Facce frastornate di chi non ha chiuso occhio ma anche sorprese che tutto quello a cui hanno assistito possa avvenire in un centro abitato
Uno di loro, guardandomi mi ha detto: "Sembrano le immagini dell'Ucraina" e ha aggiunto "hanno schiamazzato fino all'alba". Gli ospiti di un albergo della zona del Centro Storico hanno affermato che non si sarebbero trattenuti un minuto in piu' a Benevento e sconsigliato a chiunque di venirci, racconta Claudio De Pietro. Questo e' quanto offre una citta' che punta sul "turismo" e sull'Unesco...
Redazione
Gentile direttore, ci scrive Claudio De Pietro, concerto l'altra sera al Teatro Romano di Luca Aquino e dell'Orchestra Filarmonica di Benevento (Ofb).
Non voglio parlare qui del concerto ma, indovinate un po'?
Di quella cosa che inizia per "m" e finisce con "a".
Prima di andare a teatro pensai di chiedere ospitalità a mia figlia per la notte perché considerai che sarebbe stato spiacevole concludere una bella serata di musica fra gli schiamazzi della movida.
Così feci.
Ieri, domenica, di buon ora, sono rientrato a casa.
Evidentemente, prima che gli operatori ecologici potessero mettere riparo al disastro.
Appena entrato nel vicoletto che conduce alla piazza del Conservatorio, ho trovato una sedia, che fa parte degli arredi di un ristorantino storico del luogo che ha tavoli all'aperto.
Era ad una certa distanza dallo spazio in cui viene utilizzata e ingombrava l'angusto vicoletto.
Era stata evidentemente asportata dopo la chiusura del locale dai movidari che ne hanno fatto ciò che hanno voluto, come con tutto il resto, abbandonandola poi per strada.
Da lì in poi si è parata l'immagine di una zona vittima di un bombardamento: Un tappeto di bottiglie, bicchieri, rifiuti di ogni genere a ricoprire tutto, strade e piazze, slarghi e vicoletti, davanzali e soglie, dappertutto i resti dei bagordi, testimonianza della morte di ogni residuo di civiltà.
Sono io che esagero?
Non credo.
Infatti, nel guadagnare il portone di casa mi sono imbattuto in tre persone che uscivano dall'albergo della zona.
Facce frastornate, di chi non ha chiuso occhio ma anche sorprese che tutto quello a cui hanno assistito possa avvenire in un centro abitato.
Uno di loro, guardandomi mi ha detto: "Sembrano le immagini dell'Ucraina" e ha aggiunto "hanno schiamazzato fino all'alba".
Sembrava volesse chiedermi conforto o, non so, solidarietà. Gli ho risposto che lo capivo bene, purtroppo.
Ha anche detto che è capitato in questo postaccio fidandosi delle apparenze e della fama di città tranquilla di cui gode Benevento e che non si sarebbe trattenuto un minuto di più nella nostra città, per bella che possa essere.
Di più, ha aggiunto che avrebbe sconsigliato chiunque potesse dal compiere il suo stesso errore. Ma non lo diceva con rabbia piuttosto con una sorta di rassegnazione frammista a scoramento.
E c'è fra i gestori chi ha il coraggio di blaterare che le loro attività sostengono, di più, attraggano il turismo. Da neurodeliri!
Al contrario, questo episodio dimostra, ove ce ne fosse bisogno e una volta di più, che una persona normale non può fare altro che fuggire da una bolgia infernale, se ne ha la facoltà, per non rimetterci più piede.
Dimostra anche che il nostro prezioso patrimonio è vilipeso da moltitudini che necessiterebbero di seri programmi di rieducazione.
Comunque obiettivo di tutte le persone di buona volontà dovrebbe essere disperdere le masse che qui accorrono anche attraverso la delocalizzazione di bar, pub, birrerie e spacci vari che le attraggono come le mosche.
In ultimo qualche foto che evidenzia che fine facciano i nostri soldi e anche i buoni intenti di cercare di ingentilire i luoghi della depravazione.
Si vede a terra una piantina sradicata, una delle tante, per fare posto all'essenza stessa della movida nostrana: La munnezza!
Per me il simbolo della distruzione del bello: La forma di vita più gentile ed indifesa del pianeta buttata via per essere sostituita dalla sporcizia.
Ps: La foto di apertura è una fioriera da cui sono state strappate le piantine (nella prima foto in basso), non cestini dell'immondizia.
La seconda foto in basso è stata scattata lo scorso 28 aprile ma è come se fosse stata scattata ieri. Sono tutte uguali al mattino, soprattutto nei fine settimana, in quella zona.
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