia questo termine potrebbe essere oramai desueto dopo l'adesione a Fratelli d'Italia dell'ex segretario provinciale di "Noi di Centro", Carmine Agostinelli ndr) che fa capo a Clemente Mastella.
Sotto la lente d'ingrandimento anche l'assunzione ed il comportamento di rappresentanti dell'informazione.
L'indagine per ora è sulla questione ultima, quella delle dimissioni di Gennaro Santamaria da presidente della Commissione di Concorso per l'assunzione di tre istruttori della Polizia Municipale.
L'interrogativo di Rubano, a seguito della pubblicazione, con data del 28 agosto scorso, dell'estratto del verbale di insediamento della Commissione esaminatrice presieduta da Santamaria in cui non si evince il riscontro di alcuna incompatibilità del presidente medesimo dovuta alla presenza tra i partecipanti alla selezione concorsuale di un concorrente avente con lui affinità parentale.
E' la prima cosa che una Commissione d'esame deve fare nella sua prima seduta, verificare la insussistenza di ogni legame tra concorrenti ed esaminatori e non è stato fatto.
Come è possibile che Santamaria non si sia accorto della partecipazione di una concorrente a lui così vicina familiarmente?
Ora, dopo la nostra denuncia alla pubblica opinione di ciò che stava accadendo, ci sono le sue dimissioni.
E se ci fossimo stati zitti?
E' questo il dubbio che assale Rubano che, a questo punto, vuole e va avanti ed accende nuovamente i fari sia sulla Provincia che sul Comune e mette in guardia anche su ventilate ipotesi future.
Il giovane ma battagliero parlamentare azzurro, lo abbiamo incontrato in un bar di corso Garibaldi.
Al tavolo si sono poi aggiunti sia Claudio Cataudo, sindaco di Ceppaloni, che Pasquale Viespoli, gà senatore della Repubblica e sindaco di questa città, ma in veste di attento ascoltatore ed a tratti presente con la sua ironia sferzante sull'accaduto (tutti nelle foto in basso).
Poche chiacchiere, ci ha detto Rubano in modo fermo e deciso a non mollare, anzi.
La vicenda Santamaria, piaccia o no, dimostra quanto sia necessaria un’azione di controllo affinché i concorsi pubblici a Benevento si svolgano in modo trasparente e meritocratico, nel rispetto delle regole e dei cittadini.
Capiamo l’imbarazzo di Gennaro Santamaria, dirigente al Comune di Benevento e presidente "assopigliatutto" delle Commissioni concorsuali, ma il riconoscimento tardivo di una sua incompatibilità, legata a un rapporto di parentela con una candidata al concorso, non fa altro che rafforzare l'importanza della nostra azione di vigilanza.
Non si tratta di "cultura del sospetto", ma di un dovere di verifica sull'operato delle istituzioni locali, come il Comune e la Provincia di Benevento.
Le vicende passate, definite dalla Stampa come "Concorsopoli" alla Rocca dei Rettori, e gli arresti sempre alla Provincia in relazione a talune gare d’appalto, sollevano dubbi legittimi che meritano di tenere gli occhi aperti.
Il ripensamento di Santamaria, a nostro avviso fuori tempo massimo, continua ad alimentare dubbi sulla trasparenza delle dinamiche concorsuali negli enti governati dal movimento politico che fa capo al sindaco Clemente Mastella.
Forza Italia aveva già acceso i riflettori il 19 agosto scorso sul ruolo di Gennaro Santamaria come presidente della Commissione concorsuale per tre posti di agenti della Polizia Municipale, evidenziando sue incompatibilità, tra cui quella dovuta ai suoi legami politici con "Noi di Centro" (Ndc).
Tuttavia, dall'estratto del verbale della prima seduta della Commissione concorsuale del 28 agosto, pubblicato all'Albo Pretorio online, non emerge alcuna incompatibilità né tra i componenti della Commissione né con i candidati al concorso.
E' solo con la nota dirigenziale, protocollo numero 106038 del 2024, a firma dello stesso presidente della Commissione, che Santamaria ammette la grave incompatibilità, legata a un rapporto di parentela con una candidata.
Possibile che Santamaria non si fosse accorto prima della sussistenza di tale incompatibilità?
Come diceva qualcuno, a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca.
Rinnoviamo l'invito a Santamaria a dimettersi da tutte le Commissioni concorsuali al Comune di Benevento.
La sua credibilità e imparzialità sono ormai definitivamente compromesse anche alla luce di quest'ultima vicenda.
Al sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che è anche a capo del movimento in cui Santamaria ha esercitato attività politiche, chiediamo di tenere la barra dritta sul piano della trasparenza e di evitare interferenze politiche o commistioni di qualsiasi natura nelle procedure concorsuali.
Quanto è accaduto lo mette in imbarazzo come primo cittadino.
Non può permettersi, dopo il caso "Concorsopoli" alla Provincia e alla bufera giudiziaria del 2021 relativa a talune gare d'appalto, di legare ulteriormente il suo nome a dinamiche ritenute sospette dagli organi competenti.
Si tenga conto, inoltre, che ci sono riflettori accesi anche sul gara d’appalto Malies.
Intanto, ci chiediamo perché si insiste nel difendere un presidente di Commissione che è stato ed è tuttora parte integrante delle attività politiche ed elettorali del partito che governa sia il Comune capoluogo che la Provincia?
Un presidente che, tra l'altro, ha avuto un ruolo determinante nella composizione delle liste elettorali di Ndc e nelle dinamiche politiche locali.
Questa ostinazione solleva dubbi enormi.
Già nei precedenti concorsi, in particolare alla Provincia, abbiamo visto vincere assessori comunali di Benevento, perfino una parente dell’assessore, sindaci e amministratori, tutti elettori del partito di Mastella.
Guarda caso!
Tutti impegnati, prima e dopo i concorsi, in attività elettorali con quel partito.
Le procedure concorsuali sono perfette?
Benissimo non metto in dubbio le procedure o non spetta a me farlo.
Sono un garantista.
Ma eticamente ci troviamo di fronte ad un’azione politica ed amministrativa di volgare spregiudicatezza.
Voglio anche lanciare un appello forte e chiaro: Gli organi di informazione a Benevento devono tenersi distanti da qualsiasi interferenza politica.
E' inaccettabile che una testata giornalistica con una lunga e nobile storia alle spalle, abbia tra i suoi collaboratori un giornalista con stretti legami e collaborazioni professionali con gli enti guidati dal sindaco di Benevento e ogni volta le mie dichiarazioni o note stampa subiscono dei tagli scientifici su alcuni aspetti politicamente e giornalisticamente di rilievo.
Ma su questo andrò fino in fondo per garantire la libertà di stampa!
Mi complimento invece con i tanti giornalisti che in questa provincia, con sacrifici, competenza, passione e correttezza, svolgono il proprio lavoro senza compromessi!
Ma ancora più grave è la situazione all’interno dell'Ufficio Stampa istituzionale del Comune di Benevento, dove il confine tra ruolo pubblico e vicinanza politica è talmente labile da sembrare inesistente.
Forse si riscontrano anche incarichi legali per congiunti da parte dello stesso Comune di Benevento!
Quando si esagera con la gestione del potere e del consenso entra in campo una questione morale naturale.
Da qui il mio appello, ha concluso Rubano, un fiume in piena, indirizzato nei giorni addietro al sindaco di Benevento di creare un governo di salute pubblica.
Qualcuno ha confuso questa formula che vedrebbe la nomina di assessori terzi e di notevole spessore, scelti dal sindaco, con un governo di larghe intese che non è mai stato proposto da Forza Italia.
Forse questo qualcuno confonde "il governo di salute pubblica con quello delle larghe intese" perché ha cattive abitudini che lo rendono poco credibile e poco sereno.
La sua furbizia non lo porterà da nessuna parte. Sia più umile e meno ironico.
Potrà avere risultati maggiori e guadagnarsi un rispetto diverso, forte, da Forza Italia.
Noi siamo convinti che la politica debba porsi dei limiti etici: E' necessario amministrare con buon senso, con buone pratiche e nell’interesse dei cittadini non della propria fazione politica.
Qui, invece, si continua a oltrepassare ogni confine, esercitando il potere in modo sfrenato e spregiudicato. I cittadini pretendono da chi fa opposizione di svolgere una funzione di controllo e di proposta.
Noi controlliamo e proponiamo allo stesso tempo.
La nostra è una impostazione politica lineare e rispettosa delle istituzioni e dei cittadini. Il sindaco, se ci ascolta su questo tema, ci ritroverà e gli faremo un plauso.
A lui non formuleremo mai proposte sottobanco oscene.
Saremo sempre portatori di idee politiche alle luce del sole conservando la nostra impostazione moderata ma sincera, moderata ma determinata.
Fatti e risultati elettorali testimoniano che siamo sulla giusta strada!

 

 

comunicato n.166087




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